18/1/2006
(Dall’inviato a Giugliano MICHELE CAIAFA) – Napoli batte
Teramo per 2-1. Ma non basta per qualificarsi ai quarti di
finale della coppa Italia di serie C, in quanto nel match
d’andata, disputato a Teramo il 14 dicembre scorso, gli
abruzzesi si imposero sugli azzurri per 3-1, con la rete del
3-1 realizzata allo scadere dell’incontro, per l’esattezza
al 47’ del secondo tempo. E quella rete è pesata parecchio
alla fine dei conti, in quanto è costata l’eliminazione
dalla coppa di categoria ai partenopei. Si potrà pensare e
dire, che è meglio così, in tal modo gli uomini di Edy Reja
potranno pensare esclusivamente al campionato, ed in parte è
vero, ma d’altra parte, aver avuto la possibilità di
restare inclusi in questa competizione, avrebbe dato
all’allenatore Goriziano, la possibilità di far giocare
quei calciatori che poco spazio trovano in campionato, uno su
tutti Gaetano Grieco, ed inoltre la manifestazione, sarebbe
potuta servire a provare nuove idee dell’allenatore
friulano, semmai altri tipi di modulo tattico e quant’altro.
Ma poi diciamocela tutta: l’impegno primario per questa
seconda funesta annata di C, deve essere ovviamente la
vittoria del girone B della serie C1, per approdare in linea
diretta alla serie cadetta, senza passare per la
pericolosissima lotteria dei play-off, l’esperienza dello
scorso anno insegna, ma l’eventuale vittoria di questa
modestissima competizione, sarebbe servita come sberleffo
anche per l’amatissimo presidente della Lega di serie C, il
ragioniere Mario Macalli, per potergli dire a maggio, una
volta salutata per sempre questa funesta categoria, “Bye-Bye
ragioniere, c’è ne andiamo e per quest’anno vi abbiamo
fregato anche la vostra “ambita” coppetta”.
Vabbè, evidentemente così non doveva andare, questa coppa
doveva essere abbandonata, ed allora largo al campionato. Gli
azzurri vengono da un periodo, quello post-natalizio,
certamente non positivo, un pareggio, una sconfitta ed una
vittoria striminzita contro l’Acireale: no, non va bene,
cari ragazzi, bisogna rimettersi subito in sesto e puntare
diritti alla vittoria di questo girone B della serie C. Adesso
poi, che i partenopei potranno affrontare di nuovo la
cosiddetta settimana tipo per la preparazione della gara
domenicale, non ci saranno più scuse, solo in parte
plausibili, dell’accumulo di gare in pochi giorni. Bisogna
assolutamente, a partire dalla testa (il tecnico Reja) alla
coda (i calciatori) riprendere il bandolo della matassa, e far
sì che la compagine napoletana possa esprimersi di nuovo
all’altezza delle ultime due prestazioni di campionato prima
di Natale (Frosinone-Napoli: 1-3 – Napoli-Lanciano: 3-0) o
farsi venire in mente i ricordi di altre due ottime prove
fatte dagli azzurri, come le vittorie roboanti, sotto tutti i
punti di vista, con la Sangiovannese ed a Pisa. Abbiamo
fiducia che possa riaccadere al più presto tutto ciò, perché
il Napoli lo deve a se stesso e soprattutto ai milioni di
tifosi azzurri sparsi in tutto il globo, che nonostante la
“seconda purga” della serie C1, come la ama definire il
presidente Aurelio De Laurentiis, seguono con costanza e
similare affetto di quando gli azzurri calcavano i
palcoscenici di serie A, i ragazzi con la casacca azzurra agli
ordini di Edoardo Reja.
