4/2/2009
Juventus: Manninger, Grygera,
Legrottaglie, Mellberg, De Ceglie
(23' pt Molinaro), Marchionni,
Sissoko, Poulsen, Giovinco (24' st
Nedved), Iaquinta (14' st Trezeguet),
Del Piero. A disp. Chimenti, Ariaudo,
Camoranesi, Amauri. All. Ranieri
Napoli: Navarro, Santacroce,
Cannavaro, Contini, Montervino (30'
st Bogliacino), Pazienza, Gargano,
Hamsik, Aronica (1' pts Vitale),
Lavezzi, Zalayeta (10' pts Denis). A
disp. Sepe, Maggio, Russotto, Pià.
All. Reja
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Note: ammoniti Contini, Molinaro,
Montervino, Mellberg, Santacroce,
Bogliacino, Sissoko, Pazienza,
Legrottaglie, Nedved. La sequenza
dei rigori: Del Piero gol, Hamsik
gol, Trezeguet gol, Bogliacino gol,
Nedved parato, Denis gol, Marchionni
gol, Lavezzi parato, Sissoko
traversa, Contini alto, Legrottaglie
gol, Gargano alto.
(GIUSEPPE PALMIERI) - A un passo
dall'impresa. Il Napoli si ferma ad
un tiro dal dischetto dall'impresa.
Non c'è fortuna. Niente da fare.
Reja si presenta a Torino con
Montervino sulla destra e Pazienza
sulla linea mediana per dare forza e
dinamismo al centrocampo degli
azzurri contro una Juve con pochi
ricambi ma con molta voglia di
vincere. I bianconeri spingono, i
partenopei contengono senza soffrire
e puntano sulle spizzate di Zalayeta
per la corrente Lavezzi. Al 20' il
primo tentativo di Del Piero,
Navarro è attento e para. Gli
azzurri replicano con un debole
colpo di testa di Hamsik. Passato il
pericolo di una punizione di Del
Piero senza esito, il primo tempo si
chiude con un tiro di Giovinco da
calcio piazzato respinto dai pugni
di Navarro. Primo tempo equilibrato
con un Napoli di gran personalità.
In avvio di ripresa i bianconeri
sono aggressivi, ma il Napoli è
veramente ben messo in campo e non
soffre le avanzate bianconere. Entra
anche Trezeguet, ma gli azzurri
crescono col passare dei minuti. Al
24' Cannavaro svirgola e sfiora
l'autorete. Reja prova a vincere la
gara. Dentro Bogliacino per
Montervino, Hamsik dietro le punte e
4-3-1-2. La Juve sbanda e gli
azzurri sembrano volare nel vero
senso della parola, nonostante la
stanchezza. Gargano si invola, ma
Mellberg lo recupera prima della
battuta a rete. Poi ci prova il
Pocho su respinta di Manninger da
calcio d'angolo, palla fuori. Hamsik
serve Zalayeta, ma il suo sinistro
finisce sull'esterno della rete.
Occasioni clamorose. Il Napoli non
passa. Ma la più grossa è al 41'.
Lavezzi trova lo spunto sulla
destra, cross basso, Bogliacino
prima, Zalayeta poi, mancano il
tocco a porta vuota. La Juve si
salva. E sfiora la beffa. A trenta
secondi dal fischio finale,
Trezeguet insacca, ma il gol viene
annullato per fuorigioco. Si va ai
supplementari.
Nei supplementari, i bianconeri
vanno vicino al gol con Trezeguet,
ma Navarro è prodigioso e Cannavaro
salva con un grande intervento.
Altro gol annullato a Del Piero, il
capitano bianconero aveva colpito di
mano prima di insaccare. Entra
Denis. Non succede nulla. Nel
secondo supplementare il Napoli
soffre di più, la Vecchia Signora ci
prova fino alla fine, ma non trova
spunti vincenti e si arriva ai
maledetti calci di rigore. Segnano
Del Piero, Hamsik, Trezegue e
Bogliacino, poi Navarro si erge ad
eroe e para su Nedved, Denis e
Marchionni segnano. Sbaglia
maledettamente il Pocho, migliore in
campo. La Juve sbaglia con Sissoko e
Contini mette il match point alto
sopra la traversa. E' la fine.
