26/2/2005
(dagli
inviati Michele Caiafa, Vincenzo Letizia e Francesco
Passaro) – “E’ senza dubbio questa la formazione che
avevo in mente a gennaio quando parlai per la prima
volta con il direttore generale Pierpaolo Marino” –
esordisce in questo modo nella consueta conferenza
stampa pre-partita il tecnico del Napoli Eddy Reja –
“Questa rosa ha due elementi di ricambio, se non di più,
per ogni ruolo del campo, ho molti modi di scegliere i
calciatori che devono scendere in campo, soprattutto
nella zona mediana, infatti penso proprio che da qui al
termine della stagione le presenze dei miei
centrocampisti saranno più o meno quantificate sullo
stesso ordine numerico. Poi anche in avanti ho più
soluzioni perché per gli esterni del tridente d’attacco
ho tre uomini per due ruoli, due più offensivi, Pià e
Capparella ed uno che mi torna più indietro che è
Ignazio Abate. Per la prima punta sto utilizzando
Emanuele Calaiò, ma potrei aver bisogno anche di Roberto
Sosa, però ribadisco che come vedo io il concetto di
gioco d’attacco difficilmente li vedrete giocare spalla
a spalla”. Parlando della sfida di domani contro la Spal,
il mister la pensa così: “L’insidia di ogni partita del
Napoli, non sono gli avversari, perché ci dobbiamo
mettere in testa e soprattutto lo devono capire i miei
ragazzi, che loro sono una compagine che ha dei grossi
valori tecnici e morali e quindi devono puntare a
vincere contro ogni avversario, poi questo non è detto
che succeda, conoscendo alla perfezione le regole di
questo sport, ma loro devono sempre puntare alla
vittoria. Da domani pretendo che la mia squadra spinga
al massimo le sue enormi potenzialità perché mancano due
mesi e mezzo alla fine della regular season e dobbiamo
assolutamente conquistare i play-off, per giunta con la
migliore posizione possibile, che ragionando da persona
di buon senso sarebbe conquistare il 3° posto in
classifica al termine della stagione regolare. Ma
mettiamocelo bene in mente, i play-off ed il 3° posto ce
li dobbiamo conquistare sul campo e non a parole, dove
tutti siamo molto bravi ad ottenere risultati”.
Pragmatico come al solito l’allenatore Goriziano, ma
anche molto fiducioso sul cammino della Napoli Soccer in
questo campionato “Per ottenere tutto quello che ho
detto prima ci vogliono tre componenti: il fattore
agonistico, la fase tattica e la tecnica. Sul 3° fattore
non ho mai avuto dubbi, la mia squadra presa individuo
per individuo ha la migliore tecnica di tutta la
categoria, pari anche a molte squadre della serie
superiore; sulla fase tattica, devo dire che abbiamo
imboccato una buona strada, infatti a 45 giorni dal mio
arrivo nel club, la squadra ha finalmente acquisito e
creato una propria fisionomia tattica, ognuno ha
compreso il ruolo che ha, ma soprattutto hanno capito
singolarmente le mansioni che devono applicare in campo
ed all’interno di quest’ ottimo gruppo. Per quel che
riguarda l’aspetto agonistico, li martello giorno dopo
giorno per farli assorbire anche questo aspetto del
calcio, che soprattutto nella categoria in cui
militiamo, è fondamentale. Le partite vanno giocate
fisicamente e mentalmente per 90 minuti e non mollare
neanche un attimo fin quando l’arbitro non mette il
fischietto in bocca per decretare la fine del match”.
Poi Reja si lancia in una piccola disamina sul
campionato che la sua squadra ha affrontato fin ora “Da
quando mi sono seduto sulla panca azzurra abbiamo
incontrato e quasi sempre vinto le squadre più forti di
questo campionato, come Lanciano, Reggiana ed Avellino,
che devo dire hanno avuto un solo denominatore in comune
nel metterci in difficoltà; questi avversari sono sempre
riusciti a crearci patemi nella zona fra la nostra
mediana e la difesa, infatti in questo periodo di sosta
abbiamo lavorato e curato molto questo nostro difetto,
creando una maggiore compattezza tra i due reparti prima
citati”. Tornando alla sfida di domani il tecnico ci
lascia con due riflessioni. La prima riguarda la propria
squadra: “Come vi dicevo prima, questa che domani
scenderà in campo è al momento la mia formazione tipo o
almeno quella che avevo in mente dall’inizio della mia
avventura napoletana, l’unica variabile è quella della
presenza di Claudio Terzi in difesa come centrale
difensivo. Lui è abituato di solito ad anticipare
l’avversario con la sua velocità, invece domani per il
ruolo che occupa dovrà anche aspettare all’interno della
linea dei due centrali di difesa (l’altro centrale è il
fin qui onnipresente Giovanni Ignoffo), ma sono
fiducioso che il calciatore abbia recepito per bene
questo messaggio nelle due settimane di allenamenti che
abbiamo avuto a disposizione”. L’altra considerazione è
sulla formazione della Spal, tra l’altro squadra in cui
il buon Eddy ha militato 5 anni insieme con il
corregionale Fabio Capello quando erano entrambi
calciatori: “La Spal è una buona squadra, capace, da
quel che vedo, di ottimi prestazioni ma anche di prove
non proprio esaltanti, ma di quello che sono sicuro è
che gli estensi sono una squadra veloce soprattutto in
avanti dove hanno due attaccanti di grossa mobilità come
Selva e lo stesso Berrettoni, a centrocampo sulla fascia
sinistra c’è il velocissimo La Canna ed in difesa c’è
l’esperto Sadotti. Ma non dimentichiamoci che hanno
anche un ottimo regista di gioco che corrisponde al nome
di Alessio Pirri, il talentuoso centrocampista che fece
molto bene anche in serie A con la maglia della
Cremonese. Quindi questa è una formazione assolutamente
da non sottovalutare, ma se noi realizziamo, già da
domani, come tra l’altro auspico, una continuità di
gioco e una forte intensità in campo non ce ne sarà per
nessuno, tanto meno per la Spal”. |