L'IMPUNITA'
GENERA VIOLENZA
E'
un periodo questo tra i
più squallidi della
storia del calcio. Il
fenomeno violenza tra i
tifosi aumenta sempre di più,
la maleducazione in TV tra
gli addetti ai lavori
imperversa ed ora si è
evoluta anche una nuova
criminale consuetudine,
l'ira dei tifosi che si
scatena contro la squadra.
L'ultimo scabroso episodio,
dopo quello criminale dell'aggressione
al capitano del Napoli
Baldini, riguarda la squadra
del Palermo che colpevole di
non star rispettando le
esigenti attese dei propri
supporters ha dovuto subire
la loro furente reazione. La
contestazione subìta nella
giornata di martedì dai
giocatori del Palermo
ha suscitato la reazione
indignata del presidente
dell'Assocalciatori Campana:
"I fatti di Palermo
dimostrano l'evolversi
pericoloso di una situazione
che non può essere
accettata. Ora basta una
sconfitta per scatenare
l'ira dei tifosi nei
confronti dei giocatori. Non
si capisce come mai nè la
società nè le forze
dell'ordine riescano a
prevenire o impedire certi
episodi che mettono a
rischio l'incolumità dei
calciatori, mortificano il
calcio, avviliscono il
vivere civile. La certezza
dell'impunità è il fattore
determinante nella violenza
attorno al calcio. Su questo
- ha concluso Campana -
devono riflettere coloro che
hanno responsabilità
istituzionali, ad evitare
situazioni sempre
peggiori". Ed in
effetti il presidente ha
ragione, ma l'universo
sportivo è specchio
della nostra società e se riesce
difficile prevenire,
impedire e poi punire
episodi ben più gravi come
i delitti di mafia o i
sequestri, risulterà
davvero arduo prevedere
di risolvere la crisi della
violenza che sta
sfociando sempre più
evidente nel calcio lì dove
in pratica non esiste reato
e nè sanzione per gli atti
vandalici dei tifosi più
scalmanati.
Ancora
più grave è il dramma che
ha colpito il fratello
dell'attaccante del
Cagliari, David Suazo
che è stato rapito
ieri in Honduras. La notizia
è stata confermata oggi
dalla società rossoblu'. Il
calciatore si è
presentato stamattina sul
campo di Assemini per
l'allenamento visibilmente
scosso e, avvicinato
dall'allenatore Ventura, ha
raccontato del dramma che
sta vivendo la sua famiglia.
Il fratello minore, Henry di
19 anni, anche lui
calciatore, è stato
sequestrato mentre rientrava
nella sua abitazione di San
Pedro Sula. Suazo è
sconvolto dalla notizia
della sequestro del
fratello, giocatore del
Marathon, formazione che
milita nella serie A
honduregna. "Sono
sconvolto, sono cose che
purtroppo succedono, in
qualsiasi parte del mondo,
ma non te le aspetti mai. Mi
auguro che mio fratello stia
bene e che tutto finisca
presto" - ha dichiarato
il giovane bomber, che
partirà alla volta di San
Pedro lunedì dopo la gara
con il Vicenza:
"Ho sentito la mia
famiglia - spiega Suazo - mi
hanno detto che tutto è
sotto controllo. Speriamo
che questa triste faccenda
si risolva al più presto,
in poche ore, così io e
tutta la mia famiglia
possiamo stare tranquilli.
Non so se vogliono i miei
soldi o vogliono
costringermi a tornare nel
mio paese" . In questa
società è purtroppo triste
rilevare come ad esser
tranquilli sono sempre i
criminale e sempre meno le
persone per bene.
di
Vincenzo Letizia
18/12/2002
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