4/1/2005
Come chiarito in
anteprima
assoluta da
PianetAzzurro,
la questione
Calaiò è questa.
Marino, che ha
in cima ai suoi
desideri
comunque sempre
Dino Fava,
perennemente
indeciso, ha
praticamente
chiuso con il
Torino (al club
granata dovrebbe
andare anche
Sosa oltre ai
soldi) per la
metà del puntero
siciliano. Ma è
con il ds del
Pescara Iaconi,
come documentato
da una nostra
esclusiva , che
non si trova
l'accordo. Il
club pescarese
inoltre dovrebbe
trovare presto
un valido
sostituto di
Calaiò,
individuato
nell'ex azzurro
Bruno, ora al
Catania. Al
Pescara è stato
proposto uno
scambio alla
pari con Toledo
per la
comproprietà di
Calaiò, ma il
club abbruzzese
per cedere la
sua metà di
cartellino
pretende anche
un robbusto
conguaglio in
moneta sonante.
Zaccarelli,
operatore del
mercato del
Toro, conferma
tutto ciò.
"Siamo stati
contattati da
Marino ed
abbiamo trovato
un accordo di
massima. Per
chiudere però la
trattativa ci
devono essere 4
firme. In questo
momento molto
dipende dal
Pescara:
bisognerà che
Marino convinca
Iaconi, il
Torino non ha la
facoltà di
convincere il
club
biancazzurro".
Anche Roberto
Cravero,
direttore
sportivo
granata,
conferma che la
trattativa tra
Napoli e Torino
è chiusa.
"Abbiamo fatto
un grande
piacere al
Napoli e al
nostro amico
Marino, con il
Toro nessun
problema: Calaiò
può andare al
club partenopeo.
Però so che ci
sono problemi
con il Pescara e
bisogna trovare
un accordo anche
con la GEA. Se
Calaiò dovesse
andare al
Napoli, la
squadra di
Ventura
diventerebbe
quasi
imbattibile".
Emanuele Calaiò
invece non si
sbilancia circa
la conclusione
positiva della
trattativa. "Mi
incontrerò con
Marino e con i
dirigenti del
Pescara. Ma non
voglio dire
nulla prima che
tutto non sia
perfezionato".
Se Marino darà
al Pescara per
la metà del
cartellino di
Calaiò 1,7
milioni di euro,
il bomber
siciliano si
colorerà di
azzurro,
almenochè Fava
non si decida
prima...
Vincenzo
Letizia
|