17/1/2008
Napoli: Gianello 6,5, Contini 5,5,
Cannavaro 4,5, Domizzi 6,5, Grava 5
(18' st Garics 5,5), Blasi 5.5,
Gargano 6, Dalla Bona 6 (41' st Sosa
s.v.), Rullo 4 (18' st Lavezzi 6,5),
Zalayeta 5, Calaiò 6. A disp. Iezzo,
Maldonado, Montervino, Capparella.
All. Reja 4
Lazio: Muslera 6, De Silvestri 6,5,
Siviglia 6 (6' st Stendardo 6),
Cribari 6,5, Zauri 6 (11' st Kolarov
6), Beherami 6,5, Ledesma 5,5,
Mutarelli 6 (1' st Manfredini 5,5),
Mauri 6, Vignaroli 6, Tare 7. A disp.
Ballotta, Scaloni, Baronio, Pandev.
All. Rossi 6
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6
Marcatori: 10' st Tare (L), 34' st
Domizzi (N)
Note: ammoniti Gargano, Mauri,
Cribari, Stendardo, Calaiò, Contini,
Ledesma
(GIUSEPPE PALMIERI) - Niente da
fare. L'avventura del Napoli in
Coppa Italia finisce sotto i colpi
di distrazioni difensive e momenti
di buio del gioco. Dopo il 2-1
patito all'andata all'Olimpico, gli
azzurri erano chiamati a battere la
Lazio, che sarà avversaria anche
domenica in campionato. Reja schiera
Calaiò al fianco di Zalayeta e
cambia i due esterni ggettando nella
mischia Grava e Rullo, mentre Delio
Rossi dà fiducia a Tare e sceglie
Zauri invece che Kolarov.
L'inizio di gara è di marca
partenopea con una girata di Calaiò
al 3' unitamente ad un discreto
possesso palla. La Lazio è sorniona
e col passare dei minuti viene
fuori, nonostante il gioco non
effervescente e le scarse occasioni
da gol. Gol annullato per fuorigioco
a Mutarelli al 19' e il Napoli
sparisce per venti minuti dal campo,
dando spazio ai biancocelesti che
con un colpo di testa di Tare
impacchettano una grande occasione
da gol sventata da Gianello. Senza
Lavezzi e Hamsyk la squadra di Reja
è incapace di trovare velocità e le
prove di Grava e Rullo sono
incolori, cosi la porta di Muslera
diventa un lontano miraggio. Il
primo tempo finisce a reti inviolate
e tra qualche fischio deluso dei
trentacinquemila del San Paolo.
Nella ripresa il Napoli sembra più
reattivo, al 5' tiro fuori di un
soffio di Dalla Bona che raccoglie
una sponda di Zalayeta, per nulla
brillante questa sera. Nella Lazio
la fanno da padrone gli infortuni,
con Mutarelli, Zauri e Siviglia
acciaccati che lasciano il posto a
Manfredini, Kolarov e Stendardo. Ma,
quando non te lo aspetti, arriva il
gol. Ed è biancoceleste. Al 9'
schema fotocopia di quello del primo
tempo, ma Tare imbeccato dalla
punizione di Ledesma, dimenticato
dalla difesa azzurra, insacco
colpendo il pallone di testa in
tuffo. Uno a zero e per il Napoli è
notte fonda. La reazione azzurra non
è veemente, solo un tiro di Gargano
non impensierisce più di tanto Delio
Rossi. Poi Reja si ricorda di tirar
fuori le frecce a sua disposizione.
