• LA GLORIOSA CASERTANA SULL'ORLO DEL FALLIMENTO •

16/12/2004

Questi saranno i 4 giorni più lunghi dell’anno per i tifosi della Casertana,gloriosa società nata 96 anni fa. L’ennesimo caso di una società campana giunta sull’orlo del fallimento (Ricordiamo, per esempio, Puteolana e Palmese),emblema della profonda crisi economica che imperversa nel calcio attuale. Stipendi non pagati da mesi. E’ questo il problema, secondo dipendenti e calciatori della squadra di Terra di Lavoro. E anche il campionato non era cominciato benissimo;a dispetto dei trionfali proclami del presidente Arturo Di Mascio,che indicava la C2 come obiettivo primario della squadra,alla 5° giornata la Casertana era già alle prese con un cambio in panchina(Barone sostituito da Di Franco).La prima vittoria arrivava solo alla 7° giornata(contro la Rosarnese per 2-0) e alla 13° giornata,con solo 11 punti in classifica(2 vittorie e 5 pareggi),la squadra si avviava a giocare un torneo di sofferenza,alla disperata ricerca della salvezza.Ma la svolta arriva il 5 Dicembre.La Casertana si trova ad affrontare una difficile trasferta sul campo del Cosenza 1914, per provare a conquistare quei punti che tanto le servirebbero per dare un senso al proseguo del campionato. Punti che non arriveranno, non per sconfitta sul campo di gioco, ma per la mancata presentazione dei calciatori rossoblu. Esplode così la protesta di Di Julio, Ferullo e compagni:”non ci pagano da mesi;siamo stufi delle continue promesse non mantenute da parte del presidente “.Il giudice sportivo non può far altro che assegnare il 3-0 a tavolino ai calabresi e decretare un punto di penalizzazione per la squadra casertana.In città si spera che la situazione si sblocchi,che Di Mascio faccia qualcosa;ma la società tace.Si arriva così ai turni successivi,contro il Cosenza FC e contro il Modica capolista(storia di domenica scorsa),entrambi risolti con lo 0-3 a tavolino,a causa del perpetrarsi della protesta dei calciatori. E il regolamento parla chiaro:al quarto forfait si attua l’esclusione dal campionato. A questo punto la partita di Pomigliano diventa ben più importante di un semplice match per i tre punti. Da questa gara dipende il futuro del calcio a Caserta,che si avvierebbe verso la scomparsa. Fortunatamente due ex-dirigenti(dimessisi per divergenze con il patron),Antonio Sigillo e Sandro Tartaglione,aiutati da un gruppo di imprenditori cittadini,stanno provando a salvare il salvabile:giungono notizie di contatti con la dirigenza de La Baronia(penultimi nel campionato d’eccellenza,girone A)per una “fusione” che permetterebbe al calcio casertano di sopravvivere.Ipotesi sicuramente più reale di quella avuta dallo stesso presidente Di Mascio,che domenica scorsa ha provato a tesserare una ventina di extracomunitari(che poco o nulla avevano a che fare con il calcio),pur di non avere partita persa a tavolino.Idea prontamente bocciata dalla Federcalcio. Domenica prossima sembra che in campo scenderanno gli juniores(ma anche su questa idea vi sono dubbi).Insomma,il caos regna sovrano nella sede della Casertana(anzi,ex-sede,dato che la società ha ricevuto l’avviso di sfratto da via Bosco),facendo rimanere il tifoso rossoblu con la speranza che il più bel regalo di natale lo faccia proprio la Casertana,facendosi trovare alla ripresa del campionato in campo,con una vera squadra fatta di calciatori e guidata da una dirigenza sana e seria.

Andrea Saladino
 

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