E' IL MOMENTO DI MERITARE GLI ELOGI

 

 

Passata la festa per i primi vagiti della nuova creatura del calcio napoletano, cominciano i primi problemi. Vediamo, dunque, di fare un po’ il punto della situazione per capire quali sono le difficoltà che stanno ostacolando i primi passi del club di Aurelio De Laurentiis.

 

La società

Sono diversi i nodi che il produttore deve affrontare e risolvere al più presto. Innanzitutto la questione della trasmissione in diretta, da parte di Sky, delle partite degli azzurri.

De Laurentiis vorrebbe ricavarci una somma decente ma in serie C vige la mutualità sui diritti televisivi. Dunque, se il Napoli fosse costretto a versare il 50% del ricavato del contratto con Sky alle altre squadre, ovviamente il guadagno per le casse azzurre sarebbe poca cosa. Da qui la decisione di comprare i diritti per tutta la serie C e di rivenderli alla tv digitale. Mossa astuta, se non fosse che da più parti si avanza il dubbio del conflitto d’interesse da parte di De Laurentiis, che si ritroverebbe a finanziare le squadre avversarie.

D’altra parte i tifosi del Napoli, che sono sparsi su tutto lo stivale ed anche all’estero, aspettano con ansia di vedere i propri beniamini in tv, esattamente come quelli delle altre grandi squadre italiane.

Un rompicapo, quindi, che De Laurentiis deve risolvere senza finire fin da subito nelle trappole delle polemiche, dei sospetti e dei veleni.

Un’altra questione spinosa riguarda la gestione dello stadio San Paolo. La vecchia convenzione non è gradita al patron azzurro che vorrebbe rimetterla in discussione ed avere maggiori margini di disponibilità dell’impianto di Fuorigrotta, in un’ottica imprenditoriale da cui ricavare, anche in questo caso, dei profitti.

Ma il Comune di Napoli non sembra sentirci da quest’orecchio e la partita è tutta da giocare. Per il momento è annunciata la disponibilità dello stadio San Paolo per mercoledì, in occasione del recupero con la Vis Pesaro, ma in futuro, dove giocherà il Napoli? Ed a quali condizioni?

E poi ci sono altre questioni, non secondarie, come la nomina dell’addetto stampa e la scelta di una sede sociale, che aspettano delle risposte.

 

La squadra

Molti, troppi gli infortuni che si stanno verificando tra le fila azzurre. Negli anni passati si diceva che la colpa dei tanti infortuni tra i calciatori del Napoli fosse del campo di allenamento del Centro Paradiso di Soccavo, definito da Zeman “un campo di patate”.

Ma oggi? Non ci risulta che il campo dove si allena attualmente la squadra di Ventura sia in cattive condizioni. Dunque sono i ritmi accelerati di preparazione che stanno falcidiando la rosa azzurra. Troppi gli impegni ravvicinati per una squadra che ha cominciato con abissale ritardo la preparazione rispetto a tutte le altre.

Prima Sosa, poi Toledo e Bonomi, che non saranno disponibili per domenica, quindi Belardi, Savino, Gatti e Scarlato, tutti non al meglio e con qualche acciacco che ne impedirà la migliore prestazione.

Si tratta di tante piccole grane che, sommate, possono provocare seri problemi all’ambiente azzurro. Ma questo è anche il momento in cui sapremo di che pasta è fatta questa nuova società. Fino ad oggi gli elogi sono stati tanti, per il presidente, per Marino, per l’allenatore e la sua squadra. Adesso tocca risolvere i primi problemi, sia sul fronte societario che su quello tecnico. E’ arrivato il momento di meritarli sul serio gli elogi e di dimostrare che si è davvero voltato pagina rispetto alle gestioni precedenti.

 

 

 Rino Scialò                                                             2/10/2004

 

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