--------------------------IL PUNTO--------------

 

TERNANA-LIVORNO-MESSINA, 

CHE BELLA BEFANA

 

 

Nel giorno dell'Epifania, la B approfitta per andare in scena con il suo ventunesimo turno. Tante le sorprese maturate al termine di un martedì pomeriggio mozzafiato: salvo rare eccezioni, chi ha potuto seguire le partite di B non si è certo annoiato.

 

La partita più bella sicuramente è stata quella dell'Arechi, che ha fatto registrate un inopinato quanto spaventoso harakiri del Cagliari: in vantaggio per 2-0 con Zola e Suazo, la squadra di Reja non ha fatto i conti con una Salernitana super che è riuscita a ribaltare il parziale grazie ai gol di Di Vicino e ad una prodezza di Longo. Da urlo.

 

La classifica si è notevolmente accorciata anche per i passi falsi delle schiacciasassi del campionato, evidentemente ancora in vacanza. Di certo nessuno si aspettava un Avellino tanto pimpante da mettere in difficoltà l'Atalanta, trovatasi sotto di un gol (Tisci) e brava poi a trovare il pareggio con Budan. La partita è stata caratterizzata da episodi arbitrali che faranno discutere.

 

E chissà se qualcuno aveva pronosticato il tonfo del Palermo contro una Triestina guidata da super Moscardelli. Il gol del bomber alabardato vale molto di più di tre punti e di una bombola di O2 per Tesser: proprio nelle ore precedenti il match, Zamparini aveva annunciato che l'attaccante non interessava più al Palermo, e Mosca ha pensato bene di mangiar calda la vendetta.

 

Di sicuro per tre squadre si è trattata di un' Epifania indimenticabile. Per il Messina, che in un Celeste stracolmo ha battuto l'Ascoli (altro ko per Ammazzalorso) grazie ad una doppietta di Parisi riparatoria del contingente 1-1 firmato Antonelli. Ora i giallorossi sono a pieno titolo una candidata per la A (chi ci segue sa che per noi lo è da tempo immemore...).

 

E che dire della Ternana, che in casa pare inarrestabile? Frick regala a Beretta un successo di notevole importanza, che permette agli umbri di portarsi a tre punti dalla vetta e a riparo da sgradite sorpresine. Il Vicenza resta in zona C, serve un mercato di riparazione importante per evitare l'onta della retrocessione dopo i fasti di un tempo.

 

Anche con il Livorno la Befana è stata benigna. Importantissima la vittoria dei toscani su una diretta concorrente come il Piacenza, partita decisa da un amaranto acquisito come Vanigli. Passo avanti notevole per Protti e compagni, il Piacenza perde l'occasione della vita, anche perché aveva a disposizione due risultati su tre per uscire contento dall'Ardenza.

 

Poco tempo fa parlavamo della scarsa continuità del Torino. Dimostrata anche a Treviso, uno 0-0 che se fa comodo alla squadra di Adriano Buffoni è "pesante" per i granata che continuano a restare fuori dalle posizioni che contano. Intanto Cimminelli si guarda attorno, in particolare gradisce una piazza del sud Italia e medita di lasciare il Toro al suo destino.

 

Il turno infrasettimanale segna anche il rilancio della Fiorentina, che si rialza contro il forte Catania si impone per 3-2. Gol dalle firme illustri: Vryzas, Riganò e Fantini mettono le ali alla viola, Del Vecchio e Oliveira rendono meno amara la sconfitta. La campagna acquisti è un buon viatico per la risalita, ma la strada per la A è ancora lunga e tortuosa.

 

Scendiamo in classifica e troviamo un match importante in quel di Bergamo. L'Albinoleffe ha ragione su un Pescara in flessione, Regonesi regala tre punti d'oro a Gustinetti che guarda la classifica e gongola. I margini dalla zona rossa sono rassicuranti, e per la verità nemmeno il buon Ivo Iaconi ha tanto da lamentarsi: il Pescara ha un punto in più dei lombardi.

 

C'è da registrare anche la flessione del Venezia, che contro un Verona subito rigenerato dalla cura Maddè (quando il problema è il tecnico...) supera gli arancioverdi grazie ad una rete di Cossu. Come per magia, gli scaligeri escono dalla zona C che resta comunque molto vicina. Tornano gli incubi per i lagunari, meglio che Carrano metta mano al portafoglio.

 

Sembrava una squadra spacciata. E invece si è risollevata nella partita dei sogni. Il Como espugna Marassi e batte con un rigore di Belingheri il Genoa dell'ex presidente Preziosi. Ora Fascetti è a sole due lunghezze dal Grifone, che a questo punto spera nei nuovi acquisti e in un miracolo per rilanciare le proprie ambizioni. Impresa ardua e disperata, nel frattempo auguri al Como.

 

Desolante la gara fra Bari e Napoli, un bel paio di occhiali uscito dal confronto di due squadre che un tempo giocavano un derby del Mezzogiorno in altra categoria. Pareggio inutile per i sogni di gloria del Napoli, a tre punti dalla C. Il Bari invece non riesce a risollevarsi dall'incubo di quelle sabbie mobili che giornata dopo giornata risucchiano un pezzo del galletto.

 

 

Marco Santopaolo                                           6/1/2004

 

 

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