DOPING
E VALORI
Il
doping è uno dei problemi più
gravi, probabilmente il
maggiore, non solo del calcio,
ma dello sport italiano e non.
Ci sono stati altri casi in
passato, di sportivi
incriminati per uso di
sostanze proibite, in questo
momento tiene banco il
processo in corso sulla
Juventus, qualche giudice ha
ritenuto esagerato il numero
di flaconi trovati nelle
infermerie bianconere, resta
da sapere se questi sono
leciti o meno. Zeman diversi
anni or sono dichiarò in
maniera clamorosa che nel
calcio si fa uso frequente di
“ cose “ dopanti,
sbagliò a fare dei nomi, ma a
quanto pare la diffusione di
medicinali per prolungare la
resistenza e migliorare le
prestazioni è grande. Per il
momento pare che la faccenda
è stata affrontata con
leggerezza, solo Pagotto ha
pagato in maniera decisa,
giusta probabilmente, ma altri
atleti hanno avuto delle
indulgenze per fatti simili,
al massimo qualche
sospensione. Non sono nel
calcio, ma anche in altre
discipline, soprattutto il
ciclismo, si hanno casi di
atleti dopati, Pantani,
mia personale delusione, è
uno dei casi più eclatanti,
ma in questo sport sono
innumerevoli i casi. Facendo
una chiara distinzione fra
quali sono le sostanze vere
per dire doping, assurdo per
esempio sospendere Bugno per
uso di caffeina che non può
migliorare l’esito di una
prova sportiva, la questione
secondo me è di cultura: il
valore dello sport sta nello
spirito di partecipazione
decoubertiniano, nella lealtà,
nel rispetto di sé stessi e
degli avversari,
nell’educazione. Chi è
sportivo dovrebbe insegnare
che per vincere bisogna
allenarsi e non imbrogliare,
sembra che in molti ambienti
dicano
“ O prendi questo e
non vinci “, un vero
crimine. Si distrugge lo sport
in questo modo, la diffusione
del mito della vittoria a
tutti i costi e il modo di
crescere i giovani nello sport
sta contribuendo a questo
scempio.
LUIGI
PETAGNA
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