2/10/2008
Benfica: Quim, Pereira, Luisao,
Sidnei, Ribeiro, Amorim (27' st
Carlos Martins), Katsouranis, Yebda
(32' st Binya), Reyes, Di Maria (34'
st Urreta), Nuno Gomes. A disp.
Moreira, Balboa, Miguel Vitor,
Nelson Oliveira. All. Quique Flores
Napoli: Gianello, Cannavaro,
Rinaudo, Contini, Maggio, Blasi,
Gargano, Hamsik (21' st Russotto),
Vitale (34' st Mannini), Lavezzi
(27' st Denis), Zalayeta. A disp.
Navarro, Santacroce, Aronica,
Pazienza. All. Reja
Arbitro: Stark (Germania)
Marcatori: 12' st Reyes, 38' st Nuno
Gomes
Note: ammoniti Cannavaro, Vitale,
Reyes, Di Maria, Contini, Gargano
(GIUSEPPE PALMIERI) - Il Napoli
fallisce l'appuntamento con la
storia. Si ferma su un palo di
Cannavaro e su un tiro a botta
sicura clamorosamente fallito da
Zalayeta. Il resto è Benfica e la
festa del "Da Luz". Reja ritrova
Lavezzi, mentre i lusitani puntano
su Nuno Gomes appoggiato da Di Maria.
La partenza è subito a ritmi
altissimi. Lavezzi al 4', si invola,
brucia Luisao, ma di testa viene
ipnotizzato da Quim che gli nega la
gioia del gol. I lusitani iniziano a
prendere il controllo del campo, Di
Maria ci prova dalla distanza, poi
Sidnei risolve una mischia con un
tiro all'altezza del dischetto,
entrambi tentativi finiscono di poco
alto. Arriva il giallo per
Cannavaro, poi Gianello è bravissimo
su un sinistro di Di Maria al 16'.
Il Benfica spinge, ma il portiere
del Napoli è attento e preciso.
Viene ammonito Vitale che al 25' fa
una gran girata su assist di
Gargano, miracolosamente respinta.
La squadra di Quique Flores cala e
Lavezzi ci prova in rovesciata,
fuori di un soffio. C'è troppo
nervosismo in campo, volano colpi
proibiti e gli azzurri sembrano
reggere e giocare bene in
contropiede. Nell'ultimo dei tre
minuti di recupero, arriva
l'occasione che a Napoli
rimpiangeremo per tanto tempo.
Punizione di Gargano che trova la
testa di Cannavaro, pallone sul palo
e poi a Zalayeta. Il Panterone da
pochi metri controlla e calcia a
botta sicura. Fuori. Pazzesco. Il
tempo finisce con il rammarico, che
non ci lascerà più.
Nella ripresa il Napoli non riesce
ad impostare il gioco, i lusitani
però fanno fatica. Ma al 12' arriva
la frittata. Palla persa a
centrocampo da Lavezzi, forse con un
intervento irregolare, Katsouranis
lancia Reyes che parte in posizione
regolare e fulmina Gianello sul
primo palo. Gelo. Esplode il "Da Luz".
Reja cambia Hamsik e Lavezzi con
Russotto e Denis. Il Pocho lascia il
campo imprecando contro il suo
allenatore, autore stavolta di una
mossa sbagliata, anche se la
reazione dell'argentino al cambio è
da stigmatizzare. Gli azzurri non
riescono più a creare gioco, Denis
si vede solo per un tiro in curva.
Fioccano i gialli per Contini e
Gargano. Entra anche Mannini. Al 38'
arriva la bandiera bianca. Liscio
della difesa azzurra, palla sulla
destra, cross e colpo di testa
vincente di Nuno Gomes, lasciato
colpevolmente solo dalla difesa del
Napoli. E' finita. C'è tempo solo
per i tentativi di Katsouranis e
Nuno Gomes di rimpinguare il
bottino. Ma finisce cosi.
La squadra azzurra abbandona
l'avventura europea in Portogallo.
Resta solo il rammarico. Un grande
rimorso per l'occasione pazzesca
fallita da Zalayeta e per il bel
primo tempo degli azzurri. Peccato
per le troppe ingenuità nell'arco
dei 180', è stata pagata cara
l'inesperienza rispetto ai lusitani.
Peccato per la ripresa pessima
giocata stasera che è costata un
passaggio del turno, una impresa che
impossibile non era.
Peccato.
LE PAGELLE DEGLI AZZURRI:
GIANELLO 5,5: Prende il primo gol
sul suo palo e anche sul secondo non
è sembrato reattivo.
CANNAVARO 5: Un mezzo disastro.
Prosegue il suo momento negativo, ha
sulla coscienza entrambi i gol
subiti dal Napoli. In tutte e due le
circostanze era in ritardo nelle
chiusure.
RINAUDO 6: Deciso, arcigno e
risoluto, ma su certi campi e contro
certi avversari servirebbe qualcuno
che centralmente sappia far
ripartire l’azione con piedi meno
ruvidi.
CONTINI 6,5: Si innervosisce presto
per alcuni battibecchi con Nuno
Gomez. Dalle sue parti però è stato
complicato per il Benefica passare.
MAGGIO 5,5: Reja gli tira il freno a
mano e l’ex sampdoriano può
sprigionare la propria dirompente
progressione solo nel primo tempo.
Poi viene anche condizionato da un
colpo subito sul finale della prima
frazione di gara.
GARGANO 5: E’ stato meno vivace del
solito e anche molto più impreciso.
BLASI 6-: E’ un combattente
indomito, ma continua a trattenere
troppo palla a discapito delle
ripartenze della propria squadra.
HAMSIK 4,5: Spettatore non pagante.
Chi lo ha visto?
VITALE 5: Contiene benino, ma non
mostra la personalità necessaria per
far ripartire l’azione dalle sue
parti.
LAVEZZI 6-: E’ al 70%, ma si batte,
prende calci, predica da solo
nell’arido deserto azzurro del da
Luz… Il 'Pocho' però si ricordi che
è l'allenatore a decidere cambi e
formazioni, seppur a volte non
condivisibili...
ZALAYETA 4: Meritava di uscire già
dopo il primo tempo. Non è tanto il
gol divorato che pesa sulla sua
prestazione, quanto il fatto di non
essere riuscito mai a trattenere
palla e sveltito raramente l’azione
in determinate transizioni che
potevano risultare letali per il
Benefica. Svogliato e in debito
d’ossigeno.
MANNINI S.V. Il suo ingresso in
campo è sembrato tardivo.
RUSSOTTO S.V. Pochi minuti per
dimostrare a Reja che certamente
l’ex Treviso non può giocare terzino
o tornante…
DENIS S.N. Non assistito a dovere
dai compagni.
ALL. REJA 4: Già a Bologna non ci
avevano convinto i suoi cambi, ma
come si sa nel calcio contano i
risultati e la fortuna. A Lisbona
non ne indovina uno. Tira fuori un
Lavezzi voglioso e determinato e
finiscono lì le speranze di
qualificazione del Napoli. Sembra
poi che per lui sia vietato o
oltraggioso levare dal campo il 'Panterone'
in qualsiasi condizioni o rendimento
giochi, soprattutto dopo la nota
vicenda dei giorni scorsi...
Ma quello che è peggio è stata la
mentalità palesata dal Napoli che
non ha convinto per nulla.
Eccessivamente rinunciatario e per
nulla deciso nelle ripartenze. Era
chiaro che prima o poi si sarebbe
pagato dazio contro Di Maria e
compagni. Occorre maggiore
personalità e magari, perchè no, un
bel regista a gennaio. Ma questa è
altra storia.
|