Ma oggi c’è stata questa partita di coppa di C in quel di
Giugliano ed allora una sorta di cronaca dell’incontro
bisognerà pur farla. E’ stato un discreto Napoli a sprazzi,
quello intravisto oggi contro il Teramo. Certo che in campo
non c’erano tutti i titolari del campionato, tra l’altro
non tutti in forma, ma la formazione che si presentava
quest’oggi al Comunale di Marano, era infarcita anche di
prime linee, vedesi Romito, Amòdio, Bogliacino e Pià, ed
anche di coloro che presto lo potranno diventare, come Cupi e
lo stesso Lacrimini. Gli azzurri sono passati in vantaggio al
41’ con un bel colpo di testa di De Palma su cross perfetto
dalla destra di Bogliacino. Al 45’ sempre della prima
frazione, bella imbeccata di Grieco che lancia Pià davanti al
portiere abruzzese Tazza. Vistosi superato dall’attaccante
di Ibitinga, l’estremo difensore teramino fa un fallaccio
sull’attaccante napoletano, che gli costa l’espulsione
diretta, ma che costa soprattutto a Pià l’uscita, per
infortunio del ginocchio destro, dal rettangolo verde.
Preoccupazione sugli spalti ma anche sul volto di Marino, il
quale avrà pensato che non sarebbe proprio il caso, in questo
momento un po’ particolare della stagione azzurra, di
perdere un giocatore delle qualità di Pià. Ma così non
dovrebbe essere, perché dalle prime indiscrezioni ricevute,
dopo le prime analisi del ginocchio, hanno riscontrato solo un
forte trauma contusivo, ed il ginocchio del giocoliere
brasiliano, non si sarebbe nemmeno gonfiato. Di certo però,
Inacio Pià non potrà far parte della compagine azzurra nel
prossimo turno di campionato, che i partenopei affronteranno
in casa contro la Lucchese dell’ex Gigi Simoni, che tra
l’altro oggi ha anche vinto il recupero di campionato contro
il Lanciano ed ha ottenuto così la terza vittoria nelle
ultime cinque gare disputate, condite il resto, tra l’altro,
da due pareggi, ed incamerando così undici punti nelle ultime
cinque giornate di torneo.
Ma torniamo alla cronaca del match: nella ripresa gli azzurri
non scendono in campo con lo stesso piglio del primo tempo ed
al 13’ minuto arriva la beffa: errore difensivo madornale
per il giovane Briotti, che si fa superare in velocità dal
“Toro di Sora”Pasquale Luiso, che trovatosi di fronte la
porta, con un Gianello anche lui un po’ indeciso
nell’uscita, riesce ad infilare con tranquillità. Pari e
patta. No, non è andata proprio così: in quanto il Napoli ha
cercato, ed in parte ci è riuscito, di riversarsi nella metà
campo avversaria, ed allora batti e ribatti, la nuova rete
azzurra è arrivata al 37’ grazie ad una prodezza da fuori
area di Gaetano Grieco. I partenopei si riversano così nel
finale di partita tutti all’attacco ed anche Matteo Gianello
si è fatto vedere in area, sui numerosi calci d’angolo
finali, che hanno concluso il match. Ma non è servito a
nulla, in quanto il punteggio è rimasto inalterato, ed il
Napoli è stato eliminato.
Già che ci siamo, facciamo anche un breve “SaliScendi”,
la nostra consueta rubrica settimanale che accompagna i nostri
carissimi lettori. A “Salire” quest’oggi, è stato
sicuramente Luca Lacrimini. Il ragazzo corre e tanto, ed è
dotato anche di un buon piedino per quel che concerne i cross
dal fondo. Non sarebbe il caso di farlo debuttare, finalmente,
anche in campionato, visto che il buon Luca è anche in
perfetto stato di forma fisica, a differenza, come prima si
diceva, di alcuni altri componenti la rosa azzurra? Staremo a
vede cosa deciderà Reja per domenica. Il peggiore
quest’oggi, almeno a nostro avviso, cioè colui che prende
l’ascensore per “Scendere”, è stato Andrea Briotti. Il
giovane roamano, quest’oggi impiegato in un ruolo finalmente
suo, il centrale di difesa, si è mostrato comunque
impacciato, al fine di non dare sicurezza massima al reparto
arretrato, e poi è stato lui l’autore dell’errore che ha
consentito al Teramo di ottenere il momentaneo pareggio.
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