--------------------------IL PUNTO--------------

 

SALERNITANA SPRINT,

AVELLINO CRACK

 

 

La prima fase di Coppa Italia termina senza troppe sorprese. Passano il turno squadre indicate alla vigilia come favorite in una manifestazione che scivola via fra il disinteresse generale. Di sicuro, fa scalpore la qualificazione del Torino. Le cose per gli uomini di Ezio Rossi sono migliorate strada facendo, ma nessuno si pensava un cammino così fragoroso e concluso con un pirotecnico 3-3 contro il Genoa, a Marassi. Tredici gol fatti in tre partite: numeri interessanti. Lumezzane ed Empoli si consolano dividendosi la posta in palio (1-1), hanno ancora qualcosa da sistemare, soprattutto un Empoli che senza i fuoriclasse non è lo stesso. Pareggiando a Busto Arsizio contro la tenace e forte Pro Patria (2-2), l'Atalanta riesce a qualificarsi. Inutile il pur prestigioso colpo dell'Albinoleffe a Vicenza (0-1). Vince e convince, invece, la Triestina di Tesser, che schianta il Treviso (4-2) rendendo di fatto inutile il bel colpo del Modena, che stende il Venezia a domicilio (1-3). Passa il turno anche il Livorno, squadra di A in un girone di matricole. L'armata di Colomba sbanca Arezzo (2-3) e guarda senza preoccupazione la gara fra Cesena e Ascoli, che si conclude sull'1-1. La Salernitana rende onore alle campane riuscendo a sfatare il tabù Coppa Italia. Passano il turno i campani lasciando ko il Catanzaro all'Arechi (2-1), mentre l'Avellino si fa male a Catania (3-1) e non riesce a raccogliere la prima vittoria stagionale. I lupi aspettano il giudizio della Caf, ultimo grado che può rimandare in B gli irpini al posto del Modena sotto accusa per il calcioscommesse. Nessun problema per il Messina, che chiude il suo girone a punteggio pieno con una vittoria di misura a Crotone (0-1), fatica il Bari ad avere ragione dell'Acireale di Sorbello (2-1) e si prepara a recuperare la sfida con i calabresi. Fiorentina-Verona, Como-Piacenza, Ternana-Rimini e Pescara-Perugia si giocheranno il 1 settembre. Nei due gironi, tutto ancora da decidere.

 

 

  

Marco Santopaolo                                      30/8/2004

 

 

 

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