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IL SIENA è IN A, IL PALERMO QUASI...

   

La trentaseiesima giornata del torneo cadetto ha sentenziato che anche il Siena (oltre alla Sampdoria) è matematicamente in serie A, mentre il Palermo vincendo ad Ascoli e grazie alla contemporanea sconfitta a Lecce dell'Ancona, si regala le ultime due giornate di passione che potrebbero riconsegnargli la serie A, inaspettatamente, dopo molti anni di assenza. In coda naufraga il Genoa ormai in C, mentre pesano i due punti ritolti dalla CAF al Catania per un Napoli che può continuare a sperare nonostante il naufragio in laguna.

Apriamo il nostro racconto con la gara del Marassi che vedeva di fronte un Genoa disperato ed un Siena in grande slancio verso la A. Alla fine  sono gli uomini di Papadopulo (nella foto) ad esultare per un'incredibile promozione in A contro ogni più razionale pronostico. Il Genoa parte forte e passa dopo pochi secondi con Chini, ma la reazione del Siena porta al pareggio di Pinga su punizione e al vantaggio di Taddei a fine primo tempo. Nella ripresa il Genoa cerca di gettare il cuore oltre l’ostacolo ma è il Siena a chiudere il discorso con Tiribocchi a cinque minuti dalla fine. Festa grande per i tifosi toscani: traguardo storico per il Siena che festeggerà cento anni di storia proprio la prossima stagione nella massima serie. Situazione difficilmente recuperabile per i rossoblu di Lavezzini, che a quota 36 sono virtualmente in Serie C1.

La Sampdoria pareggia a Verona in un incontro poco emozionante, in cui entrambe le compagini si sono affrontate senza il coltello tra i denti, il risultato finale di zero a zero sintetizza lo svolgimento della gara, che porta i blucerchiati a 66 punti, mentre i gialloblu raggiungono quota 45.

Al Via del Mare di Lecce tensione oltre i livelli di guardia per un incontro importantissimo per entrambe le squadre. Finisce con la vittoria del Lecce sull’Ancona, determinata dai gol di Giacomazzi, Perovic per l’Ancona e dalla rete decisiva e strepitosa di Di Vicino all’85’ minuto, che permette alla propria squadra di agganciare proprio i marchigiani a 57 punti. Sull'1-1 espulsione di Chevanton che esce dal campo in lacrime.

 

Il Palermo prende l’ascensore per la zona promozione all’ultimo minuto di una sfida combattuta con l’Ascoli. Finisce due a uno per i rosanero che passano in vantaggio con Zauli, vengono raggiunti da Bonfiglio e trovano la rete della vittoria con Re Artù Arturo Di Napoli al 90’. Grande soddisfazione per la squadra del presidente Zamparini che è ora a due lunghezze dal Lecce, quarto in classifica, che la squadra di Sonetti affronterà nell'ultima di campionato.
" La nostra vittoria al 90', e il contemporaneo pareggio del Messina nei minuti di recupero, sono i segnali che qualcosa sta cambiando ". Così Maurizio Zamparini, che ora indica a squadra e tecnico la rotta salvezza: "Adesso la massima serie dipende soltanto da noi. Se riuscissimo a vincere le prossime due partite, centreremmo l'obiettivo senza dovere sperare nelle disgrazie altrui ".
L'analisi del presidente rosanero prosegue sicura: " Tra le squadre di vertice, il Palermo è sicuramente la più in forma ha conquistato tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro partite, ma soprattutto ha dimostrato di sapere imporre ovunque il proprio gioco ".

Lumicino di speranza promozione anche per la Ternana che rimontando il vantaggio iniziale di Grieco con le marcature di Borgobello su rigore, di Paci al novantesimo e di Adeshina nel recupero, arrivano a 54 punti in classifica. Per il Catania una sconfitta grave, che fa piombare la squadra di Guerini al quart’ultimo posto della graduatoria, costringendola a giocarsi tutto nelle due giornate rimanenti.
La Triestina viene beffata in zona Cesarini dal Messina che trova il gol del pareggio con Parisi quando il cronometro segna 91 minuti. In precedenza il risultato era stato determinato dalle reti di Beretta e Bellini per la Triestina, e dal pareggio su rigore di Sullo. Triestina a 54 punti con molti rimpianti, una vittoria oggi avrebbe significato molto per gli uomini di Rossi in chiave promozione. 

Discorso A chiuso invece per il Vicenza che perde la testa a Cagliari dove viene trafitto tre volte, Cammarata e doppietta di Suazo, e finisce l’incontro in otto. Debacle totale per i biancorossi, grande soddisfazione per gli isolani, giunti a 53 punti.
Pareggio spettacolare tra Livorno e Bari: una doppietta di Igor Protti non serve agli amaranto per conquistare i tre punti. Spinesi e D’Agostino siglano le reti per i pugliesi, risultato finale di 2 a 2.
Match tra squadre deluse e rassegnate a Salerno, dove il Cosenza ha sconfitto i padroni di casa per 2 a 1, con le reti di Lentini e Guidoni, inutile il gol della bandiera di Maschio per la Salernitana.

 

25/05/03

Vincenzo Letizia

 

 

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