E FA NIENTE CHE DOMANI 

E' UN ALTRO GIORNO...

 

 

dall'inviato Marco Santopaolo

 

Passione, calore, colore. Il San Paolo è quello delle grandi occasioni, ma i protagonisti non sono in campo, ma sugli spalti. Napoli risponde alla grande all'appello lanciato dagli organizzatori di "Orgoglio Partenopeo". In 40mila affollano il San Paolo. E' un tripudio festoso, il tempio di Fuorigrotta, troppe volte violato in queste ultime stagioni, accende i riflettori dopo 44 giorni di silenzio assordante e forse di più. Il sipario era calato su un Napoli-Albinoleffe durante il quale si potevano udire indistintamente anche le indicazioni dei tecnici. Passione azzurra nella serata di Napoli, che si identifica nella canzone cantata con passione da un cuore napoletano, Nino D'Angelo. "I ragazzi della curva B" manda in visibilio il San Paolo che diventa una bolgia colorata dalla luce degli accendini e dall'azzurro delle bandiere. Messaggio ideale, sentito: scordiamoci i problemi, almeno per una sera, una serata di tutti, dove sul palco si sono alternati artisti, ex calciatori e allenatori azzurri, accompagnati dalla bella Barbara Di Palma. Il suo cuore azzurro ha fatto strage anche di chi le stava attorno e di azzurro aveva solo una cravatta: ha conquistato davvero tutti, e con lei la passione che quarantamila cuori hanno saputo infondere. Acclamatissimo Luciano Gaucci, visibilmente commosso dalla serata, fulmini di guerra al Palazzo e una promessa: non penso alla C, voglio il Napoli solo in B. Un amen, e così sia davvero. Emozionato ma determinato il condottiero voluto dal vulcano romano, Angelo Gregucci ha strappato il microfono al dj che conduceva la serata lanciando un appello serio: prendete le bandiere perché quando andremo in campo, daremo battaglia ovunque. Con umiltà e fermezza è già amatissimo dalla folla. Il sigillo di uno striscione che invitava il banchiere Carraro a sciogliersi guardando l' "Orgoglio Napoletano". Il tutto pochi minuti dopo che la Coavisoc aveva escluso il Napoli dalla B, e a poche ore dalla ratifica del Consiglio Federale che renderà possibile un reinserimento del Napoli in serie cadetta solo con un provvedimento di un Tribunale Amministrativo. Ma questa è un'altra storia, non raccontatela ora ai napoletani. Che stavolta vanno a dormire contenti, con alle orecchie la voce di Bruno Pizzul che racconta della notte di Stoccarda e, di nuovo, l'urlo del San Paolo che al vedere i festeggiamenti al Neckarstadion di quindici anni fa, non ci han pensato due volte ad esultare come se il Napoli avesse vinto un'altra coppa UEFA. Magari non il club azzurro, ma loro, i tifosi, meritano più di una coppa per l'orgoglio dimostrato. E fa niente che domani è un'altro giorno...

 

 

                                      26/7/2004

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