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• LA PARTITA: PIACENZA-NAPOLI 2-1 •
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16/9/2006
Piacenza: Coppola; Nef; Miglionico; Iorio; Gemiti; Riccio;
Nocerino(83’ Gobatto); Padalino(63’ Stamilla); Patrascu;
Rantier(68’ Degano); Simon. All. Iachini
Napoli: Iezzo; Grava; Cannavaro; Domizzi; Savini; Montervino(81’
Capparella); Bogliacino; Dalla Bona; De Zerbi(87’ Sosa);
Calaiò(64’ Pià); Bucchi. All. Reja
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Reti: 25’ Nocerino; 33’ Calaiò; 79’ Riccio
Note: Spettatori: 10.000 circa. Angoli: 6-2 per il Napoli.
Ammoniti: Nef; Savini; Montervino; Dalla Bona; De Zerbi
(LUCIANO FASANO) - Seconda uscita stagionale per il
Napoli e prima sconfitta in questo campionato di serie B
quanto mai equilibrato. Sul campo di un Piacenza infoltito
da giovani di belle speranze, la compagine di Reja mostra i
suoi limiti da un punto di vista fisco ma soprattutto da
quello tattico, in quanto, molti calciatori azzurri sono
sembrati non a loro agio nella posizione in cui il mister li
ha posizionati. Un doppio passo indietro, dunque, dopo la
prima gara di campionato che aveva fatto esaltare fin troppo
tifosi e addetti ai lavori. C’è dunque, ancora da lavorare
tanto, anche se la prossima gara è ormai alle porte, visto
che si dovrà giocare un turno infrasettimanale già martedì
prossimo su un altro campo assai insidioso come quello di
Arezzo. Ma veniamo alla gara. Come detto, il Piacenza ha
dovuto rinunciare a molti dei suoi titolari, inserendo tanti
giovani, ma soprattutto ha dovuto fare a meno del suo pezzo
pregiato, e cioè quel Cacia che lo scorso anno fu uno dei
migliori attaccanti della categoria. Il Napoli, invece, ha
giocato con la squadra che Reja considera titolare, con il
rientrante Montervino che si è ripreso la maglia da titolare
dopo la squalifica, al posto di Amodio che sabato scorso si
era ben comportato. Fin dalle prime battute di gioco, il
Piacenza è molto aggressivo, con il Napoli in difficoltà
soprattutto sulle corsie esterne, dove sia Padalino che
Patrascu fanno quello che vogliono. La prima azione degna di
nota è proprio da parte degli uomini di Inchini con Simon al
14’, che dopo una carambola in area, colpisce debolmente
mettendo il pallone a lato. Il Napoli non riesce
assolutamente a reagire. Infatti, al 25’ arriva il vantaggio
del Piacenza con il napoletano Nocerino, che arresta la
palla di petto dopo una respinta della difesa napoletana e
con un preciso tiro mette la palla all’incrocio dei pali
dove Iezzo non può arrivare. Il vantaggio del Piacenza,
scuote finalmente il Napoli. Al 29’ Calaiò si esibisce in
una mezza girata sulla quale Coppola è bravissimo a deviare
il pallone e negare il gol all’attaccante palermitano. Il
Napoli insiste e al 33’ arriva il pareggio dello stesso
Calaiò che servito molto bene da De Zerbi, scarta anche
Coppola e deposita in rete. Il primo tempo si chiude dunque
in parità. La seconda frazione di gioco non cambia registro,
con la squadra di casa che parte di nuovo in avanti senza
soluzione di continuità. Al 10’ Simon si mangia un gol
praticamente fatto, quando si trova a due passi da Iezzo ma
spara addosso al portiere napoletano. Il Napoli non stà a
guardare e con Dalla Bona dai 20 metri impegna Coppola che
si salva in bello stile. Dalla Bona è ancora l’uomo più
pericoloso del Napoli, quando al centro dell’area raccoglie
un pallone vagante ma il suo tiro termina sulla schiena di
un difensore con il pallone che termina in angolo. Ma il
Piacenza non ci stà ed al 34’, la difesa del Napoli viene
sorpresa da Riccio che si beve due difensori napoletani e
deposita in rete con un tiro molto preciso. Il vantaggio del
Piacenza stende definitivamente il Napoli e a nulla servono
i cambi operati da Reja per portare a casa almeno un
pareggio. E’ anzi il Piacenza a sfiorare la terza rete con
Simon che a tu per tu con Iezzo si fa respingere il tiro dal
portiere azzurro. Una vittoria meritata, da parte del
Piacenza che così affianca il Napoli in classifica. Per gli
azzurri, una sconfitta che dovrà far riflettere, soprattutto
l’allenatore azzurro, in quanto alcune scelte non sembrano
molto azzeccate. Speriamo che ad Arezzo sia tutta un’altra
musica.
LE PAGELLE
DEGLI AZZURRI (di Vincenzo Letizia):
Iezzo 7: Evita in più di una circostanza il gol della
staffa sull’argentino Simon.
Grava 5,5: Non è stata la sua migliore prestazione,
sbaglia qualche appoggio di troppo e soffre Rantier.
Cannavaro 5,5: Il più sicuro della ballerina
retroguardia azzurra, ma a volte servirebbe un pò più di
grinta. Si veda a tal proposito l'occasione del gol del 2-1
del Piacenza quando Paolo, avendola battezzata fuori, si è
fatto rubare quella palla sull'out di sinistra da Simon.
Domizzi 4: Ne combina di tutti i colori: ha sulla
coscienza anche il gol della vittoria piacentina di Riccio.
Savini 5,5: Non fa grandi cose dietro, non fa grandi
cose in fase di spinta; insomma il solito insipido terzino.
Montervino 5: Nervoso ed appesantito.
Bogliacino 4: Non ha la personalità ed il fisico per
poter essere il regista del Napoli.
Dalla Bona 6: Questa volta più sostanza che qualità,
comunque è il più positivo del centrocampo azzurro.
De Zerbi 5: Oggi è stato dimostrato un principio del
calcio, se il rifinitore gioca come ha fatto De Zerbi a
Piacenza non serve. Unica nota positiva l’assist per il gol
di Calaiò. (Capparella 6,5: Pochi minuti per
dimostrare che meriterebbe maggiore considerazione
dall’allenatore)
Bucchi 4: Non ne ha beccata una ed ha tenuto troppo
palla rallentando la manovra. Reja avrebbe fatto bene a
puntare su Sosa molto prima.
Calaiò 7: Ci chiediamo perché Reja lo abbia tolto dal
campo. Uscito lui, si sono spente tutte le velleità
offensive del Napoli. (Pià 5: Impalpabile. Invece di
lamentarsi perché parte in panchina, sarebbe il caso che
iniziasse a sfruttare le occasioni (troppe) che Reja gli sta
concedendo).
Reja 3: Squadra svogliata, lenta e lunga. Da
detenzione il cambio di Pià con Calaiò che è risultato
decisivo per non veder più un Napoli pericoloso in attacco.
E non abbiamo compreso perché il mister goriziano non ha
messo in campo molto prima Capparella (per Montervino o
soprattutto De Zerbi) e Sosa (per il fantasma Bucchi).
Inoltre sarebbe il caso di interrompere qui l’esperimento di
Bogliacino come play-basso: Di Biagio, a parametro zero, è
li pronto ad invertire la rotta della stucchevole manovra
azzurra vista oggi ed anche in parte contro il Treviso.
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