GIUSEPPE
sAVOLDI "BEPPE-GOAL"
Il
suo acquisto fece gridare allo scandalo in tutt’Italia. Non si era
mai arrivato a tanto.
1.300 milioni più Clerici e Rampanti ceduti al Bologna, totale 2
miliardi! I soliti moralisti sentenziarono che, non era possibile
che, in una città dove mancavano scuole, ospedali, strade, e, dove
c’era una disoccupazione altissima (come purtroppo oggi), si
spendeva una cifra simile per un calciatore. I rotocalchi si
sbizzarrirono a mostrare i sacchetti d’immondizia, i quartieri
Spagnoli con i panni stesi al sole, i vicoli di Forcella. Ci fu perfino un’interrogazione Parlamentare. Pochi
sottolinearono che la S.S.C. Napoli aveva addirittura ricevuto “
la stella d’oro al merito” dalla Feder Calcio, oltre che per la
precedente stagione agonistica, anche per l’accorta gestione
finanziaria che gli consentiva, avendo un bilancio rassicurante, di
affrontare una simile spesa. E poi, spettava forse al Napoli calcio
la risoluzione dei problemi cittadini? Molto argutamente Enzo Biagi
sottolineò:”a Napoli sono in crisi per non aver venduto qualche
uomo politico, non per aver comprato Savoldi! Sia come sia, sembrava
che fosse arrivato finalmente il momento dello scudetto. L’anno
precedente gli Azzurri erano arrivati secondi, e con il centravanti
vice capocannoniere del campionato, diventavano automaticamente i
favoriti per il titolo. Beppe però, abituato alla placida Bologna,
e forse frastornato dall’eccessivo can-can intorno al suo nome,
non rese come ci si aspettava. Era un’attaccante fortissimo di
testa, eccezionale tempista, buon tiratore con entrambi i piedi, ma
era un centrattacco vecchia maniera che stanziava prevalentemente
nell’area di rigore partecipando poco alla manovra. Tutto il
contrario di Sergio Clerici che con il suo gioco a tutto campo, apri
molti spazi per Braglia e Massa, oltre a favorire gli inserimenti
dei centrocampisti. Savoldi per rendere al massimo aveva bisogno che
tutta la squadra giocasse per lui, e ciò non sempre avveniva.
Realizzò comunque 14 reti in quel campionato (‘ 75/76) e nei tre
campionati che seguirono 14, 16 e 9 goal. Addirittura in
Napoli-Foggia del 18/12/77 realizzo un “poker” nel 5-0 finale.
Ripeté la medesima
prodezza in Napoli- Juventus 5-0 di Coppa Italia 14/05/78. Tutto
sommato dette sempre il suo contributo. Purtroppo la squadra non era
più da scudetto, anche se nei suoi 4 anni trascorsi qui, non scese
mai al disotto del 7° posto. Fu anche il grande protagonista di
Napoli-Verona 4-0, finale di Coppa Italia disputata il 29/06/1976,
quando gonfiò per due volte la rete Veneta. Questo rimane il suo
unico trofeo vinto durante la sua esperienza a Mergellina che aveva
già conquistato con il Bologna nel ’70e nel 74. terminata a 36
anni la carriera con l’Atalanta
( dopo una squalifica di 2 anni in seguito al
calcio-scommesse, vicenda nella quale le sue presunte colpe non
risultarono del tutto evidenti), ha intrapreso ( senza grande
successo per la verità ) la carriera dell’allenatore. Al momento
che scriviamo radio- mercato afferma che suo figlio Gianluca
potrebbe essere il centravanti degli Azzurri per il ‘ 2003-2004. Ci
pensate se sarà proprio l’erede di Beppe a gestire la riscossa
Napoletana?
Emanuele
Orofino
11/7/2003