LE MAGIE DI RONALDO

 ronaldo.jpg (16517 byte)

La stella brasiliana si è finalmente fatta ammirare nel suo fulgore. Sono passati tre anni e più da quando, in quella memorabile sera di Parigi, cominciarono i tempi oscuri per il fenomeno.

Si disse che strane macumbe e fattucchiere avessero messo lo zampino nel procurargli dei guai. Chiacchiere, si dirà. Sta di fatto che da quella sera il fenomeno nerazzurro ha avuto un periodo di calo durato un bel po’, tra l’altro costellato – già che parliamo di stelle usiamo pure questa parola – da infortuni e ricadute.

Povero ginocchio. Quante volte quei tendini sono stati messi a dura prova dalle torsioni improvvise, dagli scatti, dalle brusche accelerazioni che, ad un tempo, erano gioie per i tifosi e dolori per gli avversari.

Poi, un giorno, il crac.

E giù allenamenti, riabilitazione, dolore. Sospinto da una forza di volontà davvero rara, il fenomeno si è dato da fare per recuperare, mettendocela tutta.

Ma quasi come nel mito di Sisifo – che vedeva rotolar giù per il pendio un masso ch’egli era condannato perennemente a riportar verso la cima – Ronnie si è visto ricacciar nel baratro della sofferenza ogni qual volta pareva potesse riprendersi, e dispensare nuovamente saggi di quel misto di potenza atletica, abilità e fulmineità d’esecuzione che gli avevano procurato l’ormai famigerato appellativo di "fenomeno".

Forse che le fattucchiere si accanivano contro di lui?

Può essere. Ma nulla hanno potuto contro l’abilità del suo amico Filè, il fisioterapista e preparatore personale, che ha risvegliato e tenuta accesa in lui la fiamma e l’ardore del campione. E contro la tenacia del Presidente Moratti, che ha creduto in lui senza esitazioni e con fede incrollabile.

La voglia di tornare a risplendere ha reso possibile il miracolo. Quell’anima così rabbuiata – ma intanto rischiarata dal lieto evento della nascita di un figlio – ha ritrovato il sorriso dentro di sé.

E, generosa com’è, ha deciso bene di regalarne tanti altri ai sostenitori nerazzurri, i quali d’ora in avanti avranno da leccarsi i baffi, gustando le "delizie" del fenomeno.

Buon campionato a te, Ronnie!

 

di Marcus

INDIETRO