Lavezzi e Garics sostituiscono i
deludenti Grava e Rullo e il Napoli
cambia marcia. In contropiede la
Lazio è pericolosa ancora con una
zuccata del tremendo Tare sulla
quale Gianello è decisivo. Al 31'
Calaiò continua il suo duello perso
con la sfortuna, con un colpo di
testa preciso da due passi, sul
quale prima la mano di Muslera, poi
il palo, gli negano la gioia del
primo gol stagionale. I partenopei
ci credono e due minuti più tardi
arriva il pareggio. Gargano
conquista l'angolo, Zalayeta tira
sul palo, poi sugli sviluppi il
Panteròn trova le mani di Muslera e
Domizzi da due passi coglie la
respinta ed insacca il gol del
pareggio. Il San Paolo spinge,
piovono cartellini gialli, Lavezzi e
Garics provano ad inventarsi
qualcosa, mentre Blasi vola a
centrocampo, ma nulla di fatto. La
partita scivola via e il fischio
finale premia la Lazio e mette il
Napoli fuori dalla manifestazione
tricolore.
Gli azzurri troppo brutti per essere
veri nel primo tempo, colpiti su una
distazione difensiva ad inizio
ripresa, grintosi e reattivi nel
finale, grazie soprattutto
all'ingresso di Lavezzi, capace di
dare la scossa ai compagni. Esterni
inguardabili hanno affossato il
gioco di Reja per larghi tratti
dell'incontro, Zalayeta un pò
appesantito e Calaiò che di fare gol
proprio non ne vuole sapere. Niente
da fare, ora rituffarsi sul
campionato, perchè domenica c'è
ancora la Lazio, e, stavolta, non si
può sbagliare.
LE PAGELLE DEGLI AZZURRI:
GIANELLO 6,5: Non può nulla sul gol
subito, bravo nelle altre occasioni
in cui è stato chiamato in causa.
DOMIZZI 6,5: Sigla ancora un gol,
questa volta su azione, e appare il
più sicuro e concentrato della
difesa. Verso la fine del match,
spostato sull’out sinistro da Reja,
paga la stanchezza e non appare
brillantissimo come incursore.
CANNAVARO 4,5: Serataccia, non
riesce a contenere Tare, non Ronaldo.
Errore marchiano il suo che permette
all’albanese di gonfiare la rete
difesa da Gianello.
CONTINI 5,5: In evidente imbarazzo
spostato sul mezzo destro della
difesa, lui che è un mancino
naturale.
GRAVA 5: Non da’ niente alla manovra
offensiva sbagliando oltretutto
quasi tutti i cross che spiovono dai
suoi piedi. (GARICS 5,5: Entra nel
momento in cui il Napoli prova
l’assedio. Da’ tutto, anche se
sbaglia anche lui qualche cross di
troppo).
GARGANO 6: Prova di grande
generosità, anche se a volte sarebbe
opportuno spazzare la palla
piuttosto che controllarla per
perderla al limite della propria
area.
BLASI 5,5: Non la sua migliore
prestazione, è sembrato un po’
svogliato, anche se nel finale si è
ripreso un po’ sul piano della
determinazione e vigoria atletica
che sono poi le sue armi migliori.
DALLA BONA 6: E’ il tiratore più
pericoloso del Napoli, sfortunato su
una saetta dal limite che fa la
barba al palo alla sinistra della
porta laziale.
RULLO 4: Imbarazzante la sua prova,
sia sul piano tecnico che tattico. (LAVEZZI
6,5: Entra troppo tardi a suonar la
carica: non solo la Lazio è stanca,
anche i compagni che lo assistono
poco e male).
CALAIÒ 6: Si batte con impegno,
alterna buone giocate a qualche
strafalcione. Solo una paratissima
di Muslera gli nega la gioia di un
gol che sembrava fatto.
ZALAYETA 5: Imbavagliato dalla
difesa laziale è apparso
eccessivamente lento e un po’
appesantito dalla lunga assenza dai
terreni verdi.
REJA 4: Schierare 5 difensori contro
un solo attaccante avversario in un
match che si doveva vincere
assolutamente è francamente colpa
non da poco. In casa dovrebbe
proporre un modulo meno bloccato,
anche perché non sempre si possono
recuperare le partite negli ultimi
10 minuti con quattro punte in casa.
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