CHE NE SARA' DI NOI

 

 

O’ Napoli”. Già immagino lo stillicidio di domande ironiche, di sfottò che mi aspetta nel paese, regione Abruzzi, dove ogni estate trascorro le ferie.

Molte delle persone che incontro mi gridano quell’“o’ Napoli” che è diventato lo pseudonimo che porto dietro ormai da anni.

Tutto ebbe inizio nel 1984: “Il Napoli di Maradona”, “complimenti per Maradona”. Vent’anni fa Diego scese da un UFO direttamente sull’erba del San Paolo e da quel pallone lanciato in aria, e forse mai caduto, cominciò la cuccagna. Altri tempi, molto diversi da quelli di oggi.

Chi come me va in ferie fuori dai confini della Campania può capire. Stessa spiaggia, stesso mare, ma quest’anno dovremo attrezzarci di una resistente muta e capienti bombole di ossigeno.

Già nel 1988 ebbi un primo assaggio: appena arrivato passai per il campo di calcetto ed un urlo squarciò il silenzio: “Lha pers’ lo scudett’ lu Napoli!”. Moreno, simpatico ragazzino mi accolse così; mi mise in croce per un bel po’ di giorni, non ho mai capito quale squadra tifasse ma da allora è cresciuto, oggi è sposato e da lui non ho più nulla da temere.

Poi la Coppa Uefa, un’estate di ossequioso rispetto e qualche problema, un anno dopo, nell’Agosto del ’90 a seguito di scambi di opinioni con milanisti ancora avvelenati ed un barista, rossonero da capo a piedi, che nel darmi il resto scartò una pila di monete da cento lire dicendomi che se le era accuratamente conservate apposta per me. Poi più nulla.

La squadra, seppur non più vincente, si faceva rispettare ed allora tornò a tener banco Maradona: “che fa?”, “che non fa?”, “ma davvero faceva quelle cose…la cocaina…”.

Per carità, nessun ironia in queste domande, solo curiosità ed anche una sincera ammirazione per un atleta super partes, stimato anche da chi non ha a cuore le sorti della squadra azzurra.

Tra romani, milanesi, bolognesi e persone del luogo (interisti e juventini), molti continuano a chiedere di Diego. Una volta sulla spiaggia parlai per ore, la discussione sconfinò sui problemi di Napoli città, risero quando dissi quanto costa a Napoli assicurare un motorino; hanno ragione di ridere se la nostra quota mensile è superiore alla loro annuale.

A Napoli Maradona ha conosciuto e amato gli spaghetti aglio, olio e peperoncino, Matuzalem si è abboffato di mozzarelle. Buona! Scusate, di quale mozzarella parlate? La Galbani. Stavolta ho riso io, e di gusto, uno pari.

Il ciclismo, insieme alla F1, la fa da padrone ma era anche piacevole riunirsi in un bar a vedere il posticipo del campionato sul digitale prima che questo si diffondesse a macchia d’olio rendendo così capestro il contratto per gli esercizi pubblici.   

Se il Napoli farà la C1 giocherà contro Teramo e Giulianova, proprio le due squadre “incriminate”. E se dovesse perdere? Passi lo sfottò per una sconfitta contro Juve o Milan ma sarebbe insopportabile essere presi di mira dai CUG giallorossi o dai Devil’s Korp teramani.

 

 

 Antonio Gagliardi 

                                     14/7/2004

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