ESCLUSIVA
PIANETAZZURRO
BAGNI,
TORNEREI VOLENTIERI A NAPOLI
Abbiamo
ascoltato colui che, per dirla
alla Gianni Brera,
rappresentava al meglio l’
"animus pugnandi"
del Napoli di Maradona.
Bagni,
nel 1977 lei giocava a Carpi
in serie D; chi fu a scoprirla
e lanciarla in serie A con la
maglia del Perugina?
“E' stato Silvano Ramaccioni
attuale Team Manager del Milan,
allora D.S. del Perugina; pur
provenendo dalla serie D
affrontai questo salto triplo
serenamente con la piena
coscienza dei miei mezzi. I
fatti mi diedero ragione dato
che quasi subito venni
schierato da titolare con la
maglia n. 7. E' in questi casi
che deve emergere il carattere
di una persona.
Fortunatamente, a me non è
mai mancato”.
Nel 1981 arriva la grande
squadra: l’ Inter. L’anno
dopo arriva Rino Marchesi che
riesce a convincerla a
cambiare ruolo, da ala
d’attacco a centrocampista
e, più precisamente, a
schierarla come mediano. La
persuase da subito?
“Per me, che in carriera ho
giocato in quasi tutti i ruoli
(perfino da libero in gioventù)
questa metamorfosi non
rappresentò certo un trauma.
Le mie residue perplessità
vennero rapidamente suffragate
dall’assoluta convinzione
del mister ad operare questa
scelta. Altri invece si
dichiaravano un po' scettici
sulla buona riuscita di questa
operazione. Visti poi i
risultati, che mi hanno spinto
sino a titolare fisso in
Nazionale, sono contentissimo
che sia andata così!”.
Nel 1984 è il momento del
primo Napoli di Diego Armando
Maradona; perché all’inizio
fu così titubante ad
accettare il trasferimento?
“Avevo alcuni problemi
familiari, era da poco morto
mio suocero e non volevo
allontanarmi troppo da casa.
Una volta, risolte certe
questioni mi sono talmente
trovato bene in tutti i sensi
che, avendo la possibilità
non ci penserei due volte per
tornare e dare il mio
contributo. Ancora oggi, per
lavoro o per svago, vengo
molto spesso”.
Ricorda il suo primo
impatto con la Città?
“Arrivai lo stesso giorno di
Diego; C’è bisogno d’
aggiungere altro?”
Si sente ancora con
Maradona?
“Ancora oggi tutti i giorni
se non sento lui, ascolto
Claudia Villafanes. Fra di noi
c’è un affetto che ha
travalicato il tempo e la
distanza che ci separa. Che
posso dire; posso solo sperare
in una sua pronta ripresa, che
riesca finalmente a trovare un
po' di serenità”.
Di cosa si occupa oggi
Salvatore Bagni?
“Sono rimasto nel mondo del
calcio come consulente di
mercato. E' un lavoro che mi
piace moltissimo fantastico
che mi permette di viaggiare
spesso. Inoltre la mia
conoscenza del calcio estero
dovuta proprio alla mia
attività mi consente di
rivestire il ruolo anche di
commentatore di Sky Sport.
Poi, la mia Scuola Calcio mi
fa ancora calzare le scarpe
bullonate divertendomi con i
ragazzi. Insomma, mi ritengo
decisamente un Uomo
fortunato”.
La meriti questa fortuna,
indimenticabile Guerriero!
Emanuele
Orofino
5/6/2004
|