CRISI
DI DIFENSORI PER IL TRAP
Si
avvicina l’appuntamento dei
mondiali di calcio orientali e nel
pianeta del pallone si inizia a
respirare una certa fibrillazione
soprattutto riguardo le possibilità
degli azzurri guidati da Trapattoni.
Tutti
i nodi cominciano a venire al
pettine ed i risultati di amichevoli
o facili qualificazioni perdono il
loro peso, anche Ronaldo sta facendo
imbufalire l’Inter, Moratti in
testa, per la sua terapia di ritorno
in forma che sembra pensare più a
Tokyo che a Milano ed alla squadra
nerazzurra. Ed in questo clima ci
sono delle perplessità per i nostri
beniamini, il grande Baggio è
infatti out, e se c’era una
piccola possibilità di rivederlo in
nazionale, questa diminuisce sempre
più, ma è soprattutto in difesa
che sorgono i maggiori dubbi di
affidabilità della nostra squadra.
L’italica
tradizione di sfornare difensori
solidi e terzini distruttivi sta
mutando radicalmente anche per via
del sempre minor impiego di
calciatori italiani in serie A, e
così Trapattoni avrà i suoi bei
problemi per schierare una difesa
competitiva. Partiamo dalla difesa
degli ultimi tragici europei:
Maldini è seriamente infortunato ed
i suoi tempi di recupero si
allungano pericolosamente, senza
contare del necessario periodo di
attività per ottenere uno stato di
forma accettabile; Cannavaro sta
disputando la sua peggiore stagione
trascinato anche dal gorgo di
pessimi risultati del Parma; Nesta,
che guida praticamente da solo la
difesa della Lazio, è entrato in
profonda crisi durante il derby.
Sono comunque tre certezze, ma alle
loro spalle?
Materazzi
ha sulla coscienza i due gol della
Juventus nel derby d’Italia ed a
volte la sua lentezza ha causato
problemi, ma anche su di lui si
dovrebbe poter contare, Bertotto ha
avuto il tempo di esordire in maglia
azzurra che ha concluso la stagione,
Bonera non ha mantenuto le promesse
iniziali, Adani è risucchiato nella
retrocessione dei gigliati, Iuliano
non è sempre titolare nella
Juventus e giocatori nuovi forti in
giro non se ne vedono, così
bisognerà sperare nella forma del
sempre eterno magico Ciro Ferrara,
che, se le cose dovessero restare
così, potrebbe agognare ad un
mondiale dopo quello del 1990.
Comunque
speriamo che il campionato non tolga
energie ai nostri migliori atleti.
Raimondo
Miraglia
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