--------------------------IL PUNTO--------------
ISOLE
E LIVORNO,
BENTORNATE IN A! Ciclone Palermo sul prossimo torneo di Serie A. com’era ampiamente preventivabile alla vigilia, i rosanero di Guidolin superano 3-1 la Triestina dinanzi a 40.000 spettatori in festa, pronti a dare inizio ad una notte di sbornia a più non posso per le vie del capoluogo siciliano. Da Furino a Biava, da Vito Chimenti a Gasbarroni, da Radice a Toni, da Renzo Barbera a Maurizio Zamparini. Tutto ciò per una serie A attesa per trentadue lunghi anni, trascorsi fra illusioni (una Coppa Italia sfiorata in una finale contro la Juve al “S.Paolo”), fallimenti, risalite e delusioni. Il riscatto delle isole prosegue a Cagliari. Altro 3-1, altra festa. Vittima sacrificale di turno la Salernitana, caduta sotto i colpi di Zola e compagni in un “S.Elia” in festa dopo quattro stagioni di purgatorio in cadetteria. Menzione speciale per Edy Reja, uno che di promozioni ormai se ne intende abbastanza. Fa festa, dopo ben 55 anni, il Livorno. Anche qui, la gioia arriva dopo tante sofferenze, cadute e risalite. Basti pensare che sette stagioni orsono i labronici stazionavano stabilmente in C/2. I gol della fenomenale coppia Lucarelli-Protti (cinquanta in due), misti alla sagacia dell’ex “secondo” di Ulivieri Walter Mazzarri, ad un pubblico caloroso come pochi in Italia, indipendentemente dai risultati. Provate a mescolare il tutto con la cocciutaggine del presidente Aldo Spinelli ed otterrete una miscela semplicemente vincente. 8000 erano i tifosi presenti a Piacenza, per un ulteriore 3-1 che non ammette discussioni. Deludono i ducali, mai in grado di opporre resistenza a Protti e compagni, che buttano così alle ortiche la chance per agganciare al sesto posto la Fiorentina. Per i viola, magro 1-1 a Catania, ottenuto peraltro anche grazie ad un penalty contestato. Festeggiano Palermo, Cagliari e Livorno, quasi Messina ed Atalanta, appaiate a quota 73. Ad entrambe basterà un successo domenica prossima per volare in A. Gli orobici (2-0) mandano in C (per ora?) un generosissimo Avellino (peraltro privo di sette titolari!); il Messina viene sconfitto a sorpresa sul terreno di gioco dell’Ascoli: 1-2. La festa, in ogni caso, sembra essere solo rimandata. Capitolo retrovie. Mentre l’Avellino va a far compagnia al Como in C/1, il “botto” lo fa registrare il Verona, che va ad imporsi 2-1 a Venezia tirando per il collo nella bagarre i lagunari di Gregucci. 47 punti gli scaligeri, appaiati con il Bari, uno in più gli arancio-nero-verdi. Staccato di due lunghezza (45) il Pescara, che torna al successo superando 4-3 l’Albinoleffe al termine di un match incredibile: 3-1 per gli abruzzesi già nei primi 10’, pareggio degli ospiti e gol vittoria di Calaiò su rigore. Per l’ex torinista è tripletta personale. In quattro, quindi, in lizza per la preminenza diretta e la conquista dello spareggio. Il tutto senza considerare calcioscommesse, anomalie di bilancio varie e ricorsi di ogni tipo che minacciano, ancora una volta, di caratterizzare la nostra estate pallonata. In presenza di tutti questi fattori tutti i discorsi che si fanno su chi deve retrocedere, salvarsi o giocarsi la B allo spareggio potrebbero rivelarsi del tutto inutili.
Marco Santopaolo 22/5/2004
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