BOVO
SALVA L'ITALIA
Con
un goal di Bovo nel secondo tempo
supplementare l’italia di Gentile si qualifica
per le semifinali del torneo olimpico. Molto
impegno ma scarsa qualità per gli azzurrini che
si sono imbattuti in un undici dalle grandi doti
atletiche e dal gioco duro, una squadra africana
volenterosa e molto affiatata. Nel primo tempo,
addirittura il Mali ha sprecato un rigore
trovandosi di fronte un Pelizzoli davvero
insuperabile, bravissimo a respingere anche un
successivo tentativo a rete degli avversari. È
stata una partita noiosa, salvo qualche guizzo
di Giardino non particolarmente ispirato,
qualche apertura di Pirlo anche lui in scarsa
vena artistica, qualche conclusione neanche
troppo convincente. Il Mali alla sua prima
apparizione olimpica è sembrato più scattante
e più motivato, mettendo in difficoltà spesso
e volentieri la retroguardia italiana che come
gli altri reparti è sembrata ancora in vacanza.
Nei tempi supplementari l’Italia avrebbe
potuto passare in vantaggio anche con Ferrari
che si è trovato solo davanti al portiere
grazie ad un cross del capitano, ma il difensore
ex Parma si è inventato un piattone indecente
che, sorvolando la traversa, è andato ad unirsi
ai curiosi tifosi della curva. Poi dopo tanto
penare è arrivato il gol che ha salvato la
faccia e soprattutto l’avventura ellenica.
Punizione di Pirlo dalla destra e colpo di testa
del difensore Bovo, la palla, non trattenuta a
dovere dall’estremo difensore africano, si è
andata ad infilare nell’angolino basso per la
gioia dell’ormai rassegnato tecnico azzurro.
In semifinale ci attende ora con tutta
probabilità l’Argentina dei grandi campioni,
l’unica squadra che fino ad ora ha dimostrato
di valere la medaglia d’oro. Negli spogliatoi,
a dimostrazione che anche le olimpiadi non sono
immuni dall’imbecillità, i giocatori delle
due squadre si sono cimentati in una rissa
sedata per fortuna dalle forze dell’ordine.
Pare che i nostri si siano solo difesi
dall’invidiosa aggressione africana.
Salvatore
Maiorino 21/8/2004