LA
CAF RIPRISTINA IL PUNTEGGIO
DI CATANIA – SIENA
L’Ansa
delle 22,29 ha comunicato
che la Corte Federale ha
accolto il ricorso di otto
società di serie B contro
la decisione della Caf di
dare partita vinta al
Catania contro il Siena, per
la posizione irregolare del
giocatore toscano
Martinelli. La Corte
Federale ha pertanto
confermato l’ originario
risultato sul campo che era
stato di 1 a 1.
La
Corte Federale presieduta
dal giudice Pasquale De Lise
ha ritenuto validi le
motivazioni addotte dall’
Avvocato delle società
ricorrenti e quindi ha
ritenuto viziata non nel
merito
bensì nella forma la
precedente sentenza della
Caf. La
Corte sicuramente nell’
emettere questo nuovo
provvedimento ha riscontrato
dei limiti procedurali, dei
quali non si era tenuto
conto nella sentenza emessa
in precedenza, quale
giudizio di appello alla
decisione della Commissione
Disciplinare di rigettare il
ricorso del Catania di avere
partita vinta contro il
Siena. Ricordiamo che è la
prima volta che viene mutata
una decisione della Caf, le
cui sentenze sono
inappellabili nel merito ma
appellabili per vizi di
forma e solo ciò seppur con
tutte le giuste motivazioni
in punta di diritto, ha
permesso alle squadre
ricorrenti di sovvertire il
giudizio precedente.
Indubbiamente bisogna dire
che vi è stata
leggerezza e
superficialità al tempo
della prima sentenza da
parte della Caf, allo stesso
tempo si può affermare con
una certa obiettività che
questa nuova decisone della
Corte seppur frutto di
un’istruttoria più
articolata sulla questione e
quindi meglio valutata in
tutte le
sue sfaccettature
procedurali e regolamentari,
ha il sapore di una
decisione politica.
Difatti
in questi giorni i media e
soprattutto le squadre
interessate attraverso i
loro tesserati ad iniziare
dai dirigenti per finire ai
giocatori hanno fatto cassa
di risonanza in tutto
l’ambiente calcistico
nazionale fin anche nelle
sede della Lega Calcio,
affinché venisse sovvertita
questa decisione iniqua.
E’ vero che per le squadre
ricorrenti vi è stato
l’escamotage di chiedere
che la sentenza fosse
rivisitata per dei vizi di
forma, eppur vero che se si
analizza la questione dal
punto di vista del merito
sportivo, non sembra giusto
che per negligenza di una
società (il Siena) nella
gestione dei propri
tesserati, siano penalizzate
dalla decisone di punire la
società stessa, dando la
vittoria all’altra squadra
(appunto il Catania), le
altre società che erano e
sono in lotta per non
retrocedere con la società
etnea. Se si aggiunge che
anche per altre partite del
campionato cadetto nonché
per una di serie C1 Pescara-
Paternò, le società
interessate avrebbero potuto
sollevare
analoghi ricorsi di
quello presentato dal
Catania, (sempre quindi per
questioni inerenti a
tesserati squalificati) che
se accolti, avrebbero
rivoluzionato la classifica,
si può senza dubbio
osservare che la decisone di
quest’ oggi 22/05 è
dettata non solo dal volersi
uniformare ai principi del
diritto sportivo ma è anche
ispirata da principi di buon
senso e di corretta politica
sportiva.
Il Napoli
beneficiando di questa
sentenza, può davvero
pensare a questo punto di
salvarsi facendo anche solo
5 punti e magari anche il
Venezia tornato
quint’ultimo e con il
Catania impegnato nella
difficile partita di Terni,
potrebbe accontentarsi di un
pari con gli azzurri. Quello
che è certo che qualora il
Catania retrocedesse, il
presidente Gaucci potrebbe
impugnare la decisone della
Corte Federale di fronte al
TAR, con tutte gli
strascichi e le polemiche
del caso. E’ per questo
che il Napoli
deve salvarsi sul campo
senza
che quindi nessuna società
possa trascinarlo in
polemiche e/o accuse
velenose e
gratuite, quali
presunti aiuti arbitrali,
eventuali ripescaggi in caso
di retrocessione e per
ultimo decisone della corte
emessa anche al fine di
favorire gli azzurri nella
lotta salvezza.
Luigi
Giordano
22/5/2003
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GIUSTIZIA
è
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