La
giornata odierna
doveva essere
quella della verità
per il destino del
Napoli calcio.
Invece ancor a una
volta tutto si è
risolto con un
nulla di fatto,
con l’ennesimo
rinvio a martedì.
La settimana
trascorsa è stata
infernale per i
tifosi partenopei,
ogni giorno c’è
stato un
susseguirsi di
notizie
contrastanti che
hanno reso il
lavoro della
stampa
insostenibile. La
stampa ha
l’improbo
compito di
informare i
cittadini degli
eventi di cronaca
che accadono nel
quotidiano.
Purtroppo il
lavoro della
stampa napoletana
è penalizzato in
modo gravoso dalla
SSC Napoli. La
società sportiva
di via Vicinale
Paradiso infatti
in quest’ultimo
mese non ha
provveduto a
fornire notizie ne
alla stampa ne
soprattutto ai
poveri supporter
azzurri. Si
proprio i tifosi
sono i più
penalizzati da
questo balilamme,
non è possibile
che persone di
tutte le età, che
amano la maglia
azzurra vengano
tenuti allo scuro
delle strategie
societarie. Non è
accettabile che un
giorno si
fallisce, un
giorno si risorge,
poi si fallisce di
nuovo. I tifosi
essendo fruitori
del prodotto
Napoli
hanno
diritto ad avere
delle certezze,
non possono
brancolare nel
buio in attesa di
sviluppi che
possono apprendere
dai giornali,
dalle tv o dai
siti internet.
L’area
comunicazione non
alberga in casa
Naldi. Il
presidente non può
tenere secretato
dentro di se i
suoi progetti, le
sue ambizioni, le
sue paure per la
sorte del Napoli.
E’ necessario
parlare,
comunicare alla
gente, sia le
notizie positive
che le notizie
negative. Il
popolo azzurro è
passionale, vive
in modo spasmodico
le sorti della sua
squadra non può
non essere edotto
e partecipare
pienamente alle
sorti della sua
squadra del cuore.
L’addetto stampa
Carlo Iuliano si
è dimesso, il suo
vice Vigliotti
emette su ordine
della società dei
comunicati stampa
molto tecnici che
lasciano trapelare
poche certezze, il
figlio del
presidente Cesare
responsabile del
marketing, usa
trattare male per
telefono i
responsabili di
gruppi di tifosi,
Enzo Coscia
direttore generale
del Napoli dice ai
giocatori di non
preoccuparsi che
è tutto a posto
ma poi nemmeno
oggi sì è
ricapitalizzato,
il socio De Bury
annuncia che
mercoledì parte
la campagna
abbonamenti!!
Infine il
presidente Toto
Naldi preferisce
tacere con i
tifosi e con la
stampa ma contatta
Martino e gli dice
di trovare
l’allenatore e i
giocatori per la
prossima stagione,
ma per quale
campionato e con
quale società?
Insomma la
confusione e la
mancanza di
chiarezza è
insita in questi
personaggi che
lavorano
indegnamente nel
Napoli!
Da
ciò viene fuori
un quadro clinico
piatto per questa
società circa il
modo di gestire la
comunicazione e le
pubbliche
relazioni in un
momento poi così
difficile come
l’attuale. La
Lazio sta vivendo
dei momenti
drammatici
tuttavia ogni
giorno emette dei
comunicati stampa
sulle vicende
legate alla
ricapitalizzazione.
“Ubi
maior minor cessat”,
dicevano i latini.
Naldi non può
paragonarsi ai
manager che
gestiscono la
Lazio, lui
preferisce far
soffrire i tifosi
non facendogli
dormire sogni
tranquilli da due
anni a questa
parte, il suo
sadismo è pari
alla sua
incoscienza.