Passione,
calore, colore. Il San
Paolo è quello delle
grandi occasioni, ma i
protagonisti non sono
in campo, ma sugli
spalti. Napoli
risponde alla grande
all'appello lanciato
dagli organizzatori di
"Orgoglio
Partenopeo". In
40mila affollano il
San Paolo. E' un
tripudio festoso, il
tempio di Fuorigrotta,
troppe volte violato
in queste ultime
stagioni, accende i
riflettori dopo 44
giorni di silenzio
assordante e forse di
più. Il sipario era
calato su un
Napoli-Albinoleffe
durante il quale si
potevano udire
indistintamente anche
le indicazioni dei
tecnici. Passione
azzurra nella serata
di Napoli, che si
identifica nella
canzone cantata con
passione da un cuore
napoletano, Nino
D'Angelo. "I
ragazzi della curva
B" manda in
visibilio il San Paolo
che diventa una bolgia
colorata dalla luce
degli accendini e
dall'azzurro delle
bandiere. Messaggio
ideale, sentito:
scordiamoci i
problemi, almeno per
una sera, una
serata di tutti, dove
sul palco si sono
alternati artisti, ex
calciatori e
allenatori azzurri,
accompagnati dalla
bella Barbara Di
Palma. Il suo cuore
azzurro ha fatto strage
anche di chi le stava
attorno e di azzurro
aveva solo una
cravatta: ha
conquistato davvero
tutti, e con lei la
passione che
quarantamila cuori
hanno saputo
infondere.
Acclamatissimo Luciano
Gaucci, visibilmente
commosso dalla serata,
fulmini di guerra al
Palazzo e una
promessa: non penso
alla C, voglio il
Napoli solo in B. Un
amen, e così sia
davvero. Emozionato ma
determinato il
condottiero voluto dal
vulcano romano, Angelo
Gregucci ha strappato
il microfono al dj che
conduceva la serata lanciando
un appello serio:
prendete le
bandiere perché
quando andremo in
campo, daremo
battaglia ovunque. Con
umiltà e
fermezza è già
amatissimo dalla
folla. Il sigillo di
uno striscione che
invitava il banchiere
Carraro a sciogliersi
guardando l'
"Orgoglio
Napoletano". Il
tutto pochi
minuti dopo che
la Coavisoc aveva
escluso il Napoli
dalla B, e a
poche ore dalla
ratifica del Consiglio
Federale che renderà
possibile un
reinserimento del
Napoli in serie
cadetta solo con un
provvedimento di un
Tribunale
Amministrativo. Ma
questa è un'altra
storia, non
raccontatela ora ai
napoletani. Che
stavolta vanno a
dormire contenti, con
alle orecchie la voce
di Bruno Pizzul che
racconta della notte
di Stoccarda e,
di nuovo, l'urlo del San
Paolo che al vedere i
festeggiamenti al
Neckarstadion di
quindici anni fa, non
ci han pensato due
volte ad esultare come
se il Napoli
avesse vinto un'altra
coppa UEFA. Magari non
il club azzurro, ma
loro, i tifosi,
meritano più di una coppa
per l'orgoglio
dimostrato. E fa
niente che domani è
un'altro giorno...