--------------------------IL PUNTO--------------

 

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di Vincenzo Letizia

 

DOMENICA BESTIALE

L'aggressione in campo da parte di un tifoso ai danni del portiere del Messina, Manitta, uscito privo di sensi dal Sant'Elia di Cagliari, è solo uno degli episodi - certamente il più grave - di una giornata di ordinaria violenza. Si sono registrati quasi ovunque episodi criminali. A Livorno, dove sono state fatte scoppiare delle bombe carta, come a Napoli dove c'è stato l'allucinante accoltellamento avvenuto nei pressi della Cumana ai danni di un tifoso del Lecce. Crediamo che, fin quanto ci sarà per questi mascalzoni l'impunità consentita dalle attuali leggi, atti di tale gravità saranno sempre all'ordine del giorno.

Grande paura a Cagliari dove la gara è stata sospesa al 36' della ripresa a causa di un'aggressione subita dal portiere ospite Emanuele Manitta da parte di un delinquente rappresentante della tifoseria sarda. Il portiere Manitta è stato accompagnato all'ospedale Brotzu di Cagliari per accertamenti. Le sue condizioni non destano preoccupazione. L'hanno reso noto i dirigenti del Messina. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri sarebbero stati due i giovani che hanno scavalcato la recinzione della tribuna nella zona dell'ex curva Nord, quella occupata dai gruppi ultras del Cagliari. Uno degli invasori ha raggiunto l'estremo difensore ospite, colpendolo, mentre era girato per seguire l' azione, con un violento pugno nella zona occipitale. Manitta è caduto per terra e ha perso i sensi. L'aggressore è tornato sui suoi passi e insieme all'altro giovane - che, evidentemente, ha desistito nell'azione una volta visto cadere per terra il portiere - sono risaliti sulle tribune, coi carabinieri che, solo per una frazione, non sono riusciti ad agguantarli prima che si mischiassero con gli altri spettatori. Poco dopo Il portiere del Messina Manitta non ricordava nulla di quanto successo in campo. Lo ha reso noto il medico sociale del Messina Filippo Ricciardi, il quale ha accompagnato il giocatore in ospedale. In un primo tempo c' era il sospetto di una frattura alla mandibola, ma una prima radiografia ha escluso lesioni. "Mi ha chiesto - ha spiegato Ricciardi - come mai si trovava in ospedale e cosa era accaduto". Il medico sociale ha aggiunto che l'incidente poteva avere conseguenze molto serie e ha elogiato la prontezza dei soccorsi. "Era cianotico - ha sottolineato - e se non fossimo intervenuti subito non so cosa sarebbe successo". Intanto la società Cagliari Calcio in un comunicato inoltrato agli organi di stampa dichiara che "è vicina al portiere Manitta e rimane in attesa di conoscere meglio il suo stato di salute. La società si scusa con tutti gli sportivi e censura gravemente l'episodio in attesa che le autorità trovino il o i responsabili di questo grave episodio ".

Gravissimo fatto di cronaca nera anche a Napoli, dove un tifoso leccese è stato accoltellato ad una gamba prima dell'inizio della partita col Napoli, davanti alla stazione della Cumana di Fuorigrotta. Michele Montinaro, di 23 anni, dopo l'aggressione è stato trasportato all'ospedale San Paolo. Le sue condizioni non sono ritenute gravi. Sono state fermate quattro persone che le forze dell'ordine credono coinvolte nell'agguato.

Incidenti anche in Toscana nel dopopartita di Livorno-Ascoli: un livornese di 39 anni è rimasto ferito a una mano per l'esplosione di una bomba carta. L' uomo aveva appena raccolto da terra l'ordigno che, secondo quanto egli stesso ha riferito ai medici del pronto soccorso dell'ospedale di Livorno, era stato lanciato poco prima dai tifosi ospiti.
Già nel corso della partita, dal settore che ospitava i circa 800 sostenitori marchigiani sono stati lanciati a più riprese fumogeni e razzi nel settore dei livornesi. Poi all'esterno dello stadio le sue tifoserie hanno tentato di venire a contatto, ma le forze dell'ordine, che in qualche occasione sono state costrette a caricare e a sparare lacrimogeni per disperdere gli ultras più esagitati, sono riuscite a evitare lo scontro diretto.
Alcuni testimoni hanno raccontato che gruppi di decine di sostenitori marchigiani avrebbero danneggiato auto in sosta sul lungomare.

