Anche
dopo l'1-1 contro la Reggina,
ancora nulla è perduto,
il Napoli
conserva intatte le sue
possibilità di poter
agguantare, magari in
extremis, la serie A.
Certo è però che
contro l'undici
calabrese sono emerse
tutte le deficienze
offensive degli azzurri.
In certe gare, in cui la
squadra avversaria si
chiude a riccio, non è
indispensabile giocare
bene, ma "buttarla
dentro". Le
migliori occasioni per
il Napoli sono capitate
sui piedi frenetici e
scomposti di Rastelli
che ha infranto, almeno
per ora, tutti i sogni
di un intero popolo
grondante di passione e
di speranze. Speranze
che avrà anche e
soprattutto Corbelli che
fa dipendere la salvezza
finanziaria del suo club
dalla promozione in
serie A. Ma quella del
presidente del Napoli ci
sembra la storia del
Tizio che pretendeva di
avere la botte piena e
la moglie ubriaca. Tanto
più che la
sopravvivenza del Napoli
dipende in gran parte
dal grande salto nel
paradiso, ci sembra
davvero imperdonabile il
non aver dotato De Canio
di una prolifica punta
da sistemare accanto a
Stellone. Varie mezze
calzette, tutte piene di
buona volontà, ma
nessun goleador capace
di supportare
adeguatamente
l'attaccante romano. Un
altro dato della gara di
oggi è stato
l'ostracismo di De Canio
che ha tenuto in campo
Rastelli fino al termine
della gara. Si era visto
sin dall'inizio che non
era giornata per il Satanasso,
e se il Napoli non può
esultare per la
conquista dell'agognato
quarto posto è
soprattutto colpa di
Rastelli che si è
divorato quattro
clamorose palle gol e
del tecnico materano che
si è ostinato a tenerlo
tra gli undici titolari
fino al novantesimo.
L'impresa ora diventa più
complicata. Analizzando
il calendario delle
squadre avversarie,
quello più ostico
risulta quello del Como,
mentre agevole, almeno
sulla carta, appare
quello della Reggina.
Forse è proprio sulla
squadra lariana che il
Napoli dovrà puntare il
suo mirino, considerando
soprattutto che
all'ultima giornata i
lombardi saranno ospiti
del Napoli al San Paolo.
Senza dimenticare che il
6 maggio ci sarà la
sentenza inappellabile
della CAF che si
pronuncerà sul caso
Empoli. Ultima occasione
per il nostro calcio di
dare una dimostrazione
di serietà e pulizia.
Il
Modena
centra la terza vittoria
consecutiva, consolida
il primato e ipoteca la
serie A. Con 8 punti di
vantaggio sul Napoli, a
cinque giornate dalla
fine, la matricola di De
Biasi può sentirsi ad
un passo da una
categoria che manca
nella città emiliana da
38 anni. I canarini si
sbarazzano facilmente di
una Sampdoria
allo sbando che ora vede
materializzarsi sempre
più lo spettro della
retrocessione.
Due
invenzioni del solito
Oliveira, bravo a
sfruttare altrettanti
errori (?) di De Rosa,
difensore centrale del Bari
davvero in giornata no,
hanno consentito al Como
di tornare alla vittoria
in una partita che i
lariani dovevano
assolutamente fare loro
se non volevano essere
risucchiati dal Napoli
in risalita. Obiettivo
raggiunto, anche se al
termine di un incontro
tutt'altro che
spettacolare, a tratti
pure brutto. Il Bari è
sceso in campo molto
rinunciatario non
approfittando di un
evidente appannamento
fisico degli uomini di
Dominissini.
Finiscono
i sogni di gloria (vedi
alla voce
"promozione")
della Salernitana.
Evaporano sul campo di
un gran bel Vicenza,
protagonista di una
splendida vittoria e
trascinato da uno Stefan
Schwoch in grandissima
forma (due assist e una
rete). La squadra di
Zeman, alla fine, deve
accontentarsi del gol
della bandiera siglato
su rigore, ma
soprattutto
ridimensionare le sue
aspirazioni. Ora solo
l'aritmetica potrà
ancora tenerla in gioco
nel rush finale verso la
serie A.
Il
Cosenza
incamera tre punti e
guadagna una posizione
di classifica che
significa quasi
salvezza. Cosenza e Crotone
danno vita ad
un derby scialbo con
poche emozioni, giocato
sotto un sole cocente
che, evidentemente, ha
finito per condizionare
il ritmo partita. La
squadra di Mondonico
doveva necessariamente
vincere e centra
l'obiettivo. Il gol da
tre punti arriva subito:
al 6' Zaniolo scatta sul
filo del fuorigioco e
trafigge di destro
Cesaretti in uscita.
Finisce
tra i fischi l'attesa
partita Messina-Pistoiese
che doveva
segnare un passo quasi
decisivo per i siciliani
verso la salvezza. Un
deludente pareggio che
di fatto non serve a
nessuno conclude un
incontro deludente con
pochissime occasioni da
gol.
Con
un gol nel recupero di
Carparelli il Genoa
ha battuto il Palermo
e ha conquistato tre
punti d'oro che hanno
fatto svanire gli ultimi
timori per la
retrocessione. L'unica
vittoria esterna di
giornata è firmata dal Cagliari
ad Ancona.
Decide una rete di
Cammarata al 24 del
secondo tempo. Nelle
zone paludose della
classifica fondamentale
vittoria della Ternana
sul Cittadella.
Nel 2-1 finale le firme
di Brevi, Sturba e
Miccoli, bomber che
l'anno prossimo con
tutta probabilità
vedremo in serie A.
Finisce
1-1 il posticipo tra Siena
ed Empoli.
Un punto per uno che
consente all'Empoli di
tenere a distanza di
sicurezza il Napoli e al
Siena di proseguire la
striscia positiva verso
la salvezza.
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