In questo calcio
nevrotico, in questo calcio marcio, in
questo calcio corrotto, in questo calcio
troppo televisivo, in questo calcio in cui
non esistono più regole certe, va rimarcato
ancora una volta il nostro totale disappunto
a veder disputate le gare del campionato
cadetto al sabato. La domenica è sempre
stato il magico scrigno in cui albergavano
tutti i sogni e le passioni
dei tifosi che facevano da sempre del
tradizionale evento calcistico un momento di
festa in cui rifugiarsi per metter da parte
le inquietudini di una settimana di lavoro o
di studio. Questo campionato giocato al
sabato non solo ci ha infastiditi, facendoci
litigare con fidanzate ed amici, ma
addirittura ci ha disgustati. Ieri
l’esempio era calzante. Ma chi volevate
che sarebbe andato ad assistere ad un match
prevedibilmente senza sale per rinunciare
all’uscita con gli amici? Infatti, al San
Paolo erano presenti quattro valorosi
masochisti,
non solo per l’oscenità degli spettacoli
offerti dal Napoli in questo anonimo torneo
ma soprattutto perché a nessuno è piaciuta
e piace ancora l’idea che si debba
continuare a giocare di sabato. Il calcio è
soprattutto tradizione, se questi baracconai
che sono al vertice del barcollante mondo
pallonaro hanno deciso di minarne le
strutture base ci stanno riuscendo. Carraro,
Galliani e compagnia cantanti ci stanno
distruggendo il nostro giocattolo più
bello: passaporti falsi, doping, calcio
scommesse sono solo alcuni dei mostri
partoriti dal loro inverecondo operare. E da
qualche tempo anche quest’altra bizzarra
trovata non è che contribuisca molto al
rilancio del gioco un tempo più bello del
mondo: basta calcio al sabato! Ieri ho
litigato con la mia ragazza per assistere a
Napoli-Bari, oggi vorrei “litigare” con
Carraro…