Legrottaglie segna nonostante
Navarro tocchi il pallone e Gargano
manda in curva le residue speranze
partenopee. Niente da fare, la
sfortuna non abbandona gli azzurri.
Ma che Napoli abbiamo visto stasera,
che grinta, peccato per gli sprechi
sotto porta e per la malasorte che
ha mandato alto il rigore della
vittoria. Dimenticare la Coppa
Italia e ripartire da qui. Dalla
determinazione, dall'ordine, dal
coraggio mostrato stasera. Resta
l'amaro in bocca stanotte. Peccato.
LE PAGELLE DEGLI AZZURRI:
NAVARRO 6,5: Reattivo e molto
presente tra i pali. Fa un miracolo
salva Napoli nei tempi supplementari
su Trezeguet, e para anche un rigore
a Nedved. Poi, Lavezzi, Gargano e
soprattutto Contini infrangono il
sogno azzurro e rendono vane le sue
prodezze.
SANTACROCE 6: Gioca 89 minuti
perfetti, poi commette il solito suo
errore che aveva dato alla Juventus
la possibilità di beffare il Napoli.
Per fortuna l’arbitro ravvisa un
fuorigioco che francamente noi non
abbiamo visto.
CANNAVARO 7: Prestazione perfetta da
centrale dei tre difensori, attento,
preciso ed implacabile di testa.
CONTINI 6: Per carità, non gli si
può gettare la croce addosso per
l’errore dal dischetto che avrebbe
potuto e dovuto far approdare il
Napoli nelle semifinali di coppa
Italia. Ma è andato talmente
deconcentrato e sfiduciato su quel
pallone che ci chiediamo perché
allora abbia accettato di tirarlo…
La sua gara è stata però, al di là
del ‘disastro’ sul penalty, precisa
e giudiziosa.
MONTERVINO 6,5: Prestazione
smagliante del capitano azzurro: sia
sul piano tattico, sia su quello
della corsa. Avrebbe meritato di
finire la gara per come stava
giocando.
PAZIENZA 6: Dinamico e tonico, fa il
suo con diligente acume tattico.
GARGANO 6: Corre come un ossesso e
recupera un’infinità di pallone. Ma
vorremmo comprendere perché Reja
affida a ‘El Mota’ tutti i calci
piazzati a favore del Napoli, che
puntualmente vengono sciupati dal
mediano azzurro.
HAMSIK 5: Altra prestazione ben al
di sotto della sufficienza. Questa
volta il talento slovacco è
risultato anche impreciso negli
appoggi. Mai uno spunto convincente
che ne giustificasse la presenza sul
terreno verde.
ARONICA 6; In fase di non possesso,
nulla da dire: copre impeccabilmente
la sua zona. I problemi nascono
quando deve spingere e andare al
cross.
LAVEZZI 6,5: I rigori, si sa, non
sono la sua specialità… Però,
durante il match ha atterrito
costantemente Legrottaglie e
compagni con i suoi scatti, le sue
progressioni e i suoi dribbling
secchi. Il ‘Pocho’ è il Napoli: nel
bene e nel male…
ZALAYETA 5,5: Poco mobile, ma
comunque intelligente tatticamente.
Ma atleticamente il ‘Panteron’
sembra davvero molto indietro
rispetto ai compagni di squadra.
VITALE S.V.
BOGLIACINO 6: Il suo sinistro
delizioso prova a ricamare qualche
assist illuminante. Copre bene anche
la zona mancina, ma, quando subentra
in campo, i compagni di squadra sono
troppo stanchi per poterlo assistere
adeguatamente.
DENIS 5: Dovrebbe essere il più
lucido e pimpante di tutti quando
subentra nei tempi supplementari
quando le due squadre camminano.
Eppure, l’argentino appare una vera
statua di marmo per quanto è
immobile in campo.
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