--------------------------IL PUNTO--------------

 

CAGLIARI FIRMA SULLA A

PECCATO TRIESTINA

Trentanovesima giornata, liscia come l'olio e chiara come la luce dei riflettori che hanno illuminato gli stadi nell'ennesimo, inutile sabato sera. La giornata dei colpacci esterni, ben quattro.
 
Il più importante è quello del Cagliari, che vincendo a Piacenza controfirma la serie A costringendo la squadra di Cagni a rifarsi i conti. Zola e Suazo mettono le ali ai sardi, disturbati dal solito Beghetto che nulla può contro il doppio vantaggio rossoblu. Reja tocca con le mani la massima serie, brutto colpo da assorbire per gli emiliani costretti ora ad un grande sprint finale.
 
Altrettanto importante il colpo in anticipo del Palermo. Così come con netto anticipo i rosanero taglieranno il traguardo della serie A. Doppio Toni rovescia il Verona, Adailton non basta contro la furia rosanero. Sprofonda la squadra del presidente Pastorello, chissà quell'exploit legato all'arrivo di Maddé fu fenomeno o fuoco di paglia: i fatti ci dicono che gli scaligeri sono vicini alla C.
 
Exploit inaspettato della Salernitana. Dopo lo striminzito 1-0 contro il Como, i granata si ripetono a Genova, vincendo con un gol di scarto (Corneliusson e Di Vicino, nel mezzo Foglio) contro una squadra che in casa viaggiava ad ali spiegate verso la salvezza. il Genoa di De Canio cade sul più bello, quando mancava il giusto acuto per mettersi l'anima in pace e chiudere il discorso salvezza. Rimandato ma non perso, questo è certo.
 
L'Ascoli chiude la serie di successi lontano dalle mura amiche espugnando il Menti di Vicenza. La Vista vede tre volte la porta ed annulla Margiotta e Schwoch, attaccanti di razza che aprono e chiudono le danze. Ammazzalorso vola verso la salvezza, Iachini a questo campionato ha ben poco da chiedere. Un risultato che consente ad una squadra di stare più tranquilla, all'altra non lascia preoccupazioni.
 
L'Atalanta si ferma a Napoli, reti bianche fra le due squadre ed ennesimo segno "ics" per i partenopei. Un pari che tutto sommato lascia soddisfatte entrambe le squadre, in lotta per obiettivi diametralmente opposti. I nerazzurri sono vicini al ritorno in serie A, i campani invece a piccoli passi si mettono al riparo da sorprese amare.
 
Senza gol finisce anche fra Como e Triestina. Roberto Galia sostituisce Fascetti e quantomeno interrompe la serie negativa dei lariani. La Triestina perde però l'occasione di dare l'assalto a quel sesto posto dei sogni, due squadre che continuano a lottare in un campionato che nei loro confronti sembra aver detto proprio tutto.
 
E lo stesso lo ha detto al Catania, che però fa finta di non sentirci riuscendo così a togliersi notevoli soddisfazioni. Così si inquadra la vittoria di Colantuono sul Pescara, vendetta del tecnico che fu eliminato dalla squadra abruzzese nei play-off di C1 l'anno scorso. Gaucci vince contro Scibilia grazie a Mascara e Del Vecchio. Si salvano i siciliani, gli abruzzesi sono alle soglie dell'inferno.
 
Emozionante pareggio ricco di gol fra Albinoleffe e Torino, un punto che prolunga l'agonia dei granata ma che serve come il pane ai lombardi, vicini ad una storica ma sofferta salvezza. Regonesi, Fabbrini, Possanzini, Pinga: le due compagini si inseguono, si riprendono e si superano con facilità. Certo è che almeno per i granata, si sarebbe potuto dare di più. Molto di più.
 
La Ternana si condanna a disputare un altro anno di B. Non vince neanche a Treviso, anzi a Reginaldo risponde Zampagna che evita così la beffa di una sconfitta contro una squadra che ha parecchi punti di meno e che può considerarsi quasi salva. Brutta caduta negli ultimi tempi per gli umbri, che hanno letteralmente distrutto un giocattolo perfettamente funzionante. Quando la società è venuta meno, sono cominciati i guai.
 
Importante vittoria del Bari su un Avellino cui per approdare in C manca solo la matematica. Doppio Valdes vale oro, Tisci in pieno recupero regala una magrissima soddisfazione ai supporters biancoverdi. I galletti dovrebbero vincere qualche partita di seguito per tirarsi fuori da una situazione tanto difficile quanto infamante per una città come Bari.

 

Marco Santopaolo                                        24/4/2004

 

 

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