LA
REALTà
MEDITERRANEA VUOLE ANCORA IL
SUO PEZZO DI STORIA
La
Lega di serie A e B ha pensato
ad un progetto di riforma dei
campionati che dovrebbe essere
ufficiale nella stagione
2005-2006. Ciò
dovrebbe avverarsi dal 1
luglio 2005, ma per la
stagione tuttora in corso si
sta pensando ad un decreto
speciale che tuteli il
meridione d’Italia, cioè
quelle squadre che attualmente
militano nel campionato
cadetto, ma che si portano
dietro le spalle un fardello
difficile da digerire, lo
spettro della C1. Queste
squadre sono: Napoli, Bari,
Cosenza, Salernitana e
Catania. Un’altra possibile
novità potrebbe essere quella
di portare l’attuale
Florentia Viola dalla C2 alla
serie B, che più le compete
per blasone, successi e tifosi
passionali. Il progetto 2005
dovrebbe così comporsi: serie
A a 18 squadre, come
l’attuale stagione, serie B
suddivisa in due gironi da 10
squadre ciascuno. I due gironi
sarebbero divisi secondo le
diverse aree geografiche, ci
dovrebbe essere un girone del
Centro Nord ed un altro del
Centro Sud (come i gironi del
campionato di serie C1 e C2 e
tutti gli altri campionati
minori), le giornate sarebbero
36 ed in ogni girone le
formazioni si incontrerebbero
quattro volte (andata-ritorno,
andata-ritorno). Si deve poi
fissare il numero di squadre
che ogni stagione saranno
promosse dalla serie B alla A
e le retrocessioni dalla B
alla C1; se tutto dovesse
rimanere come adesso, no
problem: due squadre di ogni
girone promosse e ugualmente
due scivolate in C1. Se invece
si dovesse varare il progetto
che la serie A si auspica (tre
sole promozioni), le prime dei
due gironi salirebbero nel
campionato maggiore, mentre le
seconde in classifica dovranno
fare uno spareggio. Per quanto
concerne, invece, play off e
play out, i conti sono ancora
aperti, la riforma dei
“Play” può essere ancora
studiata per 14 mesi, mica
pochi! Questa riforma deve
diventare ufficiale entro il
30 giugno 2004 per entrare in
vigore dal 1 luglio 2005. C’è
il tempo per ponderare una
decisione circa quante squadre
dovranno essere promosse,
quanto dovranno retrocedere e
via discorrendo. È importante
che la Lega abbia pensato alle
formazioni del Sud, questo
meridione un dì in grado di
competere con i grandi
squadroni del nord e che oggi
ha nel campionato di A solo
una formazione. Galliani e la
Lega pensano sempre più a
quelli che per carenza di
capitali, ma forse anche di
voglia, restano ancorati alle
loro condizioni. Mi viene in
mente un quadro della fine
dell’800-inizio’900 di
Giuseppe Pellizza da Volpedo,
“Il quarto stato”, il
proletariato, il ceto più
basso, al di sotto dei tre
‘stati’ considerati
nell’ordinamento giuridico
francese prima della
Rivoluzione: clero, nobiltà e
borghesia. Anche le nostre
formazioni che attualmente
militano nella serie cadetta,
ma che rischiano la caduta a
picco verso mete poco
confortanti per la loro
storia, devono marciare come i
lavoratori del quadro del
Pellizza. La loro marcia deve
essere quella della
VITTORIA…
Sonia
Oloferni
03/4/03
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