27/12/2004
Prime interviste con la maglia
azzurra per i nuovi acquisti del
Napoli. Motivazioni diverse li
hanno spinti a scendere di
categoria, per venire a giocare
in questa prestigiosa piazza:
"Pur di giocare nel Napoli sarei
sceso anche in Eccellenza”.
Parole di Carmine Gautieri,
napoletano d.o.c.(nativo di
Mergellina), con importanti
trascorsi in serie A: Bari,
Perugia, Roma, Piacenza, Lecce,Atalanta.
Proprio con la Roma di Zeman la
sua stagione migliore: schierato
da attaccante
esterno(naturalmente destro),
Gautieri giocò una stagione
straordinaria, accumulando 24
presenze e 6 reti, e arrivando
ad un passo dalla convocazione
in nazionale. Ciò spiega bene
anche quale sia il modo migliore
per metterlo in condizione di
giocare al massimo: Gautieri è
una classica ala destra, in
grado di aiutare perfettamente
il gioco offensivo, e capace, se
necessario, di accentrarsi per
supportare gli attaccanti.
Questo è il ruolo che ha
ricoperto anche nell’ ultima,
non felicissima, avventura in
Serie A con la maglia dell’Atalanta(nella
quale,nonostante il pessimo
andamento della squadra orobica,
è stato capace di mettere a
segno 2 reti). Il giocatore è
pronto a mettere tutta la sua
grinta ed esperienza a servizio
della squadra:” E’ il natale più
bello della mia vita. Oggi
corono un sogno; Napoli non mi
fa paura. Tutti insieme, con il
lavoro, il sacrificio,
l’impegno, potremo fare grandi
cose. La società ha un progetto
vincente”. Concetto ripetuto con
decisione dall’altro acquisto di
“esperienza” del Napoli, Gaetano
Fontana:” Sono onorato di
vestire l’azzurro, dopo anni di
trattative e contatti sfumati,
finalmente sono qui”. Infatti il
regista di origine catanzarese,
con lunga carriera in B e C1(
Catanzaro, Padova, Reggina,
Alessandria, Juve Stabia,
Ascoli), già nel gennaio 2004 fu
insistentemente accostato alla
maglia azzurra. Poi il giocatore
si trasferì dall’Ascoli alla
Fiorentina, rendendosi
protagonista della rincorsa che
portò i viola in A. Il giocatore
ci spiega il perché della
decisione di venire a Napoli,
nonostante offerte ricevute
anche dalla serie B:”Il progetto
Napoli mi affascina, mi stimola.
Non sono spaventato dalle
pressioni e dalla fretta dei
tifosi. Arrivo a Napoli per
vincere, per riportare questa
società nel calcio che conta.
Darò l’anima per questa maglia”.
Per entrambi è stato stipulato
un contratto fino al 2006.
Il progetto: è questo che ha
portato in serie C anche un
giovane calciatore dalle
splendide prospettive come
Inacio Pià:” Non vedo l’ora di
cominciare, penso proprio di
aver fatto la scelta giusta. A
Napoli c’è un progetto vincente
al quale intendo partecipare”.
Il brasiliano classe ’82,
prelevato giovanissimo in
Brasile dall’Atalanta, è una
seconda punta di movimento,
molto rapida e sgusciante, e
dotata di una ottima tecnica.
Proverà a ripetere l’exploit
fatto l’anno scorso con la
maglia dell’Ascoli(13 reti con
la maglia bianconera)? “ Di
promesse non ne faccio, ma ogni
giorno dovrò impegnarmi per
crescere e migliorare. Per
venire a Napoli ho rinunciato ad
altre richieste, anche di
categoria superiore, e per
questo posso garantire impegno e
concentrazione per riuscire
nell’intento che la società si è
prefissata”. A Napoli Pià
ritrova “El Pampa” Sosa, che ha
giocato con lui nell’Ascoli
nella passata stagione. Proprio
le sponde di Sosa favorivano gli
inserimenti dell’attaccante, che
è naturalmente contento di
averlo come compagno d’attacco:”
Con Sosa ho giocato l’anno
scorso, con lui nessun problema.
Ma ora basta con le parole, è il
momento di allenarsi per dare
sul campo le risposte migliori”.
Della stessa idea è Tommaso
Romito, difensore classe’82 di
origini baresi, fortissimamente
voluto da Pierpaolo Marino, che
lo vide all’opera al San Paolo,
nella sconfitta subita dagli
azzurri contro il Chieti. In
quell’occasione il robusto
difensore centrale non fece
vedere un pallone agli
attaccanti partenopei:” Vengo
qui con la gran voglia di
crescere e fare bene con questa
importante maglia. Sono un
marcatore, forte di testa,
conosco la C, per vincere in
questa categoria c’è bisogno
innanzitutto di umiltà e di
correre più degli avversari.
Quando ho giocato al San Paolo
col Chieti, mi accorsi che il
Napoli è una squadra molto
tecnica, costituita da giocatori
di categoria superiore. Vincemmo
noi perché ci credemmo di più.
Era normale che inizialmente il
Napoli potesse avere delle
difficoltà, ma è arrivato il
momento di dare la svolta, di
cominciare a fare bene”. Romito,
sia in difese a tre che a
quattro, ha sempre preferito
giocare come centrale di destra,
ma ha dichiarato (come è giusto
che sia, per la giovane età del
giocatore) che è pronto a
soddisfare qualunque scelta
tattica dell’allenatore Ventura.
Andrea Saladino
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