Riproposto il 4-4-2 estivo il Napoli affronta lo spregiudicato 4-2-3-1 empolese con poche certezze, subito una decisione per lo meno discutibile di De Canio, Moriero ala sinistra e Baccin ala destra, per riportare Jankulovsky a sinistra (unico che può ricoprire quel ruolo) il mister azzurro attenderà fino al 30’ della ripresa.

Gli azzurri (oggi in maglia bianca) giocano in maniera più coperta, subiscono solo poche palle gol dal promettentissimo Maccarone soprattutto, e nel finale crescono ottenendo qualche corner, il primo tempo finisce comunque senza troppe emozioni sullo 0-0.

Il secondo tempo si apre sotto la pioggia e l’Empoli parte forte, occasioni di Di Natale, Bresciano e Maccarone mettono in difficoltà la retroguardia inedita del Napoli, poi al 20’ Bocchetti si infortuna ed al suo posto entra Montezine, Jankulovsky va a sinistra Moriero a destra. Ma De Canio comincia a sentire la paura, dopo soli cinque minuti sostituisce uno spento e a disagio Moriero per Troise, il catenaccio è annunciato.

Passano due minuti, errore della difesa, Maccarone si infila in un corridoio libero e Luppi è costretto ad intervenire fallosamente da ultimo uomo, espulsione, la paura di De Canio diventa terrore, fuori Floro Flores e dentro un altro difensore Ciro Caruso, Cappellini batte nel frattempo la punizione dal limite dell’area, palla sotto l’incrocio dei pali ed è rete. A quel punto il Napoli non ha più gli uomini per reagire né la tattica, rimane la rabbia ed Husain si fa espellere per un fallo di reazione su Cupi. L’ultima palla gol è ancora di Maccarone, il Napoli esce dallo stadio Castellani di Empoli umiliato ed offeso con poche note positive e qualche ripensamento tattico dovuto da De Canio, fermo restando che un 4-4-2 serio e provato dovrebbe essere la soluzione più logica per la povera squadra azzurra.