Ma parliamo di calcio giocato. Novellino vince 2-1 il derby della 'lanterna': risultato giusto per una gara che la Sampdoria ha dominando nel primo tempo e che, nella ripresa, ha controllato soffrendo solo nel finale la pressione del Genoa che si è gettato in avanti, più con il cuore che con la testa. Bravissimo nella Samp Gasbarroni, sia sulla fascia destra che su quella opposta . Nel Genoa ottima la prova di D'Isanto, napoletano doc che è dovuto emigrare al nord per mettersi in mostra, che, a parte il gol (gran bolide da 25 metri) della speranza genoana, da quando è entrato ha dato una marcia in più alla squadra di Torrente. I blucerchiati hanno anche sbagliato un rigore con Volpi nella ripresa. Paura anche sugli spalti: alla fine del primo tempo un tifoso sampdoriano è caduto nel fossato dalla gradinata sud dello stadio Ferraris, ma si è procurato solo un taglio alla testa, si è rialzato subito ed è stato accompagnato fuori dagli inservienti. La Sampdoria con questi tre punti sfreccia via ed ora sarà dura per tutti riacciuffarla. Per il Genoa uno stop tutto sommato preventivabile che non compromette quelli che erano i programmi di inizio stagione: il raggiungimento di una tranquilla salvezza.

Nella zona A della classifica anche il Livorno, che si sbarazza dell’Ascoli con un secco 2-0. Clima di euforia nella città toscana che riabbraccia il suo bomber Protti, autore di una rete su rigore che scaccia tutte le polemiche della scorsa settimana. Per i marchigiani l’unica nota positiva è una situazione di classifica ancora non compromettente.

E' accaduto di tutto a Terni: gol fatti e gol sbagliati, molte ammonizioni ed un espulsione. Ternana e Siena sono scese in campo per onorare la loro posizione di alta classifica, ma la partita non è stata tecnicamente bella ed è vissuta quasi esclusivamente sul dinamismo, sul pressing, sulla marcatura stretta. Il risultato, alla fine, premia maggiormente il Siena che, giocando in dieci per oltre un'ora, in attacco si è vista poco. Per come sono andate le cose, però, l' 1-1 finale sta bene anche alla Ternana, che è riuscita in extremis ad arrivare al pareggio.

Con uno splendido gol di Tarana, l'Ancona porta a casa, seppur faticando molto, tre punti preziosi contro il Cosenza. I calabresi gestiscono bene il gioco a centrocampo nel primo tempo, riuscendo ad arginare la squadra biancorossa apparsa in debito di fantasia, oggi, con Graffiedi e Robbiati partiti dalla panchina e Maini infortunato. Solo nel secondo tempo i dorici trovano lo spunto decisivo per superare i rossoblù, che sfiorano il pareggio in due occasioni nel finale.

Il Verona rialza la testa vincendo di misura al Bentegodi contro la Triestina. E’ di Melis al 23’ del primo tempo il gol vittoria e scaccia crisi per gli scaligeri che, con i tre punti odierni, si sganciano dalla bagarre della zona retrocessione.

Il Bari rischia grosso al S.Nicola contro la Salernitana, anch’essa a caccia di punti preziosi. Gli ospiti si portano sullo 0-1 dopo 5’ ma non riescono ad amministrare il vantaggio. La formazione barese agguanta il pareggio dopo 4’ dall’inizio della ripresa e, alla fine, rischia anche di vincere la gara. Un respiro di sollievo per i pugliesi mentre si fa sempre più critica la situazione della Salernitana, solitario fanalino di coda della serie cadetta.

Importantissima affermazione del Vicenza nel derby veneto in casa del Venezia. Una doppietta di Schwoch stende i lagunari che riescono ad accorciare solo nei minuti di recupero. Vicenza terzultimo in classifica nonostante i tre punti e Venezia inguaiato nella zona bassa della classifica.

Il derby di Sicilia che torna in B dopo 16 anni sorride al Catania che punisce un Palermo più attrezzato ma anche decisamente più disordinato e sprovveduto dei catanesi, a cui la cura Toshack (o l'ira funesta del perugino Gaucci?) sembra aver fatto effetto. Strategia perfetta quella ordita dal mister gallese, che ha aggredito in avvio i quotati avversari, li ha poi attesi sulla trequarti quando ha rifiatato, per colpirli con velocità e precisione in contropiede. Una tattica ripetuta puntualmente con successo nel secondo tempo, quando le ripartenze di Oliveira & C. sono andate più vicine al bersaglio di quanto non abbia fatto in arrembaggio l'ospite.

 

 

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