IL
PROBLEMA: L'ANEMIA
OFFENSIVA
Continua
il momento buoi degli
attaccanti azzurri.
Anche a Ferrara, il
Napoli ha palesato
tutti i problemi in
attacco che si
denunciano
dall’inizio del
torneo: sono ormai 4 i
turni in cui
l’anemico reparto
offensivo partenopeo
non buca la rete
avversaria. I
campionati si vincono
con bomber affidabili
e riteniamo che di
questo siano a
conoscenza sia Marino
che De Laurentiis,
ecco perché è
auspicabile, a
gennaio, un intervento
vigoroso nel reparto
avanzato. I tifosi
invocano un bomber
come Stefan
Swoch, e
l’altoatesino
sarebbe ben lieto di
riabbracciare il
popolo azzurro.
Sarebbe davvero il
caso di sbrigarsi a
dotare Ventura
di un fromboliere di
razza, perché
altrimenti di questo
passo i confini con la
cima diventeranno
davvero
irraggiungibili. Nel
primo tempo di
Ferrara, il Napoli è
anche sembrato in
qualche fase della
gara, squadra
apprezzabile e
insidiosa (per poi
appannarsi come al
solito nella ripresa),
ma è innegabile che i
movimenti di
avvicinamento
all’area di rigore
avversaria risultano
lenti, farraginosi,
troppo prevedibili.
Andrebbe sveltita la
manovra e, lo
ripeteremo fino a
risultare noiosi,
andrebbe previsto un
modulo con
l’inserimento
contemporaneo sulle
fasce sia di Toledo
che di Abate,
che sanno regalare
sprint e pericolosità
in fase di offesa. Per
fortuna, questa volta,
Ventura e compagnia
cantando, ci hanno
risparmiato di
rilevare il solito
alibi della condizione
atletica: la verità
è che il Napoli,
squadra che è stata
costruita in fretta e
furia, non ha potuto
operare sul mercato
con la veemenza che
sarebbe servita per
portare all’ombra
del Vesuvio un
attaccante doc. Non
resta dunque, come
va’ ripetendo da
qualche giorno
Pierpaolo Marino, che
aspettare Gennaio per
rinforzarsi. Nel
frattempo, intanto, se
Ventura riuscisse a
mandare in campo tutti
gli uomini migliori
attualmente in
dotazione del Napoli,
certo non sarebbe cosa
disprezzabile: è
chiedere troppo far
giocare insieme Toledo
ed Abate?
Vincenzo
Letizia
24/10/2004