COME
SE 15 MINUTI BASTASSERO
Domenica
e sabato le partite
inizieranno con un quarto
d’ora di ritardo, per
decisione dell’assocalciatori,
che vogliono protestare contro
la violenza, dilagante ed
estrema,
nel nostro calcio. In
particolare la dimostrazione
è per solidarietà con il
collega Baldini aggredito dopo
la partita Napoli – Palermo.
L’atto può essere
considerato un bel gesto o
dovuto, comunque servirà a
molto poco. Credete che i
teppisti per un posticipo di
quindici minuti si ravvedano?
Una giornata di sospensione,
nel 95’, per l’uccisione
del tifoso genoano, non servì
a fermare né a diminuire gli
incidenti, non vedo come un
lieve ritardo possa far
smettere gli atti teppistici
sulle tribune. Ci vorrebbe un
gesto più deciso, forse uno
sciopero a tempo indeterminato
o disputare per uno o più
turni
le partite a porte chiuse. La
legge varata l’anno scorso
era perfetta, il ministro
Buontempo con il suo
correttivo, l’ ha resa
praticamente inoffensiva.
Questi episodi sono destinati
a continuare se i
provvedimenti non saranno più
severi, come la stessa
legge anti-violenza
prevedeva, altrimenti addio a
questo calcio già malato
abbastanza.
di
Luigi Petagna
5/12/2002
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