GALLO,
COMPRO IL NAPOLI SE...
Se
Corbelli reclama i 30,7 milioni di
euro che Naldi gli deve,
c’è qualcuno che da anni
ha un credito col Napoli mai
soddisfatto. Luis Gallo,
rappresentante più in vista della
famiglia ex
proprietaria del Calcio Napoli, ha
infatti diritto ad un risarcimento
di 4,1 milioni di Euro dal club di
Soccavo per vecchie pendenze
maturate sin dai tempi dell’era
Ferlaino.
Allora,
se Corbelli si agita per ottenere i
suoi ‘danari’, qual è la
posizione dei Gallo? “La
Corte di Appello, come lei saprà,
ci ha dato ragione-ci confida un
cortese Luis Gallo- ma a breve mi
sentirò con Naldi e vedrò lui cosa
mi dice, cosa mi proporrà. Su
questa vicenda non ho altro da
aggiungere”.
C’è
chi ha ipotizzato un suo ingresso
nella Società Calcio Napoli, magari
come socio di minoranza: “La mia
famiglia ha ampiamente dimostrato il
suo amore per il Napoli. Mi
piacerebbe certamente ritornare nel
Napoli-rivela Gallo- ma non come
socio di minoranza, questo mi sento
certamente di escluderlo. La nostra
storia recente ha dimostrato che
solo come protagonisti del destino
del Napoli in prima persona potremmo
prendere in considerazione una tale
ipotesi”.
Dunque
la sua famiglia sta pensando
seriamente ad una tale ipotesi?
“Una cosa è bene subito
chiarirla. Al prezzo attuale è
davvero improponibile pensare di
acquistare il Napoli. Questo valore
di mercato del Napoli così gonfiato
è il vero motivo per cui si è
creata la querelle tra Naldi e
Corbelli. Naldi ha comprato qualcosa
che ha pagato obiettivamente ben
oltre il suo reale valore”.
Esiste
una trattativa con Naldi? “Allo
stato è davvero impossibile pensare
di aprire una trattativa, non si
capisce bene in effetti da chi si
dovrebbe acquistare la società: è
bene che prima Naldi e Corbelli
chiariscano i loro problemi, poi
magari in futuro chissà… A noi
certamente, ripeto, l’idea piace e
il nostro amore per la squadra è
ormai risaputo”.
Anche
Giorgio Corbelli ha qualcosa da
dirci, è un fiume in piena il
patron di Telemarket: “Naldi
è una brava persona ma ha fatto il
passo più lungo della gamba.
Credeva di poter speculare da questa
operazione, riteneva fosse facile
rivendere il Napoli ed ora si trova
in grave difficoltà perchè sono
troppi gli esborsi. Oltretutto
ricordo che era certo che Haq, il
principe giordano, volesse realmente
acquistare il Napoli, poi tutto è
sfumato e Naldi si è trovato nei
guai”. Secondo
quanto rivela Corbelli, nel
contratto sottoscritto tra lui e la
famiglia Naldi, c’è chiaramente
scritto che i 30,7 milioni di euro
dovuti per il trasferimento delle
azioni dovevano essere pagati in due
tranche: 7,5 milioni il 30 giugno
del 2002 e gli altri 23 il 31 luglio
del 2002: “Ma
le pare – sorride Corbelli- che un
contratto che prevede tali cifre e
scritto da fior di professionisti può
non contenere le date di scadenza di
quei versamenti? Albisinni ha
studiato legge e mi sorprendono le
sue parole”.
I
tifosi partenopei temono che
l’azione giudiziaria da lei
intrapresa possa affossare
definitivamente la sua ex squadra:
“A Naldi chiedo di adempiere ad un
contratto che lui stesso ha
sottoscritto: finora ha pagato solo
una parte del prezzo concordato per
il passaggio delle azioni del Calcio
Napoli. Non voglio altro che il
rispetto del pagamento ma i tifosi
stiano tranquilli: l'istanza di
fallimento riguarda la Saf, cioè la
società di Naldi, non il
Napoli".
Sarà,
dunque,
il Tribunale a pronunciarsi
sul cruento scontro tra Corbelli e
Naldi. Dopo le accuse reciproche sul
mancato pagamento dei 30,7 milioni
di euro, l’udienza si svolgerà,
infatti, il 15 maggio prossimo
presso il tribunale di Roma, dove è
ricorso il patron di Telemarket,
citando in giudizio la Saf, la
Società Albergo Flora, ‘per gravi
inadempienze contrattuali’.
Intanto,
dopo aver inutilmente rincorso la
proprietà del Napoli per due anni,
Enrico Preziosi ha sottoscritto il
contratto preliminare d’acquisto
del Genoa.
di
Vincenzo Letizia
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