18/12/2004
Di serie C1 ne ha fatta
parecchia prima di affermarsi
nel panorama calcistico che
conta. Aldo Luigi Ammazzalorso è
ancora addolorato per la brutta
stagione con la Salernitana
culminata con l’esonero dopo un
inizio difficile. Non sappiamo
fino a quando le colpe sono da
attribuire all’allenatore
italo-argentino che fa giocar
bene le sue squadre. Ha vinto il
campionato di C1 con il Treviso
due anni fa e prima ha allenato
nella stessa categoria
l’Avellino prima ed il Catania
poi. Con gli irpini è andato ai
play-off mentre più difficile fu
l’avventura in Sicilia. Con lui
abbiamo analizzato il campionato
di C1 girone B ed è venuta
un’osservazione molto
interessante. L’avversaria
diretta del Napoli per lui non
sarà il Rimini, bensì la
Reggiana considerata la squadra
da battere.
Ammazzalorso, che tipo di
campionato è il girone B di C1,
categoria dove ha quasi sempre
ben figurato?
“In verità quest’anno non è che
seguo parecchio la serie C.
Comunque è un campionato
altamente competitivo e ben
livellato. Ci sono squadre che
sono partite molto bene come
Rimini ed Avellino e che
potrebbero dire la loro ed altre
come la Reggiana partita
benissimo e che a mio avviso è
la compagine più attrezzata per
vincere il campionato”.
Come mai punta sulla Reggiana
invece che sulle battistrada del
momento?
“Perché è formata da un mix di
giocatori giovani e meno giovani
e dall’inizio della stagione si
mantiene nelle primissime
posizioni. E’ guidata da un
allenatore che finora ha
raccolto poche soddisfazioni
come Bruno Giordano e che è alla
ricerca di un traguardo
importante. E’ un tecnico che dà
grande carica ai suoi giocatori
e ciò lo si vede dalla grande
determinazione che mettono
quando scendono in campo.
L’Avellino ed il Rimini sono due
squadre comunque molto ben
assortite. Però sarà molto
difficile continuare su questi
ritmi e quindi le vedo più
piazzate che vincenti”.
Le altre?
“Ci sono delle realtà belle da
seguire come la Sambenedettese,
il Lanciano, il Padova, però
secondo me queste non potranno
andare oltre i play-off, che
sono una lotteria e potrà
vincerli chiunque”.
Non abbiamo ancora parlato del
Napoli, vogliamo farlo?
“Facciamolo pure, prego”.
Si aspettava un campionato così
ricco di insidie per gli
azzurri?
“Sì perché ha dovuto fare tutto
di corsa e non è facile
costruire in fretta e furia una
squadra di vertice in un
campionato così difficile.
Quest’anno ho già affermato che
è un campionato molto ben
livellato e quindi un avvio
arduo era da aspettarselo.
Comunque a mio avviso ha tutte
le carte in regola per vincere
il campionato, però dovrà
indovinare un filotto di partite
altrimenti sarà dura andare a
prendere la testa della
classifica. I valori delle
squadre stanno venendo già
fuori”.
Secondo lei Ventura sta
rischiando il posto?
“Non credo. Lui ha poche colpe
perché si è trovato a gestire
questa situazione che è molto
strana per chiunque. Non penso
infatti che un altro allenatore
avrebbe fatto meglio di Ventura
e quindi fossi la società andrei
avanti con lui. La squadra ha
tutte le carte in regola per
vincere il campionato. Con
qualche ritocco sarà nelle
primissime posizioni a lottare
per la B”.
La zona retrocessione invece
come la vede?
“Ho seguito poco, però le
squadre che attualmente navigano
nei bassifondi si giocheranno la
permanenza. Quindi Cittadella,
Sora, Vis Pesaro, Giulianova,
Martina. Mentre risaliranno la
china Benevento e Teramo, ma non
andranno oltre la metà
classifica così come il Foggia e
la Spal”.
Le rivelazioni del campionato?
“La Fermana ed il Chieti”.
L’allenatore che più l’ha
convinto finora?
“Giordano senza dubbio ed ho già
detto il perché. Quella di Acori
è stata più una conferma che una
novità. Lo conosco bene perché
allenava in serie D con me. E’
un ottimo tecnico e non mi
sorprende il fatto che sia lassù
con il Rimini”.
Alessio Borrelli
INTERVISTA ESCLUSIVA TRATTA DAL
NUMERO DI DICEMBRE DEL MENSILE
DI PIANETAZZURRO. |