GLI ECHI DELLA BUFERA

 

Era da un bel po’ che non si assisteva ad un tale rigurgito di antimeridionalismo che dimostra sempre più quanto la nostra cara Italia sia ben lungi dal recepire certe istanze nazionali, figuriamoci poi europee… Dopo l’intervista choc dell’ing. Ferlaino, indegne fanfare non hanno tardato ad emettere la loro stridente sinfonia. Prima la società calcio Milan ha emesso sul suo sito ufficiale un becero comunicato in cui si accusa il Napoli di “aver sottratto con destrezza  lo scudetto” e che “sarebbe stato bello aver perso davvero –si legge nell’ardito articolo-, per il merito dell’avversario. Scopriamo invece che non era così. Era inutile tifare, sperare, credere nel risultato sportivo…qualcuno nell’ombra aveva già messo tutte le cose a posto prima. Questo episodio inquietante si colloca al di fuori del calcio in cui credono tutti gli sportivi”. Il delirante scritto apparso su www.acmilan.com poi valica tutti i limiti della decenza quando invita la S.C. Napoli a restituire “quanto sottratto”. Infatti, l’infelice ritornello finisce così: “…che nessuno si permetta più, alla luce delle “rivelazioni” dell’ex presidente del Napoli, di insinuare o sospettare. Il Milan non ha malloppi nella propria sala dei trofei, ha solo coppe e scudetti. Chi custodisce qualcos’altro, lo restituisca”. Come se non bastasse, Galliani stesso rincarava la dose delle insinuazioni e anche qualche trasmissione sportiva (non nuova ad attacchi al Napoli) consentiva a qualche giornalista vicino al Milan di estrinsecare grossolane sciocchezze. Lasciamo perdere Guida al Campionato divenuta “evento” da circo ormai da diversi anni, ciò che è stato detto alla trasmissione di Aldo Biscardi indigna il popolo partenopeo ancora una volta. Ricordiamo che Biscar…di Venedì’ ospita da Cuba proprio Diego Armando Maradona che ha annunciato che querelerà Corrado Ferlaino per quanto dichiarato dall’ex presidente del Napoli. Nella trasmissione succitata si è consentito ad un giornalista di Tele Lombardia (quando Maradona era già andato via) di diffamare il popolo partenopeo e nello stesso show qualche altro ha addirittura invocato un'intervento del Milan atto a far cancellare uno scudetto legittimamente conquistato sul campo dal Napoli. Sul capitolo doping si dimostrerà come sono false le affermazioni di Ferlaino, invece qui ci preme dire relativamente alla monetina  di Alemao, che premesso che in quel momento storico, sceneggiata o meno, vigeva una regola per cui per un qualcosa che cadeva sul capo di un calciatore scattava automaticamente il successo a tavolino, che anche il Milan in quegli anni adoperò qualche mezzuccio (consentito dai regolamenti) non propriamente elegante per salvarsi da risultati sportivi che non l’avevano arriso: come le nebbie di Belgrado che evitarono ai rossoneri un’eliminazione certa dalla Coppa dei Campioni.

Passiamo al capitolo doping. Un ex medico dell’antidoping Arcangelo Pepe smentisce categoricamente quanto vomitato da Ferlaino. “La dinamica prefigurata dall’ingegner Ferlaino non si poteva verificare nella maniera più assoluta nella realtà. Premesso che le pompette contenenti le urine dei calciatori andavano prima firmate sul talloncino, gli atleti sottoposti all’antidoping eseguivano le operazioni completamente nudi e in presenza degli ispettori e dei rappresentanti delle società: da qui anche imbarazzi e problemi di alcuni più inibiti. Ecco il motivo per cui nessuna provetta poteva esser nascosta nella tuta e sostituita”. 

Dopo le rivelazioni di Corrado Ferlaino, si è mosso il procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello, il magistrato che per primo, e con maggiore incisività, ha disposto accertamenti sul doping nel mondo del calcio, che farà luce anche su questa squallida vicenda.

Un’ultima considerazione va’ fatta sugli arbitri che avrebbero favorito lo scudetto del Napoli. Premesso che Ferlaino ha parlato anche di Lanese appellandolo “Milanese” e nessuna riga è apparsa sul sito ufficiale del Milan sul gol assolutamente regolare non concesso clamorosamente al Bologna in una decisiva sfida di campionato che di fatto consegnò il tricolore ai lombardi; ora non si capisce perché se le dichiarazioni dell’ex presidente del Napoli dovrebbero essere valide in un senso, non dovrebbero esserlo nell’altro... Senza dimenticare che ad arbitrare la famosa gara del San Paolo che vide il Milan aggiudicarsi la gara, 2-3, e lo scudetto, fu proprio quel Lo Bello accusato di aver “aggiustato” partite in favore del Napoli.    

Va detto che Corrado Ferlaino ha emesso un comunicato nel quale ha smentito in parte quanto dichiarato. Questi alcuni passaggi salienti del documento. “…Non ho mai affermato che i dirigenti del Napoli e i tesserati del Napoli dribblassero l’antidoping, che ci fossero designatori arbitrali compiacenti, che Alemao non fosse stato ferito. Lungi da me gettare fango sulla storia più bella del calcio Napoli che coincide con quello più bello della mia vita. Devo riconoscere che l’esperienza doveva farmi prevedere che certi concetti potevano essere forzati in sede di commento, per una volta forse sono stato un po’ ingenuo…”.

Pesanti striscioni contro Ferlaino sono stati esposti in curva dai supporters azzurri in occasione della gara Napoli-Piacenza. "Stai sputando dove hai mangiato, rubando ... Ferlaino infame" é il messaggio dei tifosi della curva A. Dalla parte opposta, i sostenitori della curva B, hanno replicato con un non meno esplicito: "Ferlaino giuda ... che Dio ti maledica". Da napoletano doc, da ex giocatore, ma soprattutto da tifoso del Napoli, Fabio Cannavaro si é detto amareggiato per l'intervista di Corrado Ferlaino. "E' brutto sentir dire certe cose - ha commentato il difensore della Nazionale -. E' una cosa brutta perchè quando vinci degli scudetti significa che in campo hai dato il massimo. Con queste parole si disilludono i tifosi". Anche Careca dal Brasile difende Maradona. ''Non ho mai visto nulla - dice l'ex fuoriclasse azzurro- e Ferlaino era il presidente più assente con cui abbia mai lavorato. Queste sue accuse sono molto dure. Non capisco perchè lo stia facendo. Con Diego uscivamo a cena assieme e siamo diventati amici. Adesso sta cercando di recuperarsi e non mi sembra giusto fargli questo''.

 

Vincenzo Letizia                                                 15/09/2003

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