Se
non fosse
intervenuto
lui
probabilmente
il Napoli
sarebbe
sopravvissuto
lo stesso,
ma sarebbe
rimasto
una
squadretta
mediocre
di una
società
mediocre.
Neanche
Gaucci
avrebbe
potuto
fare
molto.
Napoli ed
il Napoli
non
sarebbero
tornati più
nel calcio
che conta,
intendendo
con questa
espressione
l’area
delle
prime
quattro o
cinque
squadre
del
campionato
di serie
A.
“Lui”,
ovviamente,
è Aurelio
De
Laurentiis,
il
presidente
della
Napoli
Soccer. Ai
tifosi del
Napoli non
poteva
capitare
di meglio
dopo
l’estenuante
agonia
della
vecchia
società,
durata
tanti,
troppi
anni.
Certo,
il nuovo
patron
deve
ancora
dimostrare
tutto, nel
mondo del
calcio,
che per
lui è
completamente
nuovo. Ma
la solidità
finanziaria,
la
notevole
capacità
imprenditoriale,
la serietà
e
l’intelligenza
del
personaggio,
oltre al
suo amore
per la
città di
Napoli,
fanno
sperare in
un futuro
ricco di
soddisfazioni
per i
tifosi
azzurri.
Ma
chi è
Aurelio De
Laurentiis,
un
personaggio
che già
moltissimi
amano ma
che forse
pochi
conoscono?
Cinquantaquattro
anni,
presidente
della
FIAPF, la
federazione
che
riunisce i
produttori
cinematografici
di 27
paesi,
dagli
Stati
Uniti al
Giappone,
dall’Europa
al
Sudamerica,
presidente
dell'Unione
produttori
Film dell'Anica,
titolare
della
Filmauro,
fondata
insieme al
padre
Luigi,
Aurelio De
Laurentiis
è un
imprenditore
cinematografico
completo,
dal
momento
che, oltre
alla
produzione,
si dedica
con
successo
anche alla
distribuzione
e
all’esercizio,
ed è
anche
socio di
Cinecittà
Studios.
Il
suo
battesimo
produttivo
è
avvenuto
con
"Un
borghese
piccolo
piccolo"
di Mario
Monicelli,
con
Alberto
Sordi, nel
1977. Da
allora la
produzione
della
Filmauro
si è
imposta
con
pellicole
di grande
successo
popolare,
dalla
serie di
"Amici
miei"
ai film
con
Celentano
e Pozzetto
di
Pasquale
Festa
Campanile
prima, con
i fratelli
Vanzina,
la coppia
Boldi-De
Sica,
Benigni e
Albanese
poi.
Inoltre
ha portato
sugli
schermi
film come
"Maccheroni"
di Ettore
Scola,
"Codice
privato"
di Citto
Maselli,
molti film
di Pupi
Avati,
"I
buchi
neri"
di Pappi
Corsicato
e
"Matrimoni"
di
Cristina
Comencini.
La
Filmauro
ha
distribuito
autori
come Woody
Allen,
Pedro
Almodovar,
i fratelli
Coen, Luc
Besson,
Ridley
Scott,
Roman
Polanski e
molti
altri.
A
fine 2003
è stato
indicato
come il
numero uno
del cinema
italiano
dalle
riviste di
settore.
Chi
volesse
conoscere
la
filmografia
completa
di Aurelio
De
Laurentiis
può
visitare
questo
sito web
americano http://us.imdb.com/name/nm0209566/
(ovviamente
in
inglese)
oppure
Yahoo
Italia
Cinema
all’indirizzo
http://it.search.movies.yahoo.com/search/movies_db_it?p=
pd:%22Filmauro%22&n=30&s=pd,tf&tp=3&kw=Filmauro.
De
Laurentiis
è un vero
mago della
produzione
cinematografica,
come gli
incassi
record
delle sue
pellicole
stanno a
dimostrare.
Se
ha
comprato
il Napoli
non è
certo per
fare la
comparsa,
ma per
occupare
un ruolo
di primo
piano,
presumibilmente
a livello
internazionale.
Speriamo
solo che
gli
artigiani
di via San
Gregorio
Armeno non
decidano
di farne
un
personaggio
dei loro
presepi.
Vista la
precedente
esperienza
con Naldi,
meglio
evitare.
Rino
Scialò
18/9/2004