CI
RISIAMO
Lo
scorso
anno
fu
una
novità
ora
è
purtroppo
una
conferma.
Il
campionato
Serie
B
si
gioca
di
sabato
sera.
La
situazione
è
però
provvisoria;
con
l’arrivo
dell’inverno
le
partite
saranno
spostate
alle
ore
15,00
della
domenica
ma
proviamo
a
riepilogare
le
difficoltà
legate
all’attuale
collocazione:
traffico,
tradizionali
uscite
serali,
impegni
di
lavoro
e
clima
più
freddo.
Già
nella
passata
stagione
la
stragrande
maggioranza
dei
tifosi
non
si
mostrò
favorevole.
L’ultima
cosa
di
cui
c’è
bisogno
è
quella
di
allontanare
la
gente
dagli
stadi;
se
ci
pensano
già
abbastanza
i
prezzi
dei
biglietti
e
gli
atti
di
teppismo
non
si
potrebbe
avere
un
orario
più
comodo?
A
Napoli
qualche
esercente
potrà
consolarsi;
la
squadra
giocherà
le
prossime
quattro
gare
interne
lontana
dal
San
Paolo,
a
porte
chiuse,
per
cui
sarà
più
facile
abbinare
calcio
ed
uscita
serale
sintonizzando
la
radiolina
sulla
tavola
della
pizzeria
o
il
walkman
nella
sala
del
cinema.
Coloro
che
invece
opteranno
per
la
partita
in
televisione
devono
avere
proprio
una
fede
di
ferro
per
starsene
a
casa
a
vedere
una
squadra,
ancora
senza
una
precisa
identità,
che
gioca
in
un
piccolo
stadio
deserto.
La
sistemazione
poco
felice
delle
partite
non
è
certo
il
primo
dei
problemi
che
attualmente
affliggono
il
nostro
calcio
alle
prese
con
gatte
da
pelare
di
ben
altra
natura.
Inoltre
il
campionato
di
“B”
conta
ben
46
giornate;
sono
sostenibili
per
le
squadre?
Ce
la
faranno
i
calciatori
a
reggere
un
simile
ritmo
con
le
loro
sole
forze?
O
dovranno
ricorrere
a
qualche
aiuto
“artificiale”?
Speriamo
che
questa
situazione
migliori
presto,
che
questo
calcio
offra
uno
spettacolo
degno
in
luoghi
sicuri,
sicuri
il
giorno
e
la
sera,
il
sabato
e
la
domenica.
Antonio
Gagliardi
02/10/2003