LA
CACCIATORI, CHE PREDA….
Maurizia
Cacciatori, fascinosa pallavolista nostrana, è stata
oggetto di un curioso episodio, riportato dai
giornali. Un cameraman addetto alle riprese a bordo
capo ha ecceduto nel suo zelo di voler mostrare gli
aspetti più "interessanti" del gioco.
Sorpreso
più volte ad inquadrare il fondoschiena della
palleggiatrice azzurra, è stato poi allontanato dal
campo.
La
Cacciatori ha commentato con filosofia e quasi con
rassegnazione quanto accaduto: "Ormai ci sono
abituata. Non ci faccio più caso". A farci caso
invece i quotidiani sportivi che hanno riferito
l’accaduto. In RAI, gettano acqua sul fuoco.
"Si tratta di raccontare soltanto la partita coi
dettagli più interessanti. E’ usuale che il
palleggiatore chiami o schema indicandolo alle
compagne, dietro la schiena." E così, per
raccontare gli schemi veniamo gratificati di un bel
vedere.
In
fondo che male c’è? Le giocatrici sono così
graziose e belle- i calendari no li abbiamo di certo
fatti noi- e ogni tanto qualche concessione ai media
per la loro pubblicità devono pur farla. Essere
famose ha di questi inconvenienti…
La
malizia del cameraman forse c’era, ma in fondo la
Cacciatori è così carina…
Non
se la prenda quindi la bella e brava giocatrice
azzurra, e pensi a quanti di noi l’ammirano per la
sua bellezza. La pallavolo femminile ha di questi
vantaggi. Lo spettacolo piacevole è assicurato.
In
televisione è fondamentale il senso della bellezza;
mostrare ciò che è piacevole. Il guaio è mostrare
immagini non altrettanto gradevoli.
Non
posso fare a meno di ricordare quando, nel vedere le
partite di calcio in pay tv, mi capitava di vedere gli
schemi chiamati a gran voce in maniera così sgraziata
da quel Terim, dal volto così poco fotogenico. Il
paragone diventa miserevole se penso alle inquadrature
di Gigi Pavarese, spesso in tribuna alle partite del
Napoli. Se la Cacciatori è bella e brava se ne
compiaccia, noi tifosi partenopei abbiamo la sventura
di quest’uomo, incapace e dall’aspetto ben poco
gradevole alla vista….
di
Marcus