GAUCCI?
E CHE RIVOLUZIONE SIA
La
giacca e la
cravatta
necessariamente
azzurra. Il tono
disteso, la
risposta decisa.
Non l'urlo. Solito
e consueto. La
convinzione nel
tono. Le idee
chiare.
Quarant'anni di
calcio laddove
altri, di calcio,
alle spalle ne
avevano meno di
quaranta mesi. Ma
così va la vita.
Morto il papa,
bisogna farne
subito uno nuovo.
Fuori un
presidente, ce ne
vuole un altro.
Eccolo.
Luciano
dos Gaucci detto
"Big
Luciano".
Direttamente da
Roma. O da
Viterbo, San
Benedetto del
Tronto, Ancona,
Catania, Perugia.
Un po' ovunque e
comunque. E' lui
l'homo novus del
giorno. Frasi
d'amore per il
Napoli a distanza
di dieci mesi
dalle velenose
accuse al Palazzo
e all'augurio
della serie B.
Così
va la vita e il
calcio. Nel mezzo
del bello scandalo
di Ferragosto
delle fideiussioni
false e dei
ricorsi ai Tar
c'era anche lui.
Luciano dos Gaucci
detto "Big
Luciano".
Pronto ad un nuova
avventura. Il
fiuto ce l'ha:
esperto come
pochi, furbo come
pochissimi,
scaltro come
nessuno. Anche
polemico,
scontroso,
vulcanico.
Esagerato.
Possibile che
l'uomo sulla
sessantina,
distinto ed
elegante che parla
al tavolino, sia
il presidente più
inibito d'Italia?
Passare in FIGC e
chiedere di lui.
Vi diranno, in Via
Allegri, che già
si stanno
preparando ad una
nuova estate
all'insegna dei
Gaucci. Un ricorso
è già partito,
da Perugia.
Richiesta del
mittente:
ripescaggio in
serie A al posto
del Parma,
salvatosi senza il
rispetto delle
regole. L'altro
partirà presto
dal Napoli, quando
la FIGC ribadirà
il suo
"no" al
fitto di ramo
d'azienda. A pochi
giorni
dall'affiliazione
dell'US Foggia ai
ranghi della
Federazione,
sarebbe troppo -
anche per uno come
Carraro -
aggiungere un
altro precedente
alla sua Bibbia
delle pastette.
Mittente, sempre
lui. Luciano dos
Gaucci detto Big
Luciano. Esperto
imprenditore del
calcio e dei
giochi delle
plusvalenze,
cultore
dell'economia
libero-scambista e
dei trasferimenti
di massa. E'
questo Luciano dos
Gaucci. Detto Big
Luciano. Una cosa
è certa: non c'è
bisogno di avere
tanta passione
perché Napoli
entri nel cuore.
Lui che è un
sanguigno questo
lo sa e non lo ha
nascosto. Con la
sua sincerità
vera.
I
pezzi perché alla
fine il puzzle del
matrimonio possa
quadrare non ci
sono tutti. Se però
Luciano dos Gaucci
detto "Big
Luciano" alla
fine dovesse
entrare nel
Napoli, salvare il
Napoli dalla C e
portare Serse
Cosmi sulla sua
panchina, allora
tutti grideranno
"Evviva Big
Luciano". E
sarà a quel punto
una soddisfazione
e una liberazione
per tutti, tifosi
e addetti ai
lavori. Le recenti
dimissioni di un
bel po' di
dirigenti hanno
rinfrescato
Soccavo. Per
completare
l'opera, serve però
che il pesce che
puzza dalla testa
venga lavato per
bene. Una sorta di
fallimento con
salvezza del
titolo sportivo.
Un amen. All'insegna
del "via
tutti" perché
bisogna
ricominciare da
zero. E non
da uno. Luciano
dos Gaucci detto
"Big
Luciano"
questo lo sa e
provvederà subito
ad eliminare le
negatività da Via
Vicinale Paradiso.
A cominciare dal
settore della
comunicazione,
vero dramma del
Calcio Napoli, mettendo
ai posti giusti
della gente
capace. Non di
certo uomini
spocchiosi, gente
che usa minacciare
i giornalisti, che
ostacola il loro
lavoro, che non li
tutela, oppure
persone che sotto
la loro
sbandierata
professionalità
cercano di celare
i ricatti più
assurdi, come
invitare
(attraverso
lettere o altri
mezzi di
comunicazione) i
media ad assumere
certe linee
editoriali. Tutti
ricorderanno
quando ad esempio,
un grande
professionista
come Gianluca
Vigliotti, attuale
addetto stampa del
Napoli, mandò una
lettera ad
un'emittente
napoletana
minacciando un
cambiamento dei
rapporti
contrattuali se
alcuni opinionisti
sgraditi alla
società fossero
stati ancora
invitati. Quella
lettera fu resa
pubblica ma la
vergogna non fece
dimettere questa
persona che ancora
oggi è il capo
dell'ufficio
stampa del Calcio
Napoli - ha
sostituito il
dimissionario
Iuliano - e
che pochi mesi fa
si rese
protagonista di
altri atti di
grande signorilità
verso la stampa
napoletana.
Insomma, di certo
Luciano dos Gaucci
detto "Big
Luciano" dovrà
provvedere a
dotare il Napoli
di gente
professionista, a
partire dai
giornalisti
dell'ufficio
stampa. E' finito
il tempo dei
Vigliotti, perché
per esserci una
grande squadra ci
deve essere prima
una grande società.
E questo è
inutile ricordarlo
a Luciano dos
Gaucci detto
"Big
Luciano".
Perché in
quarant'anni di
calcio, di queste
persone, con lui
sono durate meno
di un mese.
Quanto, però,
potrebbe durare la
sua avventura.
Chi vivrà, vedrà.
Post
scriptum doveroso:
sull'ufficio
stampa del Calcio
Napoli, qualcuno
ci smentisca:
sfidiamo tutti a provare
il contrario,
senza ipocrisie...
30/6/2004 |
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