8/3/2005
(Michele
Caiafa) - Abbiamo sentito il direttore sportivo e
nuovo allenatore del Benevento Raffaele Sergio, campano
di Cava de’ Tirreni, per fare una chiacchierata in vista
del nuovo derby che il Napoli si troverà ad affrontare
il 13 marzo proprio contro il Benevento.
Direttore o mister, come preferisce essere chiamato?
“Preferisco direttore, la mia esperienza da mister è
solo momentanea, anche se è vero che stiamo ottenendo
dei buoni risultati, ma anche con mister Benedetti, la
squadra non stava andando poi così male, ma poi si sa,
nel calcio capitano quelle convergenze negative di 3 o 4
partite ed è sempre il tecnico il primo a pagare queste
situazioni”.
Lei è stato un buon terzino sinistro ed ha anche giocato
nel Napoli, cosa può raccontarci di quell’esperienza
avuta con la maglia azzurra?
“Si è vero ho vestito anche la maglia del Napoli.
Purtroppo sono arrivato in un momento in cui stava
iniziando il declino del club partenopeo, infatti si era
appena retrocessi dopo tanti anni in serie B. Io venni
precisamente nella stagione 1998/99 e fu un’altra
stagione negativa per il Napoli che con mister Ulivieri
non andò oltre ad un mediocre piazzamento nella serie
cadetta”.
Torniamo al suo Benevento. Dopo l’ottimo campionato
2003/2004, quest’anno il Benevento stava un po’
zoppicando, poi si è ripreso?
“Diciamo che nel complesso abbiamo una buona squadra,
secondo il mio parere non inferiore a quella dello
scorso campionato, ma purtroppo si sa nel calcio non
conta avere ragione sulla carta, di questo che sto
dicendo il Napoli attuale ne può essere una chiara
dimostrazione, ma c’è bisogno del verdetto del campo ed
è questo che è mancato a noi in alcune prestazioni. Ma
il campionato non è ancora terminato mancano ancora
diverse giornate per poter entrare il nostro obiettivo.
Ora,dopo questa serie di risultati ottimi, siamo più
motivati”.
Però il Benevento è uscito indebolito dal mercato di
gennaio, avete perso bomber Di Nardo.
“Certo, la perdita di Di Nardo ha avuto e sta avendo la
sua rilevanza, ma siamo riusciti a trattenere con noi
l'altro bomber, Gigi Molino”.
Direttore come vede stiamo parlando solo di mercato in
uscita, ma allora è proprio vero che il presidente
Spatola sta decidendo di mollare, dopo aver sfiorato la
promozione in B lo scorso anno, le redini del Benevento?
“No, il presidente non ha alcuna intenzione di mollare,
anzi come già si sa, il nostro patron è alla ricerca di
qualche socio che lo possa aiutare economicamente
nell’avventura beneventana, perché lui vuole portare il
Benevento in serie B, visto che la nostra città è
l’unica provincia campana a non essere mai stata nella
serie cadetta. Ed in quella categoria vorrà poi
rimanere, ritenendola una dimensione giusta, ed io sono
d’accordo con lui, della città di Benevento”.
Ma il presidente già è stato vicino, almeno sentendo le
sue dichiarazioni, a mollare questa società.
“Si è vero l’ha detto, ma erano solo dichiarazioni di
rabbia, vedendo che in giro non trovava e purtroppo,
devo dire, non trova ancora nessun partner disposto ad
aiutarlo”.
Bè, allora parliamo del derby che vi vedrà protagonisti
contro il Napoli.
“Affrontare il Napoli sarà molto suggestivo, lo stadio
"Santa Colomba" sarà sicuramente riempito da tanti
tifosi del Napoli che sanno sempre dare grandi emozioni,
soprattutto quando in casa propria affollano lo stadio
in maniera smisurata anche in occasione di una partita
di serie C. Io spero solo che per quella partita, i miei
ragazzi si saranno preparati a dovere, e che soprattutto
non affrontino negativamente la pressione della gente
che tiferà con tutta la loro forza per il Napoli. Anzi
vi dico di più, spero proprio che l’enorme quantità di
tifosi azzurri li carichi in modo tale da affrontare la
partita al massimo delle loro della loro potenzialità e
qualità”.
Insomma direttore, con che propositi il Benevento
affronterà quel match?
“I propositi sono sempre quelli di affrontare ogni
partita di campionato per cercare di vincere, tanto più
ora che miriamo con più speranze ai play-off. E’ normale
che sulla carta non c’è paragone fra le due compagini,
loro hanno una squadra che già da adesso potrebbe essere
supercompetitiva per la serie B, figurarsi noi... Ma
come dicevo anche prima il calcio è strano e la palla è
rotonda”.
Da osservatori esterni come vede il nuovo Napoli di De
Laurentiis?
“Sulla squadra ho già commentato prima, sulla società,
bè non c’è che dire, conosciamo tutti il valore di una
persona come Aurelio De Laurentiis, che da anni miete
successi imprenditoriali importanti nel mondo del cinema
e che penso voglia ripeterli nel calcio. Certo da come
ha cominciato e da quello che ho sentito dire nei suoi
programmi...”.
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