I
PROFESSIONISTI DEL DISORDINE
Basta,
bisogna fermarli. Non si può
più indugiare. Società
civile, istituzioni e forze
dell'ordine devono bloccare
questa teppaglia che continua
a disonorare la città di
Napoli ed i napoletani.
Non
sono tifosi, sono solo dei
delinquenti, sempre pronti ad
usare la violenza, dentro e
fuori gli stadi.
Negli
ultimi anni, con il falso
alibi delle delusioni sportive
dovute alla squadra azzurra,
questi teppisti hanno avuto
vita facile nell'impadronirsi
degli spalti, dimostrando
senza ritegno la propria
bestialità.
Eccone
una breve rassegna, certamente
non esaustiva, relativa agli
ultimi tre anni:
·
Novembre 2000
lancio di una bottiglia
incendiaria all’interno
della villa di Corrado
Ferlaino, in via Tasso;
incendiata una vettura
parcheggiata nel giardino
·
Gennaio 2001
incidenti nella
stazione ferroviaria provocati
da pseudotifosi senza
biglietto in partenza per
Roma; usate pietre e grossi
petardi; dodici contusi
tra le forze dell’ordine
·
Marzo 2001
durante la partita, al
gol di Toni, dalla tribuna
laterale partono quattro,
cinque razzi a lunga
gittata indirizzati verso
la curva dei tifosi vicentini;
alla fine della partita, fuori
dallo stadio Menti, vengono
lanciati alcuni grossi
petardi contro i tifosi
biancorossi; infine, scontri
con le forze dell’ordine
·
Aprile 2001
lancio di fumogeni
contro la curva dei tifosi
dell’Atalanta, a Bergamo; un
turno di squalifica del campo
del Napoli e venti milioni di
lire di multa alla società
·
Maggio 2001
incidenti con i tifosi
della Lazio davanti ai
cancelli della Curva A dello
stadio S. Paolo prima
dell’inizio della partita
·
Giugno 2001
scontri con i tifosi
romanisti durante l’afflusso
allo stadio S. Paolo; una
persona accoltellata ad
una gamba ed un’altra alla
spalla oltre ad una vettura
gravemente danneggiata a colpi
di spranghe; lancio di oggetti
e bottiglie contro le
forze dell’ordine, molti
entrano senza biglietto;
durante la partita lancio di pietre
dalla curva A verso la tribuna
laterale che ospita i
romanisti; a fine gara
arrestate 18 persone
·
Luglio 2001
picchetti presso la
sede dell’Azzurro Service,
rivendita ufficiale di
biglietti del Napoli, per
impedire la vendita degli
abbonamenti
·
Maggio 2002
alcune decine di
teppisti invadono il S. Vito
di Cosenza cercando di
aggredire i giocatori
calabresi
·
Novembre 2002
tafferugli con i tifosi
della Salernitana nei pressi
degli ingressi della tribuna
centrale dello stadio Arechi;
contusioni ad un vigile
urbano; quattro teppisti
napoletani fermati dalla
polizia
·
Febbraio 2003
tafferugli con i tifosi
del Cagliari nei pressi dello
stadio S. Paolo; contusi
alcuni poliziotti
·
Marzo 2003
sette teppisti
aggrediscono e feriscono con
un coltello un
supporter laziale nell’area
di servizio Chianti Ovest,
lungo la A1, altri otto sono
ricercati; i teppisti sono
accusati anche di furto e
danneggiamento
·
Marzo 2003
tafferugli con le forze
dell’ordine davanti al
Ferraris di Genova, prima
dell’incontro con la
Sampdoria; il presidente dei
giornalisti sportivi della
Liguria, Gianluigi Corti,
riceve una manganellata
all’occhio, completamente
tumefatto; ferito anche un
pensionato che si è trovato
per puro caso a passare
davanti allo stadio.
Dobbiamo
continuare? Vogliamo ricordare
anche le aggressioni a Baldini,
a Bonomi, eccetera?
E’
evidente che si tratta di
criminali, professionisti del
disordine, creato ad arte per
entrare senza biglietto, per
sfogare la rabbia e la
violenza contro tutto e tutti,
per intimidire le persone
perbene che hanno ormai perso
il diritto ad assistere in
sicurezza allo spettacolo
calcistico, magari portandosi
dietro anche la famiglia.
Lo
ripetiamo ancora una volta: è
una vergogna. Napoli non
merita questo.
Rino
Scialò
22/9/2003