La
prima impressione è che si
tratti del solito polverone
sollevato da chi non ha più
nulla da perdere. La seconda,
invece, porta al naso un odor di
pastetta e alla memoria un
elenco interminabile di scandali
ancora non dimenticati. Può
succedere, così, che anche un
Avellino-Ternana diventi
focolaio, anzi, vespaio di
polemiche sulla regolarità del
match. Con un risultato elegante
(0-2), la squadra di Mario
Beretta ha espugnato il Partenio
dando un calcio alla crisi che
riguardava gli umbri da un bel
po' di tempo. Tecnicamente, in
pochi si sono meravigliati di un
risultato che ha visto
l'Avellino battuto per
l'ennesima volta. Dopo la
partita, però, il legale della
Sportinvest - società che
controlla l'Avellino - ha
denunciato un tentativo di
illecito da parte della Ternana.
L'avvocato Visone dagli schermi
di una nota emittente televisiva
irpina, nota per l'aver dato più
volte la parola al vulcanico e
mai noioso Casillo, ha
dichiarato che prima della gara
due giocatori biancoverdi sono
stai avvicinati da ignoti che
hanno cercato di dissuaderli dal
voler combattere in campo,
invitandoli a perdere la
partita. L'Ufficio Indagini è
stato già avvisato insieme alla
Procura Federale, presto ne
sapremo di più. O meglio, visto
come vanno le cose in Italia, ne
sapremo di meno. Nel frattempo,
il presidente della Ternana
Agarini ha diffuso un comunicato
stampa nel quale si dice pronto
a tutelare l'immagine della sua
società. Il dubbio sulla verità
nasce dai precedenti denunciati
a più riprese dall'Avellino,
che ha pubblicato sul sito
ufficiale un commento alla
partita nel quale non passa
inosservata una frasetta buttata
non a caso fra i minuti delle
azioni: "gli umbri
vincono con merito una gara
condizionata da alcune losche
telefonate ricevute in settimana
da alcuni tesserati irpini"
si legge. Chi non ricorda,
però, i veleni di Casillo
all'indomani delle sconfitte
contro il Messina, o contro il
Vicenza, o conto l'Atalanta? Chi
non ricorda le illazioni di
Zeman contro gli arbitri al
termine di ogni sconfitta
dell'Avellino (che non sono
state poche...)? Però il dubbio
rimane. Gemellaggi, accordi di
cartello, telefonate sospette,
anticipazioni viziose e
quant'altro. Esultanze strane (e
ci fu di mezzo la stessa Ternana...),
silenzi dogmatici, arcani
pronostici. Fatti verificatisi
negli ultimi tornei
cadetti. Tutto fa pastetta.
E il campionato è finito solo
per l'Avellino. Cosa potrà
succedere quando fra qualche
sabato si creerà un limbo dal
quale alcune squadre, per forza
di cose, non potranno
abbandonare inchiodate dalla
matematica? Semplicemente che
partiranno, al solito, le
denunce e le illazioni, le
mezzevoci e i brusii di fondo,
le indiscrezioni e i veleni. Le
conseguenze dell'orribile
papocchio che si concretizzò la
scorsa estate con la B a 24
squadre. Non ne bastavano 20 per
controllarle. Ne abbiamo
aggiunte quattro, abbiamo
allungato la stagione. E i tempi
degli imbrogli. Pastificio serie
B, prossima apertura. Garantito.
Marco
Santopaolo
24/3/2004
|
|
|
|