IL CALCIO CAMPANO, 

TRA LUCI ED OMBRE

 

 

E’ come una foto in bianco e nero l’ultima di campionato per le squadre campane. Una foto con alcune luci ed una grande ombre nera che fa da sfondo a questo inizio di campionato della Salernitana.

Ma cominciamo dalle luci. E’ solo una lampadina quella che ha acceso il Napoli Soccer al suo esordio nel calcio professionistico, ma dalle premesse si ha tutta l’impressione che a lungo termine sia destinata a diventare il faro della serie C.

L’esito della gara con il Cittadella sembrava già scritto, anche se non era preventivabile una rimonta subìta dopo un vantaggio di gue gol. Ma Marino e Ventura sapevano che sarebbe sopravvenuto un calo atletico. L’ottimismo delle loro dichiarazioni nel post-partita rende bene l’idea di quanto tutto ciò fosse stato ampiamente preventivato.

Gli azzurri hanno solo bisogno di ritrovare la migliore condizione fisica. Dopo non ci sarà più storia.

La vera nota stonata è rappresentata dall’infortunio del “Pampa”. Le prime notizie fanno temere il peggio, ossia una lesione al menisco. La speranza di tutto l’entourage partenopeo è che possa essere scongiurata.

Intanto cerca di prendere più vantaggio possibile l’Avellino. I lupi sono scattati lancia in resta in queste prime tre partite, stendendo al tappeto, nell’ordine, Lanciano, Giulianova e Vis Pesaro. Punteggio pieno, dunque, tanto per garantirsi, nel caso i cugini napoletani comincino ad allungare il passo.

Un bel fascio di luci anche per l’ottima Cavese, nel girone C della C2. In settimana ha fatto da sparring partner per la presentazione “sul campo” del Napoli. Ma oltre ad essere stata squisita padrona di casa, organizzando una festa impeccabile, ha dimostrato di essere anche capolista affidabile nella propria categoria, confermando il primato a spese dell’avversario di turno, il Castel di Sangro, che le era a ridosso e sperava nel sorpasso.

Ed ora le ombre. La più nera è sicuramente quella che sta avvolgendo la Salernitana. Per i granata è lecito parlare di crisi, anche se siamo solo alla quarta giornata di campionato. D’altra parte i numeri parlano chiaro: tre soli punti in classifica, frutto di tre pareggi ed una sconfitta. La vittoria è ancora una chimera anche perché la difesa prende troppi gol (Genova docet). Sono ben nove quelli incassati, contro quattro reti realizzate.

Ammazzalorso si dice sereno, mentre Aliberti comincia ad agitarsi ed ordina il silenzio stampa.

Infine il Benevento. Insieme ad Avellino e Napoli doveva rappresentare la superiorità del calcio campano in serie C1. Alla vigilia del torneo gli addetti ai lavori concordavano su questa tesi. Ma dopo un brillante inizio è clamorosamente crollato ed ora rischia addirittura di smarrire “la retta via”.

 

 

 Rino Scialò                                                             27/9/2004

 

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