GIUSEPPE MASSA, 'PEPPINIELLO'

  

Napoletano verace, nato nel quartiere della “Torretta” il 26-4-1948, allevato da quella straordinaria fucina che fu l’unione sportiva FLEGREA, esordisce in serie D con la maglia dell’Internapoli nel campionato 1965-66 realizzando 4 reti in 25 partite. L’anno dopo indossa la maglia biancazzurra della Lazio dove fra serie B e serie A disputa 137 partite arricchite da un bottino di 31 segnature. Entra nel mirino di alcune grosse squadre e fra queste è l’Inter di Invanhoe Fraizzoli che la spunta (siamo nel 1972). 

All’ombra del Duomo il “nostro” non riesce a dar prova del suo effettivo valore (anche perché osteggiato da pubblico e stampa) e così, dopo 2 campionati abbastanza anonimi, la società nerazzurra decide di cederlo. 

Il Napoli tramite il suo D.G. Franco Janich si fa sotto, e al buon “Peppeniello” non sembra vero di giocare finalmente per la squadra della sua città. In realtà, dopo la sua 1ª stagione con la Lazio, il Napoli tentò d’acquistarlo, ma la cifra richiesta era troppo alta e Ferlaino rinunciò al suo acquisto. 

Piccolo di statura (alto m. 1,68), mobilissimo, risulta spesso imprendibile sulla fascia destra: ha inoltre il raro dono del gol tanto da realizzare 24 reti nelle sue 4 stagioni partenopee. E’ uno dei grandi protagonisti della fantastica annata del 1974-1975, quando gli azzurri arrivarono ad un soffio dallo scudetto. Fu proprio lui a servire l’assist decisivo per Totonno Juliano per il momentaneo pareggio nella famosa Juventus-Napoli 2-1. 

            Con gli azzurri vince la Coppa Italia nel 1976. Nel 1978 il Napoli lo cede all’Avellino dove, pur giocando a singhiozzo per 3 stagioni, dimostra di non aver perso il vizio del gol, andando a segno per 10 volte. Nel 1981 passa al Campania in serie C1 e nel 1984, ormai trentaseienne, abbandona l’attività agonistica. Ha disputato anche 4 partite Internazionali con l’Italia B.

 

 

Emanuele Orofino                                        21/12/2003  

 

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