25/12/2004
Dopo il fallimento, il
Napoli ha dovuto
ricominciare non solo
per quanto riguarda la
prima squadra, ma anche
per il settore
giovanile. Tanti giovani
sono andati perduti tra
cui spiccano Maradona
Junior, passato al Genoa,
Floro Flores al Perugina
ed Esposito che Simoni
ha portato con se al
Siena. Il team del neo
proprietario De
Laurentis ha deciso di
affidare la
ricostruzione ad un
volto della vecchia
società: Gigi Caffarelli.
Ex calciatore del Napoli
ai tempi dell’epoca
maradoniana, da anni
lavorava come allenatore
nel settore giovanile
della vecchia società
partenopea. Il nuovo
responsabile Santoro gli
ha affidato il compito
di guidare la Berretti e
lui, richiamando molti
ragazzi che già aveva
allenato, ha costruito
una squadra all’altezza
che sta disputando un
ottimo torneo.
Ecco la sua intervista:
Dopo il fallimento la
società è stata
prelevata da De
Lauerentis, cosa pensa
del nuovo presidente e
dei suoi collaboratori?
“Alla nuova dirigenza va
dato sicuramente il
merito di aver riportato
il calcio Napoli perché
dopo il fallimento il
rischio che a Napoli vi
rimanesse senza era alto
ed in giro non vedevo
grossa gente che potesse
fare altrettanto. De
Laurentis sicuramente è
l’uomo giusto che può
riportare il Napoli dove
gli compete: un
imprenditore moderno con
tanta esperienza sotto
questo punto di vista,
certo non ha grossa
esperienza nel panorama
calcistico ma in giro di
presidenti alla vecchia
maniera oramai ce ne
sono pochi e poi s’è
comunque affidato a
gente validissima. Lo
staff che ha a
disposizione infatti è
il meglio che potesse
scegliere, sia Marino
che Ventura sono gente
esperta e competente, un
vero lusso per la
categoria”.
Da cosa è ripartito
quest’anno e quali sono
le sue ambizioni?
“Dopo il fallimento
siamo riusciti a fare
solamente tre squadre
quali i giovanissimi,
gli allievi e la
Berretti tuttavia in
poco tempo era
impossibile ripristinare
tutto, il nostro
obiettivo è quello di
riportare nel giro di un
anno un anno e mezzo ad
un livello
all’avanguardia. Per
quanto riguarda la mia
Berretti, la squadra sta
andando abbastanza bene
e sta rispettando i
programmi che ci eravamo
prefissati ad inizio di
stagione”.
Molti giovani sono
andati via per via del
fallimento, cosa pensa
di loro?
“Dopo il fallimento
purtroppo Napoli ha
perso molti elementi
validi, tutti pensano a
Maradona ed Esposito ma
ci sono anche Sgambato e
Marino finiti all’Inter,
altri sono andati in
altre squadre di serie A
come il Lecce, il Siena,
il Messina. È chiaro che
il Napoli ha perso un
ottimo patrimonio
tuttavia ad un certo
punto è chiaro che i
ragazzi si sono sentiti
abbandonati ed hanno
avuto paura di non avere
più chance a certi
livelli perciò hanno
cambiato aria”.
A proposito di giovani,
lei ha allenato Maradona
junior, secondo lei dove
può arrivare?
“Diego certamente ha
grandi doti per arrivare
lontano, certo è ancora
presto per dire dove ma
sicuramente è un
elemento che può far
bene. A Napoli ha
vissuto anni particolari
anche per via del nome
che porta, io che ho
avuto la possibilità di
allenarlo ho sempre
cercato di non farglielo
pesare trattandolo come
gli altri”.
Cosa pensa del nuovo
responsabile del settore
giovanile Santoro?
“Il signor Santoro lo
conoscevo già da diverso
tempo tuttavia è la
prima volta che ci
lavoro insieme, è una
persona in gamba che ha
subito mostrato
determinazione e voglia
di lavorare. A Napoli
avrà l’occasione giusta
per mettere in luce le
sue qualità”.
C’è qualche suo ex
compagno di squadra che
potrebbe dare una mano
alla causa azzurra?
“I miei ex compagni sono
rimasti molto legati
alla piazza azzurra, qui
hanno vinto uno scudetto
e quant’altro perciò
ricordano Napoli sempre
con affetto, tuttavia
non vedo qualcuno in
particolare. Certamente
un ritorno come quello
di Maradona porterebbe
entusiasmo alla piazza,
Bagni invece è un grosso
esperto di calcio
internazionale e
potrebbe aiutarci sotto
questo punto di vista
per il resto non saprei
indicarle nessun altro
nome particolare ”.
Angelo Luca Coscia
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