DOPO LA VERGOGNA, ADESSO IL SILENZIO!
Dopo l’ignobile e incresciosa prestazione di Bergamo i giocatori
del Napoli hanno pensato da veri
vigliacchi di chiudersi in silenzio
stampa. Questi giocatori che non
meritano nemmeno di essere chiamati
tali, si sono addirittura rizelati
dei voti bassi attribuiti dalla
stampa questa mattina dopo la
disfatta contro la cenerentola della
serie cadetta.
Questi signori salvo qualche
rara eccezione hanno preferito
chiudersi in un omertoso silenzio
per non affrontare le giuste
critiche e reprimende di una città
che non ne può più, che è stufa
di vedere in mezzo al campo delle
controfigure di giocatori, delle
signorine che si fanno sodomizzare
dagli avversari di turno, insomma
dei piccoli uomini che sono venuti a
Napoli solamente a svernare ed a
disonorare la maglia azzurra. Ci si
chiede che diritto hanno questi
signori di chiudersi a riccio e non
affrontare come è giusto che sia,
il pubblico che è il supremo
giudice dell’attività
professionistica. Un qualsiasi
professionista che sbaglia, ad
esempio un avvocato o un ingegnere
dovrà dare conto de visum al
proprio cliente se gli affari
affidati vanno male, essi non
possono scappare come conigli di
fronte alle proprie responsabilità
e quindi al resoconto con le persone
che gli permettono di fare questo
lavoro. I giocatori napoletani
devono dare conto non tanto alla
società ma alla platea dei tifosi
azzurri, a quei 6 milioni di tifosi
che in tutto il mondo si stanno
disperando domenica dopo domenica.
La città di Napoli non può
permettersi di non confrontarsi con
coloro i quali
dovrebbero essere i propri
paladini della domenica. Invece no,
la realtà del calcio Napoli oggi è
caratterizzata da giocatori che sono
dei codardi e degli uomini senza
attributi. I tifosi e la stampa
vogliono vedere “uomini veri” in
mezzo al campo, uomini che danno
l’anima per la maglia del Napoli.
Purtroppo questi giocatori non hanno
compreso che è un onore ed un
prestigio incommensurabile poter
indossare la maglia azzurra. Visto
che “lor signori” pensano solo
ai soldini seppur non li meritano,
ci sembra d’uopo lanciare una
provocazione: facciamo giocare
undici ragazzi presi dalla strada!
Siamo certi che i ragazzi napoletani
giocherebbero con il sangue agli
occhi, si mangerebbero il campo e
gli avversari senza batter ciglio,
perché loro amano veramente il
Napoli e l’animus pugnandi non gli deriva certo dai soldi bensì dalla
voglia di emergere e di difendere i
colori di una città da sempre
bistrattata come Napoli. Ora basta
giù il cappello, Juliano e
giocatori non avete più alibi,
questo silenzio stampa non fa altro
che alimentare dubbi e sospetti
sinistri, siete indifendibili!.
Andatevene
via tutti, non meritate questa
maglia e questa società.
Luigi
Giordano
19/1/2004
|