GAUCCI
ATTACCA: “UN PESCE
GROSSO VUOLE MORTO IL
NAPOLI”
Lottare
da stoico. Vincere o
perdere, non importa.
Platone: “Per chi
intraprende cose belle, é
bello soffrire, qualsiasi
cosa gli tocchi ”. Luciano
Gaucci, il rivoluzionario,
folgorato sulla via di
Damasco, forse, da una
veduta intensa e minacciosa
della Napoli genuflessa al
Vesuvio, non si arrende.
Nemmeno tra la disperazione
più acuta. E inizia la
battaglia di logoramento,
una tecnica conosciuta alle
pene delle guerre di
trincea, armonizzata da
ricorsi ai Tribunali
Amministrativi,da contese,
da illazioni. “Qualcuno
vuole la morte del
Napoli”, sentenzia il
presidente, con un tono da
parente stretto, cromosomico
del Napoli e dei napoletani
dopo aver appreso che il
Coni ha respinto il suo
ricorso contro la FIGC. Non
un annuncio con cuore
infranto, ma, soprattutto,
una denuncia tra le righe.
Non difficile da decifrare
quello che è il
Gaucci-pensiero.
Gaucci,
in questo momento qual è il
pericolo più grosso perché
non si realizzi il suo
progetto?
Ho
paura che ci sia qualcuno
che voglia la morte del
Napoli, il Napoli in C1. E
devono sapere che noi, a
differenza della Lega
Azzurra (la cui Azzurra
Calcio Napoli spa è stata
affiliata alla Figc),
abbiamo contratti già
pronti, un quadro
societario, un allenatore (Gregucci)
e un direttore sportivo (Angelozzi).
Abbiamo una struttura
societaria nuova. Comunque,
già abbiamo inoltrato i
ricorsi al Tar e lo faremo
anche se il Consiglio
Federale dovesse escluderci
dal campionato cadetto.
Letta
la pubblicazione del
Tribunale di Napoli dopo
l’udienza della
fallimentare, si evince che
i giudici per il 30 luglio
vogliono liberatorie ed
altre garanzie, onde evitare
il fallimento della SSC
Napoli. Gaucci arriverà a
Castel Capuano con questi
documenti?
Noi
pensavamo di essere già a
posto per questa sera e
quindi anche per la sentenza
ultima della Covisoc del 27.
Il fatto che il Coni abbia
rigettato il nostro ricorso,
avverso al giudizio della
Figc che ci aveva negato
l’affiliazione della
Napoli Sportiva Spa, ci crea
non pochi problemi. C’è
qualcuno che rema contro, un
pesce grosso che vuole il
Napoli in C.
E
se il sindaco il 27 si
muoverà con il Lodo
Petrucci estromettendo
Gaucci?
Non
sono a conoscenza delle
intenzioni delle
Istituzioni. A noi non ci
interessa, nel senso che noi
vogliamo spendere soldi per
far rivivere ai Napoletani i
giorni migliori, mentre il
contraltare della Lega
Azzurra vuole gestire il
Napoli senza soldi. E in
questo modo non saranno mai
saldati i debiti. Vi porto
un esempio: Naldi, che ha
investito tantissimi soldi,
non riceverà mai un euro.
Invece, noi abbiamo già
provveduto a ratificare le
spettanze attraverso i
dovuti atti notarili per il
passaggio di proprietà. E i
calciatori devono sapere
che, nel caso il Napoli
fallisse, rischierebbero di
perdere tutto. Noi abbiamo
tutte le documentazioni
pronte con tanti notai
allertati.
Eppure
c’è chi come Zamboni dice
che lei è un bugiardo, che
i calciatori non hanno
firmato le liberatorie…
Non
posso perdere tempo ad
ascoltare Zamboni, non lo
conosco, non mi metto al suo
livello.
Certo
che lei fa le cose di
fretta: ha già annunciato
un allenatore con una
situazione ancora da
chiarire. Perché ha scelto
Gregucci?
Ho
scelto Gregucci perché è
un grande ragazzo, molto
motivato, non vede ora di
iniziare. Che ce lo
consentano! Ieri mi diceva:
“Presidente, il Napoli lo
porterò in serie A”.
Si
andrà allo scontro frontale
con Carraro, ancora una
volta. Però sembra che
anche Pescante, dopo le
dichiarazioni allusive al
Napoli e alla sua
operazione, sia al fianco
della Federcalcio.
Su
Carraro ho già detto
abbastanza, anche in questo
nostro colloquio. E se
Pescante si riferiva anche
al Perugia, le posso dire
che il Perugia è già
iscritto.
Un'ultima
cosa Gaucci: lunedì sarà a
Napoli per "Orgoglio
Partenopeo" insieme a
tanta gente.
Lunedì
sera i napoletani devono
accorrere in massa allo
Stadio, tutti coloro che
vogliono bene il Napoli.
Sento l’affetto dei
napoletani e questo mi dà
una grande determinazione a
continuare la mia battaglia,
una guerra totale, mondiale.
Non risparmieremo nulla e
nessuno, lotteremo fino alla
morte per far sì che il
Napoli resti dove merita di
restare. Non abbiamo paura e
vogliamo al nostro fianco la
gente che crede in noi, non
coloro che vogliono il male
del Napoli per gestirlo.
La
situazione, avulsa e in
evoluzione, non facilità le
interpretazioni. Ma Luciano
Gaucci ha dei progetti,
asserisce. Perseverare.
“La grandezza dell'uomo si
misura in base a quel che
cerca e all'insistenza con
cui egli resta alla
ricerca.(Heidegger)”. Sarà
grande Napoli? Oppure grande
delusione?
Carlo
Tecce
23/7/2004
(ore 18)
Marco
Santopaolo
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