L' AMBIENTE CONDIZIONA IL NAPOLI
L’ intervista: Gigi De Canio
Guarda avanti De Canio che scruterà solo
plumbei orizzonti davanti a se. Guai a ripetizione per il tecnico materano.
Sconfitto dall' Ancona, Stellone, che domani sarà operato, si disperde sempre
più il proverbiale tifo partenopeo. C'è poco da stare allegri.
De Canio, solitamente sempre sincero, poco diplomatico, per una volta (deve
essere stato a scuola di Corbelli), cerca di salvare il salvabile:
"Lanciare accuse, dopo una sconfitta in un clima surreale non mi sembra
giusto. Sono amareggiato perché la sconfitta si poteva evitare - dice -. Era
una partita che si poteva addirittura vincere. L’Ancona è stata brava ad
organizzazione il gioco. Ha saputo sfruttare al meglio le due palle gol. Noi
abbiamo giocato con lucidità e con disinvoltura. Il caldo non ci ha permesso di
avere la giusta cattiveria agonistica».
C’era un rigore su Stellone. Magoni, poi, ne reclama anche un altro... «...
non mi interessano queste cose. Un arbitro può sbagliare come un attaccante può
sbagliare un gol». Glissa De Canio.
De Canio spiega perchè l'Ancona ha vinto e come ha vinto:" innanzitutto
direi che l' atmosfera in cui si è giocato ci ha depressi. Un conto è giocare
in uno stadio pieno con un tifo più acceso e l'altro è dover giocare in un
ambiente ostile. Ma direi che non è stato determinante solo questo. L' Ancona
difendendosi bene, ha sfruttato le occasioni che le abbiamo concesso. Due tiri e
due gol e vittoria per l'Ancona. Ma questo è il calcio.
Alessi ha deluso:"È giovane, il San Paolo è un palcoscenico particolare.
Occorre grande personalità,
al Napoli manca chi detta il gioco, questa è una carenza del nostro
organico".
Questa sconfitta riporterà sulla terra qualcuno:" mi auguro che a
illudersi non sia stato qualcuno della squadra. Io sono sempre stato chiaro.
Questo stop è una tappa del nostro campionato".
di Vincenzo Letizia