--------------------------IL PUNTO--------------
LE QUATTRO GRANDI DELLA B E' stata la giornata di Ancona, Sampdoria, Siena e Triestina che hanno dimostrato ancora una volta di essere le più autorevoli accreditate al grande salto in paradiso. In coda, vitali colpi di coda di Cosenza e Napoli, mentre fa scalpore l'impresa della Salernitana che ottiene un successo davvero inaspettato. Nel posticipo della 23.a giornata del campionato di serie B la Triestina ha battuto il Livorno per 1-0 e si porta a due punti dall'Ancona capolista staccando di quattro i toscani Donadoni. La gara è stata decisa dal difensore Parisi che, al 9' del primo tempo, ha trafitto Amelia con un gran sinistro da fuori area che si è insaccato all'incrocio dei pali. Nella ripresa gli amaranto hanno premuto sfiorando il pari più volte, ma senza fortuna. L'occasione per restare da soli in vetta alla classifica di serie B era ghiotta e l' Ancona non se l' è fatta sfuggire. Con una partita perfetta sotto tutti i punti di vista, i marchigiani battono l' ex capolista Vicenza rifilandogli 3 reti e festeggiando così la 6a vittoria consecutiva e il primato solitario. Il Siena supera il Palermo grazie ad un primo tempo stellare in cui ha il solo torto di non chiudere definitivamente il match. Deve così soffrire un pò troppo nell'ultimo quarto d'ora dopo il gol di Conteh, ma il successo dei bianconeri, sempre più lanciati verso la serie A, non fa una piega. Una vittoria sofferta ma fortissimamente voluta contro un Lecce irriconoscibile, e la Salernitana ritrova il gol e torna a sperare, tutto è accaduto nel secondo tempo.. Era dal 15 dicembre scorso, (Salernitana- Triestina) che i granata non andavano a segno. Un digiuno durato 687'. Ad interromperlo ci ha pensato il 19enne salernitano doc, Andrea Cammarota, solo un mese fa ancora nelle giovanili granata. A sigillare il successo ci pensa poi Eddy Baggio. Con
una prestazione autorevole, la Sampdoria ha liquidato con un
perentorio 3 a 0 l' Ascoli, che ha confermato la sua scarsa vena
in trasferta. I padroni di casa sono passati in vantaggio al 17': su un
calcio d' angolo di Volpi, Colombo ha deviato il pallone sul secondo
palo dove si è fatto trovare puntuale all' appuntamento Bettarini che
ha superato Ceias. Il Bari
è tornato a vincere in casa dopo 162 giorni battendo il Genoa
con un autogol del difensore Cvitanovic. Sono tre punti importanti per i
pugliesi che dopo la vittoria alla prima di campionato contro l'Ascoli
avevano collezionato sei pareggi e quattro sconfitte tra le mura amiche. Catania e Messina si dividono punti e rimpianti. Nel derby del Massimino i catanesi, che hanno cercato il successo con maggiore decisione, si rammaricano per non aver ottenuto la vittoria necessaria per migliorare la classifica deficitaria. Gli ospiti, più prudenti, per non essere riusciti a capitalizzare il vantaggio e la superiorità numerica maturati nella ripresa. Il Cagliari non sa più vincere, neanche in casa. Già colpito dal mal di trasferta (sette sconfitte consecutive), anche contro la Ternana non va oltre il pari, secondo 1-1 consecutivo al Sant' Elia, dopo quello ottenuto con il Livorno tre settimane fa.Se non è crisi nera, poco ci manca. Due punti nelle ultime cinque partite rappresentano un bottino talmente esiguo da non poter non far scattare un campanello d' allarme per il prosieguo della stagione. Sfumati oramai i sogni promozione, occorre adesso concentrarsi sulla zona bassa della classifica. Eppure, oggi il Cagliari avrebbe potuto stravincere, contro una Ternana ordinata, ben messa in campo da Beretta, che era addirittura passata in vantaggio, nel primo tempo. Sì perchè la squadra di Ventura (oggi in tribuna per squalifica, sostituito in panchina dal suo vice Carmelo Palilla), pur non disputando una prestazione esaltante, ha creato numerose palle-gol, soprattutto dopo aver raggiunto la parità, ma l' atavica crisi del suo reparto offensivo non ha permesso di ottenere i tre punti. Non poteva
fallire il successo la squadra di Malesani e vittoria è stata (1-0) in
questo modestissimo derby, caratterizzato da un acceso agonismo ma anche
da tanta bruttura tecnica che veniva accentuata dalle pessime condizioni
del terreno di gioco, reso indecente da zolle e ampi strati di ghiaccio.
Una vittoria comunque meritata per il Verona che, pur senza
esibire nulla di trascendentale, ha prodotto più quantità e
dimostrato maggiore determinazione nel cercare la via della rete, giunta
al 31' del pt grazie a Max Vieri che con un tocco ravvicinato in
spaccata volante superava Soviero. Scabrosa la prova invece del Venezia
assolutamente asfittico in zona gol e privo di profondità nel gioco:
l'estremo scaligero Pegolo non ha eseguito una sola parata, il risultato
è così più che giustificato. 24/2/2003 Vincenzo Letizia |